Generalità - Tipi di gallese

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Grammatica gallese

[edit] Generalità

Fra tutte le lingue parlate correntemente nelle isole britanniche, il gallese è la più antica e, rispetto alle sue origini, la più omogenea: deriva dalla lingua degli antichi celti stanziatisi in queste isole nell'Età del ferro. Popolazioni celtiche, infatti, raggiungono la Gran Bretagna, superando La Manica, nell'VIII-VI secolo a.C. Dall'attuale Inghilterra meridionale si espandono in seguito rapidamente verso nord, colonizzando l'intera Gran Bretagna e l'Irlanda, sebbene nell'attuale Scozia sia a lungo sopravvissuto il popolo pre-indoeuropeo dei Pitti. Non esistono più tracce delle popolazioni pre-celtiche, probabilmente del tutto assorbite.

Il gallese fa parte del gruppo delle lingue brittoniche, ramo delle lingue celtiche, e pertanto fa parte della famiglia delle lingue indoeuropee. Considerando ciò, il gallese è quindi apparentato, sia pure alla lontana, alla maggior parte delle lingue europee, incluso il francese, il tedesco, il russo e, naturalmente, l'inglese. Nell'ambito della famiglia celtica, il gallese ha come parenti più stretti il bretone (in gallese Llydaweg), il cornico, (Cernyweg) lingua estinta della Cornovaglia alla fine del XVIII secolo, ma oggi riclassificata come lingua in pericolo di estinzione, ma non più estinta, grazie al recupero da parte di gruppi di entusiasti. Apparentati più alla lontana sono il gaelico irlandese, (Gwyddeleg), il gaelico scozzese (Gaeleg yr Alban) e l'estinto gaelico dell'Isola di Man (Manaweg), del quale l'ultimo parlante nativo è deceduto nel 1994. Anche il bretone ed il cornico fanno parte del gruppo delle lingue brittoniche, mentre il gaelico irlandese, quello scozzese e l'estinto mannese fanno parte del gruppo delle lingue goideliche, l'altro ramo delle lingue celtiche.

Vi sono forti somiglianze fra le lingue di ciascun gruppo e pure considerevoli differenze fra i due. Tutt'e sei le lingue condividono certe caratteristiche di base che le caratterizzano come lingue celtiche - in particolare il sistema di mutazioni e la flessione delle preposizioni.

Sebbene tutte le lingue celtiche viventi abbiano un futuro incerto, il gallese ed il gaelico scozzese sono nella condizione migliore perché possono vantare di essere la lingua quotidiana di comunità particolari e ben definite e di godere dell'insegnamento scolastico riconosciuto, inoltre sono utilizzate regolarmente dai mass media.

[edit] Tipi di gallese

Nel descrivere la lingua gallese bisogna operare una distinzione fra gallese colloquiale (o parlato) e gallese letterario. Talvolta la differenza fra le due forme è così vasta da poterle quasi considerare due lingue diverse.

Il gallese letterario potrebbe essere considerato una "lingua artificiale", consapevolmente progettata per standardizzare la lingua scritta al tempo della traduzione della Bibbia in gallese] (XVI secolo) con deliberata indifferenza verso la lingua corrente fra il popolo. L'indubitabile suo successo come mezzo di prolifica produzione letteraria è stata fatta a spese del gallese colloquiale, disprezzato da una potente minoranza che aveva tutto da guadagnare a sottrarre il mezzo principale di espressione di identità culturale dalle mani della maggioranza. Questo ha generato fra il popolo gallese una sorta di complesso di inferiorità per la sua lingua che ancora oggi porta molti a considerare il proprio modo di esprimersi come qualcosa di "inferiore" al gallese letterario e "non propriamente gallese". Recentemente, però, questa situazione ha cominciato a cambiare, andando verso una sempre maggiore accettazione del gallese colloquiale (utilizzato anche nei libri di testo per l'insegnamento della lingua) e verso una sempre maggiore coscienza dell'artificiosità della lingua letteraria, considerata come affettata e persino ridicola da un numero sempre maggiore di persone.

Il gallese letterario e il gallese scritto, pertanto, non sono la stessa cosa: il gallese scritto è semplicemente la forma scritta di un qualsiasi tipo di gallese - sia esso letterario, colloquiale, dialettale. La presente grammatica considera prevalentemente il gallese colloquiale, la lingua viva che viene utilizzata quotidianamente dalla gente e dai media. Il gallese letterario, pur meritando di essere studiato di per sé, è di importanza marginale ai fini pratici che ci proponiamo in questa trattazione, salvo menzionare alcune forme letterarie che sono passate nel gallese colloquiale.

L'uso delle varianti locali del gallese, i cosiddetti "dialetti", è molto comune in questa lingua e costituisce uno degli ostacoli principali per lo studente: spesso, quando ci si avvicina al gallese, si ha l'impressione di trovarsi davanti ad un sistema caotico, dove la stessa voce ha così tante varianti da rendere impossibile la comunicazione a coloro che non posseggano buone conoscenze linguistiche. Un esempio per tutti è la forma della 1ª persona del presente indicativo del verbo bod, "essere": dw i, rw i, rwy, rydw i, w i, ecc. In realtà, per quanto possa sembrare complicato, l'apprendimento della lingua migliora considerevolmente con il tempo e con l'uso della pazienza. Il gallese non è poi così complesso rispetto a tante altre lingue europee. Certo, una certa conoscenza del gallese letterario può anche venire in aiuto: nel caso del verbo appena visto, tutte le forme proposte derivano essenzialmente dalla forma letteraria yr (yd)wyf i. Una simile conoscenza, però, NON è necessaria per l'apprendimento in sé, ma si limita a dare delle risposte alle possibili domande riguardanti le differenze del gallese parlato da zona a zona.

Malgrado gli sforzi di creare una lingua standard comune, le differenze tra i vari dialetti non possono essere trascurate, soprattutto perché tendono a concentrarsi nel nord e nel sud del paese, creando due macrovarietà piuttosto standardizzate, anche grazie all'azione dei media: il gallese settentrionale (Cymraeg y Gogledd) e il gallese meridionale (Cymraeg y De). In genere queste due varietà sono abbastanza intercomprensibili e condividono gran parte del materiale linguistico, tanto da permetterci in questa grammatica di parlare indistintamente di "gallese", avendo cura di specificarne la variante laddove ciò si renda necessario. Alle volte, comunque, queste due varianti possono arrivare a divergere abbastanza, come dimostrano i seguenti paragoni:

  • O le dach chi'n dŵad? (Gog) e O ble dych chi'n dod? (De) - Da dove venite?
  • Mae gynno fo ddwy hogan ac un hogyn. (Gog) e Mae dwy ferch ac un mab gyda fe. (De) - Lui ha due figlie e un figlio.

Recentemente si è tentato di creare e promuovere un terzo tipo di gallese standard, nel tentativo di armonizzare in una sorta di compromesso le sue varianti e la lingua letteraria: si tratta del Cymraeg Byw (gallese vivente), un progetto che non ha riscontrato molto successo, perché inevitabilmente non soddisfa nessuno.

In questa grammatica si avrà cura di segnalare, quando possibile e/o necessario, le differenze fra il gallese colloquiale del nord e quello del sud riguardanti la sintattica, la pronuncia, la morfologia e il lessico. Un asterisco prima di un esempio (*) indica una forma o costruzione non corretta.

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