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D. 87. D. Che cosa dobbiamo credere al riguardo della risurrezione?

R. Dobbiamo credere che all'Ultimo Giorno vi sarà una risurrezione generale dei morti, sia dei giusti come degli ingiusti. Allora, quelli che saranno in vita verranno trasformati, ed il corpo stesso dei morti che giacevano nella tomba, essendo riunito alla loro anima per sempre, sarà fatto risorgere dalla potenza di Cristo. I corpi dei giusti, per lo Spirito di Cristo come loro Capo, ed in virtù della Sua risurrezione, sarà fatto risorgere con potenza, spirituale, incorruttibile e simile al suo corpo glorioso. I corpi degli ingiusti saranno fatti risorgere da Lui, come un giudice offeso, a loro disonore,

[edit] Riferimenti biblici

  • Vi sarà una risurrezione generale sia dei giusti che degli ingiusti. "...avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti" (Atti 24:15).
  • Al tempo della risurrezione, i cristiani viventi saranno trasformati istantaneamente senza dover morire. "Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità" (1 Corinzi 15:51-53); "Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore" (1 Tessalonicesi 4:15-17).
  • Risorgeranno gli stessi corpi che erano stati sepolti. "Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità" (1 Corinzi 15:53); "Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio" (Giovanni 5:28-29).
  • I corpi dei giusti saranno fatti risorgere incorruttibili. "Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta ... Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale" (1 Corinzi 15:21-23, 42-44).
  • I corpi dei giusti saranno resi conformi al corpo glorioso di Cristo "...che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa" (Filippesi 3:21).
  • I corpi dei malvagi saranno fatti risorgere da Cristo come giudice. "...e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio" (Giovanni 5:27-29); "...e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra" (Matteo 25:33); "Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere" (Apocalisse 20:13).

[edit] Commento

Uno fra gli articoli fondamentali della fede cristiana inciso a chiare lettere nel Credo apostolico, è "Credo ... la risurrezione della carne". La dottrina della risurrezione dei corpi è stata da sempre derisa dagli increduli sin dal tempo dei sadducei ["Perché i sadducei dicono che non vi è risurrezione, né angelo, né spirito; mentre i farisei affermano l'una e l'altra cosa" (Atti 23:8). Anche gli ateniesi, dopo la predicazione di Paolo, discreditavano la cosa ["Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un'altra volta»"(Atti 17:32). Coloro che considerano questa dottrina assurda o impossibile, di fatto, respingono l'autorità delle Sacre Scritture e non credono che l'onnipotenza di Dio possa fare quel che ha dichiarato di voler fare. E' chiaro che la risurrezione dei corpi non possa essere provata dalla scienza o dalla ragione non assistita dalla fede: si tratta di un mistero rivelato solo dalla Parola scritta di Dio. Senza le Scritture noi non la conosceremmo, ma dovremmo pure renderci conto che la scienza o la ragione umana neppure possano confutarla. Noi accogliamo questa verità e promessa per fede, sulla base dell'autorità dell'infallibile Parola di Dio, la sacra Bibbia.

Il Catechismo maggiore di Westminster, quindi, insegna questa dottrina e la specifica. Esso mette particolarmente in rilievo, contrapponendolo a diffuse concezioni che: (a) avverrà in un momento preciso; (b) sarà una sola risurrezione; (c) sarà un corpo di tipo diverso dall'attuale.

