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From Diwygiad
Confessione di fede valdese del 1662
Composta probabilmente dal moderatore Jean Léger, poco dopo il terribile massacro del valdesi, passato alla storia sotto il nome di «pasque piemontesi» (1655), questa confessione di fede venne pubblicata in francese (1655) e in italiano (1662). Consta di 33 articoli. Segue l'ordine della Confessione gallicana, ormai in uso in tutte le chiese riformate di Francia, ma tralascia cinque articoli e ne riassume altri. Raramente ricordata nel corso del XVIII secolo, questa confessione di fede viene confermata da due sinodi (1839 e 1855) e da allora vale come confessione ufficiale e viene sottoscritta da tutti i candidati al ministero pastorale prima della loro consacrazione. Il testo che segue è quello edito a Ginevra nel 1662: con il titolo “Apologia delle Chiese Riformate del Piemonte circa la loro confessione di fede... contra le cavillazioni e calonnie del Priore Marco Aurelio Rorenco di Lucerne”, pp. 1-96 e 102-106: riprodotto in V. Vinay, Le confessioni di fede dei valdesi riformati, con documenti del dialogo fra «prima» e «seconda» riforma, Claudiana, Torino 1976: pp. 189-204. Il testo dell'Atto dichiarativo del Sinodo del 1894 è tratto da Chiesa Evangelica Valdese, Sinodo 1894: Atti, art. 24. Revisione linguistica di Paolo Castellina.
L’articolo 2 delle vigenti Discipline Valdesi stabilisce che “la Chiesa professa le dottrine contenute nell’Antico e nel Nuovo Testamento e formulate nella sua Confessione di fede”. Da secoli i pastori, al momento della consacrazione, sottoscrivono quella Confessione di fede. L’ha fatto anche il giovane consacrato nel Sinodo 2011. La confessione di fede è il documento che apre la “Raccolta delle discipline vigenti nell'ordinamento valdese” ed è al primo posto della sezione “Cosa crediamo” del sito ufficiale della Chiesa Valdese. È perciò un documento fondamentale non solo per regolare la Chiesa, ma definire che cosa la chiesa è e chi fa parte di essa. Senza una confessione di fede condivisa una chiesa non è tale, ma solo un’accozzaglia di gente che si trova nello stesso posto, forse per abitudine, forse perché i propri genitori ne erano parte, o forse per fini che nulla hanno a che fare con una chiesa che si definisce evangelica.
Lezioni sulla Confessione di fede valdese
- Introduzione
- Articolo 1
- Articolo 2
- Articolo 3
- Articolo 4
- Articolo 5
- Articolo 6
- Articolo 7
- Articolo 8
- Articolo 9
- Articolo 10
- Articolo 11
- Articolo 12
- Articolo 13
- Articolo 14
- Articolo 15
- Articolo 16
- Articolo 17
- Articolo 18
- Articolo 19
- Articolo 20
- Articolo 21
- Articolo 22
- Articolo 23
- Articolo 24
- Articolo 25
- Articolo 26
- Articolo 27
- Articolo 28
- Articolo 29
- Articolo 30
- Articolo 31
- Articolo 32
- Articolo 33
- Atto dichiatativo del Sinodo valdese del 1894
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