Dann Berrick

From Theos Koima

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Dann Berrick

Quindici uomini sulla cassa dle morto ohiohiohi e una pinta di rhum
Profilo
Nome Dann Berrick
Soprannomi Figlio di Ade
Classe attuale Mago Nero
Caratteristiche fisiche
Sesso M
Razza Drow
Altezza 1.70mt
Peso 73kg
Corporatura Media
Occhi Bianchi
Capelli Bianchi
Segni Particolari Albino
Caratteristiche socioculturali
Religione Ateo
Estrazione sociale Bassa
Reputazione Maligna
Provenienza/Residenza Ky'hara-villaggio di Dahla
Caratteristiche anagrafiche
Età 23anni
Data di nascita sconosciuta
Data di morte non ancora
Luogo di Nascita sconosciuto, probabilmente nel suo proprio villaggio
Segno zodiacale ignoto


Nacqui in un luogo non meglio identificato, lontano da occhi indiscreti e da maligne lingue. Nonostante ciò, occhi bianchi, capelli identici, spenti, privi di vita, nessuno venne ad uccidermi nei primi giorni, nessuno venne a reclamare la mia vita. Tante le parole cattive, gli sguardi carichi d'odio e le offese: i miei genitori in primis. Ma si sa, essere figlio di Ade significa essere la morte in terra. E la mia vita avanza, da un luogo lontano e isolato, vagando per mare e terra in nessun luogo giungo.

Contents

Informazioni di Base

Aspetto fisico

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Personalità

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Reputazione

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Stile di combattimento

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Possedimenti peculiari

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Biografia

Frammenti

Frammento 169.63

I suoi occhi erano vitrei. Anche le sue pupille erano bianche. un contrasto fin troppo evidente per non notarlo su quella sua pelle scura. era diretto all'isola dei giudici quando lo incontrai. era in viaggio da solo, silente, camminava a testa bassa, non rivolgeva lo sguardo a nessuno: non era troppo orgoglioso, non era troppo fiero e tronfio di sé! no, niente di tutto ciò! aveva solo l'espressione della tristezza di chi si porta dietro una vita di turbamenti. come biasimarlo! nelle città alte e in quelle basse della sua fottuta isoletta di mezzelfi quelli come lui non erano assolutamente visti di buon occhio. C'era la strana tendenza ad avere paura di quelli come loro. lo incontrai in una squallidissima taverna di pirati, puttane e gentaglia orribile. Mi sedetti al suo tavolo e senza neanche guardarlo negli occhi gli allungai una birra, saporita, fresca, sapeva lontanamente di qualche distesa di orzo. Il boccale era fresco nel mio pugno. lo sentivo vicino a quel dannato mezzelfo, in modo empatico e fin troppo emotivo. avevo l'idea che stessimo viaggiando sulla stessa strada, che stessimo percorrendo già da lungo tempo la stessa strada. cosa c'era di male nel farne un po' assieme? così l'afferrò alzando lo sguardo. I suoi occhi erano bellissimi e inquietanti. stava iniziando qualcosa che mai più avrei dimenticato, stavo per ascoltare la storia di un angolo di mondo. ecco perchè mi impegno a scolpire le sue parole, chissà che un giorno qualcuno non le ritenga importanti. Chissà che un giorno costui non faccia qualcosa di incredibile! Quindi annoto anche la sua storia nel mio diario, nella mia cronologia degli eventi.

Seiya vonKappik, storiografo di tutta Kosmos.


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Albero Genealogico

Citazioni

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Vedi anche

Personaggi legati


Fonti di ispirazione

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