  • Un momento preciso. Per "Ultimo giorno" si intende il tempo del ritorno di Cristo. Quando questo avverrà la Bibbia non ce lo rivela, ma essa è chiara sul fatto che sarà un momento puntiliare ben definito. Essa, infatti, parla di "quel giorno e quell'ora", vale a dire non qualcosa di vago o di diffuso nel tempo, non "un periodo" ma un momento esatto e preciso del calendario e dell'orologio. Allora la storia del mondo verrà alla sua conclusione e ne seguirà la risurrezione ed il giudizio. L'insegnamento biblico al riguardo non lascia adito ad equivoci sul carattere di quel momento: "Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate. Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia. Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace" (2 Pietro 3:3:10-14). Chi appartiene a Cristo attende quel giorno con gioia, perché allora verranno pienamente realizzate le promesse che erano state loro rivolte dal Salvatore. E' per questo che l'atteggiamento dei fedeli è quello espresso da Apocalisse 22:20 "Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù!"'. Noi aspettiamo, infatti, "... la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù" (Tito 2:13).
  • Una sola risurrezione. La Scrittura afferma che vi sarà una sola risurrezione generale dei morti al tempo del ritorno di Cristo. Giovanni 5:28-29 dice: "Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizi". Al riguardo di questo brano della Scrittura bisogna notare che: (a) esso parla della "ora" al singolare; "l'ora viene", non "le ore vengono", e quindi si intende un tempo definito singolare; (b) quando verrà quel tempo definito, tutti quelli che sono nelle tombe, non parte di essi, verranno fuori; (c) coloro che verranno fuori dalle loro tombe in quel tempo, è detto espressamente che includeranno due classi di persone, "quelli che hanno operato bene" e "quelli che hanno operato male".
  • Le caratteristiche del nuovo corpo. La Scrittura ci insegna che l'identità del corpo di risurrezione sarà la stessa, ma che esso sarà qualitativamente diverso. Vi sarà sia "lo stesso" che "differente" nel corpo di risurrezione sia dei redenti che dei reprobi. Vi sarà una continuità, cosicché avremo lo stesso corpo di prima, ma con caratteristiche diverse compatibili con la nuova creazione. Sarà unito con la sua anima per sempre, perché la creatura umana nella sua integrità è anima più corpo, né mai una senza l'altro. Risorgerà lo stesso corpo che era stato sepolto, ma rivestito di gloria ed immortalità (1 Corinzi 15:37,42-44). Per "corpo spirituale" che risorgerà non si intende così "uno spirito" o "un corpo etereo", ma di un corpo perfettamente adatto come tempio di Dio lo Spirito Santo. Quando Gesù risorge, non si tratta, infatti, di "un fantasma", ma di un corpo di sostanza diversa da quella che noi conosciamo attualmente: "Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono proprio io! Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io»" (Luca 24:39).

Anche nell'ambito cristiano oggi vi sono coloro che negano che vi sarà una risurrezione generale alla fine dei tempi (sia dei giustificati che degli ingiusti) e che implicherà quindi anche il corpo. Prevale così un certo "spiritualismo" ma questo non corrisponde all'insegnamento delle Scritture. Per quanto ci sia di difficile comprensione, però, noi lo accogliamo per fede, consapevoli che: "Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini" (1 Corinzi 15:19).

[edit] Ulteriori questioni

Che cosa dovremmo pensare della dottrina che vi saranno due risurrezioni, la prima una risurrezione dei redenti e la seconda, mille anni dopo, una risurrezione degli ingiusti?. Questo insegnamento è una componente dell'interpretazione pre-millenarista di Apocalisse 20:1-6. Questa visione, rivelata a Giovanni sull'isola di Patmos, è incontestabilmente piena di caratteristiche simboliche, come "la chiave dell'abisso", "la grande catena", "il sigillo", ed è quindi difficile da interpretare con chiarezza. A causa di questa difficoltà di interpretazione, non c'è mai stata unimità nella chiesa al riguardo del significato di questa visione, dal tempo post-apostolico al presente. Questa visione profetica dovrebbe essere interpretata secondo il chiaro insegnamento del Signore Gesù in Giovanni 5:28-29 piuttosto che interpretare Giovanni 5:28-29 in modo da farlo combaciare con la nostra teoria sul significato di Apocalisse 20:1-6. Il chiaro insegnamento di Gesù in Giovanni 5:28-29 elimina completamente la nozione di una doppia risurrezione. Noi crediamo, quindi, che "la prima risurrezione" menzionata in Apocalisse 20:1-6 non sia una risurrezione dei corpi, ma una risurrezione spirituale, forse la stessa di cui si parla in Giovanni 5:25: "In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno". Bisogna notare attentamente che Apocalisse 20:4 dice "essi tornarono in vita" (o "ripresero vita"), non "risorsero dalle loro tombe".

E' corretto per la chiesa, per non offendere coloro che non credono nella risurrezione, mettere in evidenza l'immortalità dell'anima e dire poco o nulla sulla risurrezione dei corpi?. No, la Bibbia pone un chiaro accento sulla risurrezione dei corpi e non sull'immortalità dell'anima, sebbene essa insegni entrambe le verità. Romani 8:23: "...non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo". Non dobbiamo cercare di spuntare nulla che Dio abbia rivelato per adattarci alle idee o ai pregiudizi dell'incredulità moderna. La chiesa di Cristo è chiamata a predicare l'intero consiglio di Dio, che piaccia o non piaccia a chi ci ascolta. Paolo afferma: "perché non mi sono tirato indietro dall'annunciarvi tutto il consiglio di Di" (Atti 20:27).

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