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7. Le comunità cristiane locali

E' legittimo e opportuno che vi siano comunità [congregazioni] stabili, vale a dire una compagnia certa di cristiani che si riuniscano ordinariamente in assemblea per il culto pubblico. Quando i credenti si moltiplicano in tal maniera che essi non possono riunirsi convenientemente in un unico luogo, è legittimo ed opportuno che essi si suddividano in comunità distinte e stabili per la migliore amministrazione delle ordinanze che loro competono e l'esercizio dei doveri che essi devono rendersi reciprocamente (31).

La maniera ordinaria di suddividere i cristiani in comunità distinte e sommamente opportune per l'edificazione [fraterna] è in funzione della disposizione territoriale della loro dimora.

In primo luogo perché coloro che dimorano in prossimità, essendo tenuti all'adempimento l'uno verso l'altro da ogni tipo di dovere morale, hanno in questo modo la migliore opportunità di onorarlo. Questo legame morale ha caratteristiche perpetue, perché Cristo non è venuto per abolire la legge, ma per portarla a compimento (32).

In secondo luogo la comunione dei santi dev'essere così ordinata tanto da poter sussistere con l'utilizzo più conveniente delle ordinanze e l'adempimento dei doveri morali senza alcun favoritismo (33).

In terzo luogo il pastore ed il suo popolo devono vivere nello stesso circondario affinché possano adempiere l'uno verso l'altro i reciproci doveri nel modo più conveniente.

E' nell'ambito dei membri della comunità particolare che alcuni devono essere eletti [messi a parte] per assumere gli uffici del suo governo.

Riferimenti biblici

  • (31) "Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione ... perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace ... ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine" (1 Corinzi 14:26,33,40).
  • (32) "Se ci sarà in mezzo a voi in una delle città del paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, un fratello bisognoso, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso ... Poiché i bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti do questo comandamento e ti dico: apri generosamente la tua mano al fratello povero e bisognoso che è nel tuo paese" (Deuteronomio 15:7,11); "...Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso" (Matteo 22:39); "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento" (Matteo 5:17).
  • (33) "Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione" (1 Corinzi 14:26); "Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno" (Ebrei 10:24-25); " Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi. Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente," (Giacomo 2:1-2).






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