Accountability/Accountability08
From Diwygiad
- 1. La rendicontazione e l’assunzione di responsabilità
- 2. La responsabilizzazione
- 3. Perché abbiamo bisogno di strutture di responsabilizzazione?
- 4. Giustificazione biblica della responsabilizzazione
- 5. Illustrazioni e tipi di responsabilizzazione
- 6. Modi biblici per promuovere la responsabilizzazione
- Conclusione
- L’elemento essenziale della fiducia
- L’elemento essenziale del rapporto autentico
- Come attivarsi per trovare la persona o il gruppo adatto
- I passi successivi
L’elemento essenziale della fiducia
Al fine di stabilire una struttura di responsabilizzazione, vi deve essere fiducia vicendevole. Sviluppare fiducia vicendevole è un processo che richiede tempo per svilupparsi e per crescere. Quando le persone si incontrano e cominciano a condividere quanto hanno in cuore, esse cominciano a stabilire un rapporto l’una con l’altra. In che modo si realizza? Vediamo che dice la Bibbia al riguardo.
In primo luogo, per sviluppare fiducia vi deve essere autentico ed attivo ascolto dell’altro. Giacomo 1:19 dice: “Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira”.
Un altro elemento essenziale è l’atteggiamento di chi non giudica pregiudizialmente, ma cerca di capire la situazione accettando gli altri. Matteo 7:1-2 dice: “Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi”.
Pure essenziale è prendersi cura l’uno dell’altro. 1 Giovanni 4:21 dice: “Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello”.
La responsabilizzazione reciproca implica la disponibilità di aprirsi verso gli altri e condividere informazioni personali e sensibili. Ecco però è assolutamente essenziale un clima di fiducia reciproca. Se sai di poterti fidare, allora sarai maggiormente aperto a condividere i tuoi pensieri più interiori senza temere che nessuno ti tradisca.
.
.
.
.
.
.