Criver12

From Diwygiad

11 - indice - 13


Contents

[edit] 12. I Credo della chiesa antica

[edit] 1

Poco dopo il tempo del Nuovo Testamento la Chiesa fu indotta a sviluppare un numero di Credo dalla struttura più o meno formalizzata. Questo rappresentò un’evoluzione necessaria dovuta a molteplici cause. Naturalmente, l’intero processo della formulazione dei Credo richiese un periodo di tempo considerevole. Al principio non vi era un’unità rigida e le chiese delle diverse regioni avevano i loro Credo. Gradualmente, tuttavia, questi Credo vennero unificati in quelli che oggi conosciamo come i cosiddetti Credo ecumenici.

[edit] 2

Il Credo Apostolico, il Credo Niceno, ed il cosiddetto Credo Atanasiano (o "Quicumque vult" del 5. secolo) sono i credi più antichi, meglio conosciuti e più comunemente usati. Altri criteri di ortodossia erano più comprensivi, e forse più vaghi: per esempio, l’appello al consenso dei Padri, o la formula di Vincenzo di Lerino: "ciò che è stato creduto dovunque (quod ubique), sempre (quod semper) e da tutti (quod ab omnibus)".

[edit] 3

Il Credo apostolico. Non è stato scritto dagli apostoli, ma si formò gradualmente, per comune consenso, dalle Confessioni adottate da diverse chiese particolari. Raggiunse l’attuale forma e fu d’uso universale fra tutte le chiese, alla fine del secondo secolo. Esso recita in questo modo:

Credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.

Ed in Gesù Cristo, Suo Figliolo Unigenito, Signor nostro, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocefisso, morì e fu sepolto. Discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò dai morti, salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre Onnipotente. Di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo, l’una, santa ed universale Chiesa cristiana, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione dei corpi, e la vita eterna. Amen.

[edit] 4

Il Credo Niceno-Costantinopolitano. E’ stato formulato sulla base del Credo apostolico, i punti relativi alla divinità consustanziale di Cristo sono un contributo del Concilio di Nicea in Bitinia nel 326 A.D. e quelli relativi alla divinità e personalità dello Spirito Santo aggiunti dal Secondo Concilio Ecumenico. tenuto a Costantinopoli, 381 A.D., mentre la specificazione del "filioque" aggiunta al Concilio delle Chiese occidentali, tenuto a Toledo (Spagna) nel 569 A.D. Recita così:

Crediamo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili.

E in un solo Signore Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, generato dal Padre prima di tutti i secoli, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato ma non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale tutte le cose sono state fatte; il quale per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli, s’incarnò dallo Spirito Santo e da Maria vergine, si fece uomo, e fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, soffrì e fu sepolto e risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture, e salì al cielo e si assise alla destra del Padre, e di nuovo ha da venire in gloria a giudicare i vivi ed i morti; e il Suo regno non avrà mai fine.

Crediamo nello Spirito Santo, il Signore, Colui che vivifica, Colui che procede dal Padre e dal Figlio, Colui che con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato, Colui che ha parlato per mezzo dei profeti.

Crediamo in una sola Chiesa santa, universale e apostolica.

Confessiamo un solo battesimo per la remissione dei peccati. Aspettiamo la risurrezione dei morti, e la vita del mondo che verrà. Amen.

[edit] 5

Il Credo Atanasiano. Porta il nome di questo eminente padre della Chiesa ma venne composto diverso tempo dopo la sua morte e dopo le controversie chiuse e le definizioni stabilite dai concili di Efeso e Calcedonia. E’ un grande monumento unico nel suo genere dell’immutabile fede dell’intera Chiesa e riguarda il grande mistero della pietà, la Trinità delle Persone in un unico Dio e la dualità delle nature nell’unico Cristo. E’ troppo lungo per citarlo integralmente. Ciò che riguarda la Persona del Dio-uomo recita come segue:

"...ma è necessario per l’eterna salvezza che egli creda fedelmente nell’incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo.

E’ dunque vera fede che noi si creda e si confessi che il nostro Signore Gesù Cristo sia allo stesso tempo Dio e uomo. Egli è Dio, generato dall’eternità dalla sostanza del Padre; uomo, nato nel tempo dalla sostanza di Sua madre. Perfetto Dio, perfetto uomo, consistendo di un’anima razionale e di carne umana. Uguale al Padre rispetto alla Sua divinità, meno che il Padre rispetto alla Sua umanità. Il quale, sebbene Egli sia e uomo e Dio, non sono due, ma un solo Cristo. Uno non però in quanto la divinità si è convertita in carne, ma essendo l’umanità stata assunta in Dio. Uno non in confusione di sostanza, ma dall’unità di persona. In quanto, come l’anima razionale e la carne fanno un solo uomo, così Dio e uomo sono uno in Cristo" ecc.




11 - indice - 13

Personal tools