Erme-15

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Indice - Articolo XIV - Articolo XVI


Articolo XV

Affermiamo che sia necessario interpretare la Bibbia secondo il suo senso letterale o naturale. Il senso letterale è il senso storico-grammaticale, cioè quello espresso dall'autore. L’interpretazione secondo il senso letterale tiene conto di tutte le figure di stile e di tutte le forme letterarie del testo.

Respingiamo come illegittimo ogni approccio alla Scrittura che attribuisca al testo un significato che il senso letterale non suffraghi.


Questo articolo afferma l'importanza di attenersi, per la sua comprensione, al senso letterale del testo stesso. Indubbiamente il termine "letterale" implica alcune connotazioni problematiche, per cui è necessario, per spiegare ciò che esso significa, i qualificativi "normale" e "grammatico-storico". Questo significa che l'interpretazione corretta è quella che scopre il significato del testo analizzando le forme grammaticali con le quali è espresso, tenendo conto del suo contesto storico e culturale. La Negazione ammonisce contro l'attribuire alla Scrittura un qualsiasi significato che non sia basato sulla comprensione letterale di quanto afferma. Le interpretazioni allegoriche non sono ammesse se il testo stesso non afferma trattarsi di un'allegoria. Il testo biblico non comporta alcun significato nascosto o criptico, né è da considerarsi mitologico. Questo non implica che un testo non possa avere un valore tipologico e prefigurare fatti che siano avvebnuti od avverranno dopo la sua redazione. Il testo può sicuramente rappresentare un "modo di dire" o una figura del linguaggio. Vedasi gli articoli X, XIII, e XIV.

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