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D/R 16 - indice - D/R 18


17. In che modo Dio ha creato l'essere umano?

R. Dopo aver fatto ogni altra creatura, Dio crea l'essere umano maschio e femmina; forma il corpo dell'uomo dalla polvere della terra e la donna dalla costola dell'uomo e li dota ciascuno di un'anima vivente, ragionevole ed immortale; li fa secondo la Sua immagine, in conoscenza, giustizia e santità; scrive la Sua legge nei loro cuori e dà loro la capacità di adempierla come pure dà loro il dominio sulle creature. Dio, infine, crea l'essere umano passibile di caduta.

Riferimenti biblici

  • L'essere umano creato maschio e femmina. "Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina" (Genesi 1:27).
  • Il corpo di Adamo è formato dalla polvere della terra. "Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente" (Genesi 2:7).
  • Eva è tratta dalla costola di Adamo. "Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la condusse all'uomo" (Genesi 2:22),
  • L'essere umano è creato con un'anima vivente. "Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente" (Genesi 2:7).
  • L'essere umano è creato con un anima immortale. "...e la polvere ritorni alla terra com'era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato" (Ecclesiaste 12:7 ND); "E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna" (Matteo 10:28); "Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso»" (Luca 23:43).
  • L'essere umano è creato ad immagine di Dio. "Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina" (Genesi 1:27).
  • L'immagine di Dio include conoscenza. "...e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato" (Colossesi 3:10).
  • L'immagine di Dio include giustizia e santità. "...e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità" (Efesini 4:24).
  • L'essere umano è creato con la legge morale impressa nel suo cuore. "Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda" (Romani 2:14-15).
  • L'essere umano è creato con la capacità di adempiere la legge di Dio. "Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi" (Ecclesiaste 7:29).
  • All'essere umano è dato di dominare le creature. "Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e 'abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»" (Genesi 1:26); "Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi: pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie selvatiche della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che percorre i sentieri dei mari" (Salmo 8:6-8).
  • L'essere umano è creato passibile (soggetto alla possibilità) di decadere dalla sua condizione originale. "La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò" (Genesi 3:6); "Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato" (Romani 5:12).

Commento

Questa domanda del catechismo specifica quali siano le caratteristiche con le quali l'essere umano è stato creato da Dio. Sono i punti fondamentali dell'antropologia biblica e spesso sono stati e sono ancora contestati tutti o in parte da concezioni concorrenti anche nell'ambito del Cristianesimo tanto da pregiudicare l'integrità e la coerenza del messaggio biblico.

1. Il corpo dell'essere umano è costituito dalla "polvere della terra", vale a dire dagli stessi componenti chimici e fisici di cui è costituita la terra, fatto che può essere dimostrato dalla sua analisi chimica. Siamo parte di questo mondo e non "alieni in visita". Siamo fatti di "terra" e, dal punto di vista fisico "torniamo alla terra" quando moriamo. Siamo fatti per questo e non per "altri mondi", condizionati e determinati da questo mondo.

2. Il fatto che la donna sia stata tratta dalla costola di Adamo, indica come la donna non sia un essere diverso creato autonomamente da elementi non animati, ma che ne condivida la stessa ed identica natura. L'uomo e la donna, benché abbiano caratteristiche e funzioni diverse, condividono la stessa ed identica natura e sono portatori degli stessi diritti e doveri. L'antropologia biblica esclude per principio il sessismo.

3. L'essere umano, inoltre, non è stato creato "androgino", ma con la chiara differenza di genere maschile e femminile. La questione dell'omosessualità, di cui tanto si parla oggi, è un fenomeno dovuto al degrado della natura umana dovuto alla Caduta. Non esiste, infatti, alcun "terzo sesso" che Dio abbia creato. Dio non ha creato gli omosessuali, ma sono il risultato di una degenerazione genetica. L'omosessualità è una realtà così come lo sono altre disfunzioni di cui soffre l'umanità e non è da considerarsi "normale" se non nell'ambito della creazione decaduta. Come ogni altra espressione della Caduta, essa è oggetto dell'azione redentrice di Cristo tesa al suo superamento e guarigione per il ristabilimento dei propositi originari di Dio che non la prevedevano.

4. C'è una sostanziale differenza fra l'essere umano e le altre creature. Benché per molti versi vi somigli, l'essere umano non deriva (come afferma l'evoluzionismo) da una trasformazione o mutazione degli animali, ma è risultato di una creazione autonoma, specifica. Una cosa sono gli animali, altra cosa è l'essere umano. L'essere umano è distinto e diverso da qualsiasi altra creatura. L'antropologia biblica esclude per principio l'evoluzionismo.

5. Tutta l'umanità (indipendentemente dalle diverse caratteristiche che può assumere, ad esempio, tratti razziali o diverse culture), è organicamente una. Il genere umano ha avuto un solo inizio, non più e distinti inizi. Siamo tutti geneticamente collegati l'uno all'altro. L'umanità è "di un solo sangue" ["Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione" (Atti 17:26)]. L'antropologia biblica esclude per principio il razzismo.

