Oppure nella zona dei tronchi cavi, per uno spettacolo privato ma più disgustoso?

From Create Your Own Story

I goblin si mettono in marcia, circondando la donna che li segue di buon grado. Man mano che camminano però, una strana sensazione prende posto nel suo stomaco. L'urgenza di andare in bagno. Sempre più pressante, ma stranamente piacevole. Come se il suo intestino si stesse lentamente dilatando, proprio accanto alle pareti vaginali. L'imbarazzo provato, sia per il bisogno da fare, che per il piacere incomprensibile, spingono la donna a tacere. Ma la sensazione va crescende, fino a che Suzaka non è costretta a chiedere ai mostriciattoli verdi se possono aspettare un attimo per farla appartare. Sapendo la notizia, senza mostrare stupore, i cinque rassicurano la donna. Sono vicini ad una zona con diversi alberi cavi, che possono fungere da sedili di water per situazioni simili. Lieta della notizia, Suza continua a camminare. Intanto però la situazione peggiora, fino a farle temere di non arrivare per tempo a questi "gabinetti" naturali. Quando finalmente giungono in vista dei tronchi cavi, la donna si fionda verso di essi, certa di stare per umiliarsi d'avanti a quelli che crede bambini. Troppo presa dal bisogno di liberarsi per controllare il tronco, ne sceglie il primo che capita, dalla forma perfettamente cilindrica e con un apertura perfetta per le sue natiche, e ci si siede sopra, coprendo il tronco stesso con la gonna. E appena in tempo. Infatti giusto nell'istante in cui si siede, dal culetto prende ad uscire un enorme caccona. La sensazione però è non solo di solievo, ma anche di piacere. A peggiorare le cose, ora che può concentrarsi su quanto la circonda, mentre fà la pupù, si rende conto che il gruppetto di goblin non le ha lasciato privacy, ma sono li accanto a lei, ad appena un metro. Bhè non che ci sia nulla di male, visto che in fin dei conti li crede bambini. Quindi sorridendo, seppur rossa d'imbarazzo, domanda loro, mugugnando solo leggermente, più per il piacere che per lo sforzo:

"Mh... dunque piccolini... Oh... Venite spesso in foresta da sol-!"

Proprio mentre parla, una sensazione improvvisa su una natica. Qualcosa che le ha camminato sopra con numerose zampette. Qualcosa di grosso e lungo. Quindi rieccola, stavolta sulla coscia, un qualcosa di molto più piccolo. E ancora, stavolta sulla vagina.

"WHA!"

Esclama la donna, comprendendo che uno sciame di insetti le sta zampetttando allegro sull'intimo. Ancora impegnata a fare la cacca, si tira sù dal tronco, cercando di sollevarsi in piedi per scacciare gli invasori, ma nel farlo inciampa sulla gonna. Finisce così con il cadere di faccia a terra, posando le ginocchia sul fango morbido. In questo modo il culetto scoperto è ben in alto, e non la smette per un istante di continuare a far uscire il grosso escremento, mentre una scolopendra, diversi scarafaggi e molti insetti diversi, le camminano sul sedere solleticano la vagina scorrazzandoci sopra. Vorrebbe reagire in qualche modo la donna, ma nuovamente una sensazione familiare, seppur diversa dal solito, la attanaglia. Qualcosa le sta stringendo forte il clitoride. Qualcosa dotato di un migliaio di aculei si direbbe.

La sensazione le manda nuovamente gli occhi al cielo e la fà ululare, mentre un millepiedi si stringe a palla sempre più sul suo clitoride, sfregandolo con le zampette.

Con la donna ormai in tilt, i goblin sono indecisi sul da farsi.

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