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[edit] 20. La morte e la vita dopo la morte

Noi crediamo che la morte dell’essere umano costituisca il termine della sua vita fisica mediante la separazione del corpo dall’anima, dopodiché è stabilito un giudizio finale (144). La morte è risultato e conseguenza penale del peccato (145).

Essa non è qualcosa di naturale, ma espressione dell’ira di Dio, un giudizio, una condanna ed una maledizione (146). Sebbene la morte sia punizione del peccato ed i cristiani siano redenti da ciò che il peccato merita, essa per loro non è un castigo, ma importante elemento nel processo di santificazione, il compimento del loro morire al peccato (147).

Noi crediamo che i redenti, coloro che si sono affidati a Cristo per la loro salvezza e sono quindi giustificati davanti a Dio, al momento della loro morte passino immediatamente in Sua presenza (148) e vi rimangano nella beatitudine cosciente fino alla risurrezione dei corpi al ritorno di Cristo, quando sia anima che corpo saranno riuniti. Allora saremo per sempre con Lui in gloria (149).

Noi respingiamo come infondata biblicamente, erronea e falsa, l’idea del purgatorio, del limbo, del sonno dell’anima, della distruzione degli empi (150), dell’immortalità condizionale, di una seconda opportunità di salvezza dopo la morte (151), e della reincarnazione.

[edit] Note

  • (144) Lu. 16:19-26. “E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio” (Eb. 9:27).
  • (145) Ge. 2:17, 3.19; Ro. 5:12;17; 6:23.
  • (146) Sl. 90:7; Ro. 1:32; Ro. 5:16; Ga. 3:13.
  • (147) “O morte, dov'è il tuo dardo? O inferno, dov'è la tua vittoria? Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo” (1 Co. 15:55-57).
  • (148) “Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e andare ad abitare con il Signore” (2 Co. 5:8). “Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. Ma non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, né posso dire che cosa dovrei scegliere, perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire a da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore” (Fl. 1:21-23).
  • (149) Lu. 16:19-31; 23:43; 2 Co. 5:8; Fl. 1:23; Ap. 6:9.
  • (150) “E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna” (Mt. 25:46); “E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome” (Ap. 14:11).
  • (151) “Il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio” (2 Pi. 2:9).




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