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D/R 87 - indice - D/R 89


88. D. Che cosa seguirà immediatamente dopo la risurrezione?

A. Immediatamente dopo la risurrezione seguirà il giudizio generale e finale delle creature umane e angeliche. Il suo giorno ed ora nessuno conosce affinché tutti possano vegliare e pregare, ed essere sempre pronti per la venuta del Signore.

Contents

Riferimenti biblici

  • Le creature angeliche che avevano peccato dovranno essere giudicate. "Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio" (2 Pietro 2:4); "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora" (Giuda 6).
  • Cristo dovrà ritornare come Giudice di tutti. "Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno ... Anche per costoro profetizzò Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui" (Giuda 7, 14-15); *"Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna" (Matteo 25:46).
  • Il tempo del giudizio non è conoscibile. "Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo" (Matteo 24:36).
  • E' nostro dovere vegliare e pregare ed essere sempre pronti per il ritorno di Cristo. "Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. Ma sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà" (Matteo 24:42-44); *"...perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra. Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo" (Luca 21:35-36).

Commento

L'escatologìa [termine composto dal greco ἔσχατος «ultimo» e -logia], è stata definita come la dottrina degli "ultimi fini" o "fine dei tempi", cioè quella parte delle credenze religiose, filosofiche e teologiche che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo, ma anche dell'individuo (escatologia individuale), vale a dire quella che riguarda il destino oltremondano del singolo individuo. In un senso più generico, l'escatologia è anche il modo in cui è concepito l’aldilà.

La sezione del Catechismo di Westminster che stiamo esponendo presenta la dottrina riformata classica sull'escatologia biblica. La dottrina evangelica riformata, per istruire e guidare in ogni area della vita, adotta quello che è definito come "il Principio Regolatore". Il Principio Regolatore rappresenta un serio impegno ad ubbidire alla Parola di Dio, così com'è espressa dalle Sacre Scritture, in tutto ciò che riguarda la nostra fede e la nostra condotta. La dottrina sul Ritorno di Gesù Cristo non ne è eccettuata. Il Principio Regolatore interpreta la Scrittura letteralmente dove essa ovviamente deve essere interpretata in senso letterale, ed in modo figurativo dove essa sia ovviamente da intendersi in senso figurato secondo il principio che, ad interpretare la Scrittura deve essere sempre prima di tutto la Scrittura stessa, quando essa si esprime oggettivamente oppure secondo deduzioni buone e necessarie tratte dalle sue affermazioni.

Molto popolari oggi, nell'ambito dell'evangelicalismo, sono speculazioni apocalittiche di ogni tipo, più o meno estreme a seconda degli autori, le più influenti fra le quali sono le concezioni del Dispensazionalismo. Loro caratteristica è violare essenzialmente la distinzione fra ciò che deve essere interpretato letteralmente e ciò che deve essere interpretato figurativamente, specialmente quando si considerano le profezie bibliche. La dottrina dispensazionalista sul "millennio" è stata tanto propagandata da essere da molti considerata un dato ovvio ed indiscutibile della dottrina dell'escatologia biblica. Se però si considerano le cose con maggiore attenzione, si potrà vedere facilmente come gran parte di quanto oggi si sente e si legge sull'apocalittica non sia altro che "fantaprofezia", la quale ama costruire stupefacenti quanto contraddittori "mondi immaginari" che non si distinguono più tanto dalla moderna letteratura "fantasy". Questo fenomeno, fra l'altro, contribuisce a obliterare sempre di più fra gli incolti la distinzione fra realtà e finzione, così tipica della cultura post-moderna oggi prevalente. La teologia riformata classica non ha mai indugiato in fantasie apocalittiche, ma si è attenuta a poche ma chiare e precise affermazioni della Scrittura.

La D/R 88 del Catechismo maggiore di Westminster evidenzia come un giudizio generale e finale avverrà immediatamente dopo la risurrezione dei morti. Nella Bibbia, risurrezione e giudizio sono sempre strettamente connessi. Il Signore Gesù Cristo ne parla esplicitamente: "...e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio" (Giovanni 5:27-29). In questo testo Cristo afferma di aver ricevuto autorità di giudicare. Inoltre Egli predice che Egli chiamerà tutti coloro che sono nelle loro tombe a venirne fuori e che essi lo faranno, procedendo alcuni in "risurrezione di vita", altri in "risurrezione di giudizio" (o "risurrezione di condanna").

Che il giudizio seguirà immediatamente dopo la risurrezione è negato da coloro che sostengono una concezione pre-millenarista dell'escatologia. Essi infatti, credono che (a) al ritorno di Cristo i redenti risorgeranno dai morti; (b) che questo sarà seguito da un periodo di mille anni in cui Cristo regnerà sul mondo da Gerusalemme; (c) e che alla fine di quel millennio vi sarà il giudizio generale e finale sia di angeli come di uomini. Noi crediamo che una tale concezione sia basato su una comprensione errata delle profezie della Bibbia.

