Cfw-23

From Diwygiad

22 - indice - 24


[edit] 23. L'AUTORITA' CIVILE

1. Dio, il supremo Re e Signore di tutto il mondo, ha ordinato autorità civili sotto di Lui e sopra il popolo, per la propria gloria e per il bene pubblico. A questo fine le ha armate con il potere della spada, per la difesa e l'incorag­giamento di coloro che fanno il bene e per la punizione di coloro che fanno il male (454).

  • (454) "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio. Perciò chi resiste all'autorità si oppone all'ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene e avrai la sua approvazione, perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male." (Romani 13:1‑4); "Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dar lode a quelli che fanno il bene" (1 Pietro 2:13-14).

2. Quando è loro richiesto, è lecito per i cristiani accettare di eseguire i compiti comandati dall'auto­rità (455). Nello svolgimento di questo ufficio essi sono particolarmente responsabili di mantenere la pietà, la giustizia e la pace, secondo le giuste leggi dello stato (456). A questo fine possono legittimamente sotto il nuovo patto partecipare alla guerra se essa è giusta e necessa­ria (457).

  • (455) "Per mio mezzo regnano i re, e i prìncipi decretano ciò che è giusto. Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra" (Proverbi 8:15-16); "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio ... perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male" (Romani 13:1‑4).
  • (456) "Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o giudici della terra. 11 Servite il SIGNORE con timore, e gioite con tremore. Rendete omaggio al figlio, affinché il SIGNORE non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare. Beati tutti quelli che confidano in lui!" (Salmo 2:10‑12); "...per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:2); "Difendete la causa del debole e dell'orfano, fate giustizia all'afflitto e al povero! 4 Liberate il misero e il bisognoso, salvatelo dalla mano degli empi!" (Salmo 82:3-4); "Il Dio d'Israele ha parlato, la Rocca d'Israele mi ha detto: "Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio," (2 Samuele 23:3); "Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano" (1 Pietro 2:13).
  • (457) "Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?» Ed egli a loro: «Non fate estorsioni, non opprimete nessuno con false denuncie, e contentatevi della vostra paga»" (Luca 3:14); "perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male" (Romani 13:4); "Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». 10 Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande!" (Matteo 8:9-10); "Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta «Italica». Quest'uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente" (Atti 10:1-2); "Combatteranno contro l'Agnello e l'Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli». Poi mi disse: «Le acque che hai viste e sulle quali siede la prostituta, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue. Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la consumeranno con il fuoco" (Apocalisse 17:14-16).

3. L'autorità civile non deve assumersi il diritto di amministrare la Parola o i sacramenti, né il potere delle chiavi del regno dei cieli (458). Tuttavia possiede autorità ed è suo dovere far si che nella chiesa l'unità e la pace siano preservate, che la verità di Dio sia mantenuta pura ed integra, che tutte le bestemmie ed eresie siano soppresse, che tutte le corruzioni ed abusi del culto e della disciplina siano impedite o riformate e che tutte le ordinanze di Dio siano debitamente stabilite, amministrate ed osservate (459). Per compiere meglio tutto ciò, egli ha il potere di convocare sinodi, di assistere ad essi e di prescrivere che tutto ciò che in essi viene trattato sia secondo la mente di Dio (460).