6. Essenziale per la creatura umana è l'anima, la sua componente spirituale che trascende e sopravvive la sua fisicità. Benché l'essere umano per essere integro in quanto tale abbia bisogno di un corpo, la sua identità personale ultima risiede nella sua anima, la quale ha un destino che trascende la sua vita terrena. Essa permane, per volere di Dio, anche dopo la morte del corpo, per assumere, o nella salvezza o nella perdizione, caratteristiche diverse. Per questo si afferma che il termine della sua vita è "terreno". La morte (del corpo) non distrugge l'essere umano, ma, per volontà di Dio, è passaggio ad un modo diverso di esistere. L'antropologia biblica esclude per principio il materialismo come pure altre nozioni che contemplano la completa distruzione di un essere umano, ma anche lo spiritualismo che immagina per l'essere umano esistenze "a livello di fantasma".

7. L'essere umano è fatto ad immagine di Dio. Per immagine di Dio si intendono le sue caratteristiche morali e spirituali. L'immagine di Dio + riassunta nella Scrittura dai termini "conoscenza", "giustizia", e "santità", i suoi tratti originali che la Caduta ha corrotto, ma non annullati. In altri termini, l'immagine di Dio nell'essere umano consiste nella sua natura razionale, morale e spirituale, oppure, che l'essere umano ha una mente, una coscienza, e la capacità di conoscere e rapportarsi con amore a Dio. L'immagine di Dio nell'essere umano, quindi, oggi rimane, ma non è perfetta. I "frammenti spezzati" di questa immagine rimangono in ogni creatura umana e gli garantiscono incondizionatamente la sua dignità e diritti.

8. L'affermazione che l'essere umano è stato creato con la facoltà di avere "il dominio sulle creature" include l'intero rapporto "creativo" dell'umanità sul mondo della natura, inclusa la scienza, l'invenzione, e l'arte. Le invenzioni e le scoperte scientifiche sono parte dell'adempimento di questo suo mandato. Per "creature", quindi, non si intendono solo le cose create in questo mondo e che gli sono inferiori. Per "dominio", inoltre, non si intende certo l'uso e l'abuso, lo sfruttamento scriteriato, della natura e delle sue risorse, ma il fatto che la creatura umana abbia ricevuto il mandato di amministrare il mondo con le sue risorse in modo saggio ed amorevole. Questo mondo appartiene a Dio e ci è stato dato in amministrazione per farne uso rispettoso e secondo la Sua volontà rivelata. Abbiamo la facoltà di "scoprire" e di "rielaborare" quanto troviamo in natura con senso di responsabilità. Possiamo "investire" quanto ci è stato dato e "farlo fruttare" per il bene nostro e dell'intero pianeta. Tutto questo è stato definito il "mandato creazionale" che ci è stato affidato.

9. Si può dire che nella condizione originale in cui è stato creato l'essere umano "mancasse" l'elemento di totale perfezione, perché Dio vi ha previsto, come di fatto è avvenuto, la possibilità della Caduta. La caduta dell'essere umano nel peccato non è stato un "incidente imprevisto" che ha rovinato l'opera di Dio, ma un fatto "previsto", preordinato, dotato di un senso, una finalità sua precisa nell'ambito dei propositi generali della creazione del mondo. La condizione dell'umanità alla creazione, quindi, non era la condizione più alta possibile. La condizione più alta sarà quella della gloria finale, quando ciò che Dio considera peccato non sarà più possibile.

Ulteriori questioni

Benché in questo contesto non ci sia possibile una trattazione completa del creazionismo e del perché avversiamo l'evoluzionismo, diamo qui alcuni spunti di riflessione che potranno, come pure i punti precedenti, essere spunto di discussione e di approfondimento.

  • L'evoluzionismo, anche dal punto di vista scientifico, non è che una teoria che manca di prove conclusive della sua validità e fondata su presupposti filosofici diversi da quelli biblici.
  • L'evoluzionismo è chiaramente contrario all'insegnamento biblico che rappresenta l'umanità come una creazione speciale di Dio, diversa da quella del resto delle creature. L'accettazione di questa teoria da parte dei cristiani ed i tentativi di "conciliarla" con la fede biblica, inevitabilmente fa cadere in contraddizione e pregiudica i suoi punti sostanziali che la caratterizzano. L'accoglienza anche solo modificata dell'evoluzionismo è tale da far "saltare" ed alterare non solo l'antropologia biblica, ma anche la soteriologia, l'opera di Cristo stesso com'è proclamata nel Nuovo Testamento. Di fatto essa porta a mettere in discussione tutto il messaggio biblico ed a conseguenze morali e spirituali catastrofiche, come l'insorgere del nazismo e del comunismo, macroscopici, disastrosi e fallimentari tentativi di realizzare concezioni del mondo diverse dalla verità biblica. Dobbiamo, infatti, renderci conto che l'evoluzionismo non è semplicemente una teoria biologica, ma pure una filosofia di vita. Le moderne impostazioni filosofiche che guardano alla realtà in modo diverso da come la Bibbia ci insegna sono fondate su illusioni e pretese dai risultati altrettanto potenzialmente disastrosi del nazismo o del comunismo.


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