Vi sono diversi motivi per i quali è importante credere in un singolo giudizio generale anziché due o più. In Apocalisse 20:11-15 vediamo rappresentato un giudizio generale, nel quale vi sono rappresentati i redenti (i cui nomi sono scritti nel Libro della Vita) e i reprobi (che saranno gettati nello "stagno di fuoco"). Lo stesso insegnamento si trova in Matteo 25:46.

L'interpretazione che Matteo 25:32 "Tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri" descrive un giudizio di nazioni e non un giudizio di individui non è sostenibile. Il termine qui tradotto con "le genti" è la parola greca ethnos (plurale: ethne), che ricorre 164 volte nel Nuovo Testamento. E' generalmente tradotta "genti" (93 volte), "pagani" (5 volte), "nazione" o "nazioni" (64 volte); "gente" (due volte). La si usa comunemente per significare gli individui che compongono una nazione e non si riferisce generalmente a "stati" nella connotazione politica del termine. E' difficilmente sostenibile che davanti al Trono di Cristo si raccoglieranno ...la Gran Bretagna, la Germania, la Cina, il Messico, ecc. Il significato di questo termine è semplicemente che tutti, senza distinzione di razza o di nazionalità, saranno raccolti di fronte al Trono di Cristo per esservi giudicati.

Questa D/R mette inoltre in evidenza come sia impossibile per chiunque sapere in anticipo quale sarà il giorno e l'ora del giudizio finale (che rimane comunque una data precisa). Questa informazione non ci è stata rivelata da Dio. Non solo la Bibbia non ce la dà, ma è impossibile calcolarne la data elaborando i dati della Bibbia. Tutti coloro che hanno cercato di farlo attraverso la storia hanno fallito e talvolta pateticamente persistono nel volerlo fare.

Il nostro atteggiamento al riguardo della certezza del giudizio e la nostra ignoranza del suo momento, deve spingerci a prepararvici adeguatamente in modo da esserne pronti. Chi non si trova in stato di grazia dovrebbe prepararsene prima di tutto ravvedendosi dai suoi peccati e riponendo la sua fede in Cristo come proprio Salvatore. Il cristiano deve prepararsi a quel momento attraverso la serietà e fedeltà nella sua vita di cristiano. Egli dovrebbe "vegliare e pregare, ed essere sempre pronto per la venuta del Signore". Questo non significa, per così, dire, "chiuderci in una chiesa" a pregare ed attendere la fine, ma continuare a testimoniare fedelmente in questo mondo quel modo di pensare e di comportarsi che sarà caratteristica della "nuova creazione" e di tutti coloro che vi saranno ammessi. Questo sarà per chi ci circonda sia di giudizio che di stimolo a fare ciò che è bene agli occhi di Dio.

E' certamente possibile che il giorno della risurrezione e del giudizio avvengano nella nostra generazione, altrimenti gli avvertimenti di Matteo 24:42-44 e Luca 21:36 non si applicherebbero alla nostra generazione. Se fosse impossibile che quel giorno venisse durante il tempo della nostra vita, allora le parole di Cristo: "Vegliate e pregate" non si applicherebbero a noi. Non sarebbe infatti necessario essere pronti per qualcosa che non potrebbe accaderci. Dobbiamo pure notare come "Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà" non si riferisce al momento della nostra morte (come talvolta si sente dire) ma al ritorno in gloria del Cristo.

Non speculando o fantasticando sull'apocalittica, ma attenendoci alle dichiarazioni chiare e semplici date dalla Scrittura (il Principio Regolatore), troveremo conforto, speranza e rassicurazione.

Ulteriori questioni

E' probabile che il ritorno di Cristo, la risurrezione dei morti ed il Giorno del Giudizio avvenga nel nostro tempo? La Bibbia non ci permette di rispondere a questa domanda con certezza. Nel passato molti, anche bene-intenzionati, si sono clamorosamente sbagliati al riguardo. E' meglio astenerci dal fare simili speculazioni semplicemente credere che quel tempo potrebbe anche venire nel nostro tempo. Non dovrà essere "una sorpresa" per coloro che sono avveduti.

Perché Cristo è particolarmente qualificato per essere il Giudice del genere umano? Perché Egli è sia Dio che Uomo, con queste due nature unite in una sola persona. Perché Egli è Dio e conosce tutte le cose che avvengono, e perché Egli è Uomo, ed ha fatto esperienza di tentazioni e di sofferenza. Il Cristo è quindi eminentemente qualificato per pronunciare un giusto giudizio.

Per approfondire

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