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[edit] 13. La Chiesa
Noi crediamo che la Chiesa di Cristo universale sia composta da tutti coloro che in ogni tempo e paese si sono affidati e si affidano veracemente a Cristo per la loro salvezza (98): ad essa sono stati uniti dallo Spirito Santo e di quest'unione il battesimo è suggello (99).
Noi crediamo che la vera Chiesa, chiamata nelle Scritture il Corpo di Cristo, sia un organismo di carattere spirituale e non identificabile in modo esclusivo né con alcuna specifica comunità di cristiani per quanto possa vantare antichità od ortodossia, numero dei suoi membri o riconoscimento terreno, né corrispondente al numero di coloro che sono formalmente iscritti ad una Chiesa locale (100).
La Chiesa prende però necessariamente forma in comunità locali (101). La Chiesa locale si riunisce regolarmente per il culto (102), l’istruzione, la comunione fraterna ed il servizio. Noi crediamo che sia preciso dovere d'ogni cristiano associarsi ad una Chiesa locale ed a contribuirvi fattivamente secondo i suoi doni e possibilità (103). Essa è chiamata a vivere ed a testimoniare la signoria di Cristo su di essa, l’etica del Regno di Dio e vero amore (104).
La Chiesa locale si sottopone alla disciplina (105) che la Parola di Dio stabilisce per essa e si struttura adeguatamente in modo funzionale a seconda dei compiti e dei servizi che essa è chiamata a svolgere (106). Cristo n'è il solo capo (107) e fra di loro i suoi membri si considerano a tutti gli effetti fratelli e sorelle. Ogni Chiesa locale ritiene suo dovere essere in fattiva comunione e collaborazione con altre comunità cristiane (108).
La Chiesa locale pure comprende familiari dei credenti (109), simpatizzanti e persone le cui motivazioni per farne parte sono spesso spurie, di carattere sociologico o non sincere (110).
Sebbene l’adesione alla Chiesa locale debba essere preceduta da una professione credibile di fede e la permanenza in essa dalla conformità alla disciplina di cui la Chiesa si deve dotare, noi crediamo che l’eccessivo rigorismo nei requisiti per poterne far parte non sia conforme né allo spirito evangelico né al necessario realismo. Sono chiama ti a far parte della Chiesa peccatori salvati per grazia sui quali, proprio nel contesto della Chiesa e tramite il suo ministero, lo Spirito Santo opera per renderli conformi a Cristo, persone né perfette, né già mature (111). A chi desidera far parte della Chiesa si chiede l’adesione ai suoi principi di base, impegno e disponibilità al cambiamento. E’ solo il Signore, per altro, che può giudic are la reale condizione del cuore umano (112).
[edit] Note
- (99) “Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione” (Ro. 6:3-5).
- (100) “Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al grano, e se ne andò. Quando poi il grano germogliò e mise frutto, apparve anche la zizzania. E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: "Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?". Ed egli disse loro: "un nemico ha fatto questo". Allora i servi gli dissero: "Vuoi dunque che andiamo e la estirpiamo?" Ma egli disse: "No, per timore che estirpando la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano. Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano, invece, riponetelo nel mio granaio” (Mt. 13:25-30).
- (101) At. 8:1; 11;22; Ro. 16:1;5; 1 Co. 16:19; Cl. 4:15; Fl. 1:2; 1 Pi. 5:3.
- (102) “Essi erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere” (At. 2:42).
- (103) La Chiesa è la manifestazione del Corpo di Cristo sulla terra. La Chiesa è l’unico agente che venga riconosciuto come Corpo di Cristo. Dato che la Chiesa locale è la sua unica manifestazione, il programma di Dio per la storia si realizza attraverso la Chiesa locale. Quindi associarsi ad una Chiesa locale non è facoltativo per un credente (Ef. 1:22,23).
- (104) Ef. 5:25-32.
- (105) Il discepolato biblico implica nutrire il proprio rapporto personale con Cristo attraverso la disciplina, la quale, secondo la Scrittura, è il mezzo per tenere sotto controllo il peccato. Quando nella Chiesa il peccato si manifesta, la Chiesa deve trattarlo nei modi prescritti da Matteo cap. 18. L’azione disciplinare applicata al membro di Chiesa preserva la purezza del Corpo, è di ammonizione verso gli altri, ed assume misure per ristabilire il fratello che erra (Gv. 7:24; Mt. 18:15-17; 1 Co. 5:1-8,12,13; 1 Ti. 5:19,20; 2 Co. 2:6-8).
- (106) “Or, nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, allevato assieme a Erode il tetrarca, e Saulo. Or, mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati” (At. 13:1,2).
- (107) “...ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti” (Ef. 1:22,23).
- (108) At. 15; “Ora, quanto alla colletta che si fa per i santi, fate anche voi come ho ordinato alle chiese della Galazia” (1 Co. 16:1).
- (109) “Allora l'Eterno disse a Noè: Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto davanti a me, in questa generazione” (Ge. 7:1). “Ed essi dissero: Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua. Poi essi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua. Ed egli li prese in quella stessa ora della notte e lavò loro le piaghe. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati” (At. 16:31-33).
- (110) “Infatti io so che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge, e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli” (At. 20:29,30). “Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi, ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri” (1 Gv. 2:19). “...avendo fede e buona coscienza, poiché alcuni, avendola rigettata hanno fatto naufragio nella fede. Tra questi vi sono Imeneo e Alessandro, che io ho dato in mano di Satana, perché imparino a non bestemmiare” (1 Ti. 1:20).
- (111) “...ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si dice: Oggi perché nessuno di voi sia indurito per l'inganno del peccato. Noi infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma fino alla fine la fiducia che avevamo al principio” (Eb. 3:13,14).
- (112) “Imeneo e Fileto, i quali si sono sviati dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: Il Signore conosce quelli che sono suoi, e: Si ritragga dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo. Or in una grande casa non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di terra; gli uni sono ad onore, gli altri a disonore” (2 Ti. 2:17-20).