Solleverà ulteriormente la gonna e si calera nell'acqua in una posizione da bisognini, per rinfrescare la zona e sperare vada via il prurito?

From Create Your Own Story

Sollevando la gonna fino alla testa, ed esponendo inconsapevolmente le sue grazie (è tonta, non ha capito ancora di essere senza intimo), la donna si china come per andare in bagno, portando l'inguine sotto l'acqua fangosa. La frescura e la sensazione viscida danno un minimo di solievo, ma molto poco. Decisamente maggiormente d'aiuto sono i pesci. Eh si, perchè poco dopo essersi chinata, ecco che una salva di pesciolini inizia a scorrazzarle attorno, attirata prima dal calore. Poi dalle zanzare che lei stessa si è spiaccicata sulla cosina. La sensazione delle minuscole bocche che le danno inconsistenti pizzichi sulle parti delicate è una sorpresa. Da un primo momento vi si sottopone perchè in qualche modo la stanno effettivamente grattando. Poi però, è più il piacere e farle mantenere la posa, sebbene lei non sia in gradi di comprenderlo e di ammetterlo. Ripete a se stessa, ancora 5 secondi, così il pruritino andrà via. Ma sono ormai diversi minuti che sculetta nel fango, senza sapere nemmeno lei il perchè. Fino a chè non arriva un pesce decisamente più grosso degli altri. Questo, attirato dalla preda più succulenta, la grossa zanzara spiaccicata sul bottoncino, le circonda completamente il clitoride con la bocca ed inizia a succhiare. La sensazione è forte e lei non è certo abituata a stimoli simili. Non riesce quindi a trattenere un ululato di sorpresa, e sollevandosi dall'acqua cerca di vedere cos'è successo. Ma la mossa non è la più brillante, poichè senza l'acqua a sostenerlo, il pesce diventa decisamente pesante, e aggrappato al clitoride tira un sacco. Ecco quindi che la sensazione si intensifica di colpo, al punto da farle scappare un altro pò di pipì e qualche puzzetta, mentre con la bocca bloccata in una smorfia ulula, scuotendo il bacino per far staccare il grosso pesce, finendo ovviamente con il peggiorare la situazione. Infine riesce a recuperare la lucidità quanto basta per abbassare una mano e dare uno stacco secco, dolorsamente piacevole, e che le fà rivoltare gli occhi verso l'alto. Il clitoride è libero, ma gonfio e arrossato come un pisellino. Ha raggiunto le dimensioni della falance dell'indice.

E' tempo di riprendere il cammino ma c'è un inconveniente. La gonna se lasciata libera si strofina sul povere bottoncino, ormai divenuto bottoncione. Cosa farà la tonta?

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