  • (458) "...i quali si opposero al re Uzzia, e gli dissero: «Non spetta a te, Uzzia, di offrire incenso al SIGNORE, ma ai sacerdoti, figli d'Aaronne, che sono consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiché tu hai commesso un'infedeltà! E questo non ti tornerà a gloria davanti a Dio, al SIGNORE»" (2 Cronache 26:18); "Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano ... Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli»" (Matteo 18:17; 16:19); "E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli?" (1 Corinzi 12:28-29); "È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:11-12); "Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele" (1 Corinzi 4:1-2); "E come annunceranno se non sono mandati? Com'è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone notizie!»" (Romani 10:15); "Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne" (Ebrei 5:4).
  • (459) "I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno le tue balie; essi si inchineranno davanti a te con la faccia a terra, lambiranno la polvere dei tuoi piedi; tu riconoscerai che io sono il SIGNORE, che coloro che sperano in me non saranno delusi»" (Isaia 49:23); "Per amore della casa del SIGNORE, del nostro Dio, io cercherò il tuo bene" (Salmo 122:9); "Tutto quello che è comandato dal Dio del cielo sia puntualmente fatto per la casa del Dio del cielo. Perché infatti l'ira di Dio dovrebbe riversarsi sopra il regno, sul re e i suoi figli? ... e che mi ha procurato la benevolenza del re, dei suoi consiglieri e di tutti i suoi potenti capi! Io, fortificato dalla mano del SIGNORE, del mio Dio, che era su di me, radunai i capi d'Israele perché partissero con me" (Esdra 7:23‑28); "Chi bestemmia il nome del SIGNORE dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del SIGNORE, sarà messo a morte" (Levitico 24:16); "Quel profeta o quel sognatore sarà messo a morte, perché avrà predicato l'apostasia dal SIGNORE Dio vostro che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, per spingerti fuori dalla via per la quale il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così toglierai il male di mezzo a te ... Se tuo fratello, figlio di tua madre, o tuo figlio o tua figlia o tua moglie, che riposa sul tuo seno, o l'amico, che è come un altro te stesso, vorranno ingannarti in segreto, dicendo: «Andiamo, serviamo altri dèi», quelli che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto" (Deuteronomio 13:5,6); "Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto; perché fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso; lo chiamò Neustan" (2 Re 18:4); "Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia, cioè con tutti i capi del popolo, 2 poi disse a tutta l'assemblea d'Israele: «Se vi sembra bene, e se il SIGNORE, il nostro Dio, l'approva, mandiamo dappertutto a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d'Israele, e così pure ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro città e nelle loro campagne, che si uniscano a noi; e riconduciamo qui da noi l'arca del nostro Dio; poiché non ce ne siamo occupati ai tempi di Saul». Tutta l'assemblea rispose che si facesse così poiché la cosa sembrava buona agli occhi di tutto il popolo. Davide dunque radunò tutto Israele, dal Sicor d'Egitto fino all'ingresso di Camat, per ricondurre l'arca di Dio da Chiriat-Iearim. Davide, con tutto Israele, salì verso Baala, cioè verso Chiriat-Iearim, che appartiene a Giuda per trasferire di là l'arca di Dio, davanti alla quale è invocato il nome del SIGNORE, che siede su questa, fra i cherubini. Posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro. Davide e tutto Israele facevano festa davanti a Dio, a tutta forza, cantando e sonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe. Quando furono giunti all'aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l'arca, perché i buoi la facevano inclinare" (1 Cronache 13:1‑9); "Giosia fece sparire tutte le abominazioni da tutti i paesi che appartenevano ai figli d'Israele, e impose a tutti quelli che si trovavano in Israele, di servire il SIGNORE, loro Dio. Durante tutto il tempo della vita di Giosia essi non cessarono di seguire il SIGNORE, Dio dei loro padre ... e si accordarono in un patto a cercare il SIGNORE, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro; 13 e chiunque non cercasse il SIGNORE, Dio d'Israele, doveva essere messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna" (2 Cronache 34:33; 15:12-13). Leggere 2 Re 24:1‑26.
  • (460) "Giosafat, tornato che fu a Gerusalemme, stabilì anche qui dei Leviti, dei sacerdoti e dei capi delle case patriarcali d'Israele per amministrare la giustizia del SIGNORE in caso di controversie ... l sommo sacerdote Amaria vi sarà preposto per tutti gli affari che concernono il SIGNORE; e Zebadia, figlio d'Ismaele, capo della casa di Giuda, per tutti gli affari che concernono il re; e avete a vostra disposizione dei Leviti, come ufficiali. Fatevi coraggio, mettetevi all'opera, e il SIGNORE sia con chi è buono»" "Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo doveva nascere. Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta" (Matteo 2:4-5).

4. Il popolo ha il dovere di pregare per l'autorità (461), di onorarla come si fa con ogni persona (462), di pagare ad essi i tributi o altre tas­se (463), di obbedire ai loro ordini legittimi, di essere soggetti alla loro autorità per motivo di coscienza (464). L'incredulità o una differenza di religione non rende invalido il giusto e legale potere delle autorità, neppure libera il popolo dal dovere di obbedire ad esse (465). Gli ecclesiastici non sono esenti da questo obbligo (466), tanto meno ha il Papa qualche potere o giurisdizione sopra di essi nei loro domini, o sopra gli abitanti di essi; meno ancora ha egli il potere di privarli dei loro domini, o delle loro vite se egli dovesse considerarli eretici o per qualsiasi altro prete­sto (467).

  • (461) "Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:1-2).
  • (462) "Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re" (1 Pietro 2:17).
  • (463) "È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l'imposta a chi è dovuta l'imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore; l'onore a chi l'onore" (Romani 13:6-7).­
  • (464) "Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza" (Romani 13:5); "Ricorda loro che siano sottomessi ai magistrati e alle autorità, che siano ubbidienti, pronti a fare ogni opera buona" (Tito 3:1).
  • (465) "Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; ... Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, ... Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio" (1 Pietro 2:13; 4,16).
  • (466) "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio" (Romani 13:1); "Al suo posto il re fece capo dell'esercito Benaia, figlio di Ieoiada, e mise il sacerdote Sadoc al posto di Abiata" (1 Re 2:35); "Ma Festo, volendo far cosa gradita ai Giudei, disse a Paolo: «Vuoi salire a Gerusalemme ed essere giudicato in mia presenza intorno a queste cose?» Ma Paolo rispose: «Io sto qui davanti al tribunale di Cesare, dove debbo essere giudicato; non ho fatto nessun torto ai Giudei, come anche tu sai molto bene. Se dunque sono colpevole e ho commesso qualcosa da meritare la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle cose delle quali costoro mi accusano non c'è nulla di vero, nessuno mi può consegnare nelle loro mani. Io mi appello a Cesare»" (Atti 25:9-11); "Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. ... Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignità; 11 mentre gli angeli, benché superiori a loro per forza e potenza, non portano contro quelle, davanti al Signore, alcun giudizio ingiurioso" (2 Pietro 2:1,10-11); "Ciò nonostante, anche questi visionari contaminano la carne nello stesso modo, disprezzano l'autorità e parlano male delle dignità. Invece, l'arcangelo Michele, quando contendeva con il diavolo disputando per il corpo di Mosè, non osò pronunciare contro di lui un giudizio ingiurioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!». Questi, invece, parlano in maniera oltraggiosa di quello che ignorano, e si corrompono in tutto ciò che sanno per istinto, come bestie prive di ragione. 11 Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si sono gettati nei traviamenti di Balaam, e sono periti per la ribellione di Core" (Giuda 8‑11).
  • (467) "...ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori" (1 Tessalonicesi 2:4); "Le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia affinché l'immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l'immagine della bestia ... Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome" (Apocalisse 13:15‑17).




22 - indice - 24

Personal tools