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Articolo IX (Ciò che siamo diventati)

Che l'uomo nella sua trasgressione ha perduta la giustizia e la santità che egli aveva ricevuta, ed è incorso nell'indignazione di Dio, nella morte, e nella cattività sotto la potenza di colui che ha l'imperio della morte, cioè del Diavolo, a tal punto che il suo libero arbitrio è divenuto servo e schiavo del peccato; così che di natura tutti gli uomini, e Israeliti e Gentili, sono figli d'ira, tutti morti nei loro falli e peccati, e di conseguenza incapaci di avere alcun buono movimento per la salvezza, e neppure di formare un buon pensiero senza la grazia, tutte le loro immaginazioni non essendo altro che male in ogni tempo.

Prove

  • "Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato" (Romani 3:9).
  • "Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze" (Romani 6:12).
  • "Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato" (Giovanni 8:34).
  • "Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa" (Romani 6:17).
  • "Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati" (Efesini 2:1).
  • "...infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo" (Romani 8:7).
  • "Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente" (1 Corinzi 2:14).
  • "Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo ... Il SIGNORE sentì un odore soave; e il SIGNORE disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, poiché il cuore dell'uomo concepisce disegni malvagi fin dall'adolescenza; non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto" (Genesi 6:5; 8:21).
  • "Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?" (Geremia 17:9).
  • "Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni" (Matteo 7:18).
  • "Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno" (Giovanni 6:44).
  • "Ma ora vado a colui che mi ha mandato; e nessuno di voi mi domanda: 'Dove vai?'" (Giovanni 16:5).
  • "Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio ... Giovanni rispose: «L'uomo non può ricevere nulla se non gli è dato dal cielo" (Giovanni 3:5,27);
  • "Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio ... Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente" (1 Corinzi 2:11,14).
  • "Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo" (1 Corinzi 12:3).
  • "Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio" (2 Corinzi 3:5).

Commento

L'articolo VIII descrive quello che la Scrittura chiana "l'uomo naturale", cioè di quello che siamo diventati. Come trasgressori della Legge di Dio abbiamo perduto i nostri privilegi originari. Siamo sottoposti all'indignazione e condanna di Dio. Non siamo più liberi, ma servi del peccato, tutti indistintamente sottoposti al peccato che regna sul nostro corpo e ubbidiamo alle sue concupiscenze. Siamo schiavi del peccato. Siamo morti nelle nostre colpe e nei nostri peccati. Non siamo e non possiamo, di fatto, così come siamo essere sottomessi alla legge di Dio. Non riceviamo e non possiamo conoscere le cose dello Spirito di Dio, ci sembrano pazzia. Il nostro cuore concepisce disegni malvagi in ogni tempo fin dalla nostra infanzia perché è insanabilmente maligno. Siamo alberi cattivi che non possono produrre frutti buoni. Da noi stessi non abbiamo alcuna speranza di uscire da questa situazione: per questo è necessario un intervento diretto di Dio. Di fatto, possiamo andare a Cristo solo se Dio ci attira a Lui. Il nostro bene ultimo ce lo può dare solo Dio, infatti è solo lo Spirito di Dio che potrebbe spingerci a riconoscere che Cristo è il nostro Signore e Salvatore e ad accoglierlo con fede. Da noi stessi non siamo capaci di fare quest'unica cosa buona. La nostra capacità a farlo viene solo da Dio. Abbiamo bisogno di rigenerazione.

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