Trama X

From Theos Koima

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(Parte 1: Salve sono Mr Wolf e faccio riassunti)
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=Parte 1: Salve sono Lord Khorne e faccio riassunti Caotici=
==Prologo==
==Prologo==
===Vecchi amici si incontrano===
===Vecchi amici si incontrano===

Revision as of 10:02, 2 December 2006

Contents

Parte 1: Salve sono Lord Khorne e faccio riassunti Caotici

Prologo

Vecchi amici si incontrano

Dopo un anno di ricerca senza uno scopo e senza una storia ben chiara in mente, finalmente, Dann Berrick varca la soglia del maestoso duomo di Alexandria, edificio mai visto prima eppur così familiare, percorrendo la navata centrale fino all'altare. In un'aria di solenne silenzio, illuminato dalle prime luci del mattino, il duomo è ancora semivuoto; tra le prime file vi è una figura, più in atteggiamento di osservazione che di preghiera.
Senza ben sapere perchè, Dann ben sa di chi si tratta: è Q'an, suo amico e protetto, del quale non ha notizie da un anno. Senza dire nient'altro, con un sorriso d'intesa, Q'an chiede all'amico se "l'ha portata". Dann capisce subito che il protetto si trova nella sua stessa situazione, ed annuisce.
I due amici vengono interrotti dall'apparizione di un sacerdote, Rudvich von Herbert che li saluta amichevolmente, ed, intuendo l'identità dei due amici, si informa sui progressi della loro "missione". Disorientati, i due amici chiedono spiegazioni, ma Rudvich elude le loro domande e gli consiglia di attendere il gran sacerdote Andvari XIII per ottenere le risposte che cercano.
Dopo la messa celebrata dallo stesso gran sacerdote, questi accoglie i due amici con grande affetto e disponibilità, come se si conoscessero da molto tempo. Presa coscienza della situazione dei due, li invita a discutere privatamente: il gran sacerdote sembra essere molto amichevole e cordiale, facendo prevalere la sua umanità sul suo ruolo austero, e ricorda ai due amici l'occorrenza di questo giorno. L'indomani sarebbe stato infatti il 16 Luglio, data in cui, per una particolare convergenza astronomica che si ripete annualmente, i culti di Alexander e Bahamuth si riuniscono per officiare un rito sacro ad Alexandria. L'anno precedente, l'occasione era stata sfruttata dai due culti per officiare un rito al quale Andvari si riferisce come Chiusura dei Cancelli, ma, purtroppo, per l'intrusione, prevista ma nondimeno pericolosa, di certi uomini per i quali questo rito era scomodo, la cerimonia fallì all'ultimo momento, e lo scontro causò la perdita della memoria e della capacità di apprendere per Q'an e Dann e la rottura e la perdita di un elemento necessario al funzionamento dell'artefatto al centro del rito, l'Eteroscopio, chiamata la Pietra della Volta Celeste, che i due amici erano partiti per ritrovare.
Andvari si mostra molto felice del loro operato, e si dice fiducioso per la riuscita del rito di quest'anno, che dovrebbe svolgersi senza alcun pericolo ed in assoluta sicurezza, garantendogli anche il ritrovamento della loro facoltà mnemonica.
Avendo perduto la memoria, Q'an e Dann si mostrano incerti su tutto: la fiducia da accordare ad Andvari, le sue spiegazioni, i metodi in cui sarà officiato il rito. Quest'ultimo si mostra riluttante a parlare dei dettagli, e rimanda qualsiasi spiegazione al tramonto del giorno successivo.

La Cerimonia del 16 Luglio 1992

La mattina del 16 Luglio il duomo è già stracolmo di pellegrini di tutte le specie: dai poveri fedeli, ai ricchi cavalieri devoti al dio della Giustizia ed i due amici iniziano a comprendere l'importanza del rito. Nel frattempo incontrano anche l'arcivescovo Friederich Alderich, un vecchio studioso, che sembra anch'esso conoscere i due, ed essere anch'egli tra i "sacerdoti scelti" per officiare la cerimonia, dei quali anche Q'an e Dann "scoprono" di fare parte.
Giunto il tramonto le porte della chiesa si chiudono, ed i fedeli si trovano come sperduti in una sensazione di rassicurante infinito, così, cala un silenzio rispettoso ed austero, che non viene rotto nemmeno da un fiato per sei ore di fila. Q'an e Dann si incontrano con gli altri quattordici officianti del "rito interno" che spiegano loro le modalità di questo.
La campana inizia a rintoccare la mezzanotte, ed in tutta la chiesa inizia ad aleggiare la voce soave di un coro femminile. All'ultimo rintocco, con precisione cronometrica, Dann Berrick sale l'ultimo scalino che dalla cripta conduce a lato dell'altare, e reggendo una candela illuminata da una perenne luce dorata, inizia a camminare con studiatissima lentezza lungo la navata centrale, accompagnato dai canti e da un alone di sacro, facendo attenzione che la fiamma divina non riceva nemmeno una perturbazione.
D'improvviso con un fragore inaspettato una nube di fumo grigio esplode dietro i passi di Dann. Alcuni non hanno più la forza di trattenere il fiato, e si lasciano andare ad un gemito di meraviglia, credendo che il fumo faccia parte del rito. Dann, che ben sa che così non è, degludisce e si mantiene concentrato sul suo ruolo. Non passa che un istante che uno sparo rompe una finestra, accompagnato da un urlo intimidatorio di un bandito che invita i presenti a collaborare con la rapina. Nathan Starke un bandito assetato di ricchezza e fama, irrompe nella navata centrale armato di un arco ed una freccia infuocata, tiene sotto controllo la situazione, mentre ordina ai suoi tre sottoposti, Franz, Will e Manuel, di occuparsi dei presenti. I tre briganti senza scrupoli iniziano a saccheggiare alcuni valori della chiesa, rapinare i fedeli, e minacciarli di morte. Con un enorme controllo di volontà, Dann riesce comunque a mantenersi freddo, e la fiamma della candela ha solo un impercettibile sussulto quando tutta la chiesa è in subbuglio di urla di spavento e di minaccia. Una donna si frappone alla freccia infuocata del capo dei banditi, proteggendo l'officiante ed urlando all'eresia, mentre un altro dei banditi sta minacciando di morte una signora di mezza età, la quale, presa dal terrore, fugge nella navata centrale, frapponendosi nel cammino dell'officiante.
Dann non sa come comportarsi, ed un solo attimo d'esitazione vale a fermare la sua camminata e, come con un soffio di vento invisibile, la fiamma divina si spegne, ed il canto si arresta dissolvendosi. C'è un attimo che pare durare un'eternità, e poi è come se tutta la realtà si dissolvesse nel vuoto e nel silenzio.
D'improvviso, tutti coloro che si trovavano nelle navate si ritrovano ad avere una visione mistica e bizzarra. Si trovano ai piedi di un'enorme montagna regolarissima, di notte, con il cielo stellato più bello che abbiano mai visto, in una piana dalla terra grigio-bluastra. In lontananza si scorge un'arcobaleno di luce stellare vividissimo.
Q'an, Dann, Nathan ed i suoi tre seguaci si ritrovano vicini, mentre si possono scorgere, molto distanti, in prossimità di un cancello d'ottone che sorge in mezzo al nulla ai piedi di un sentiero che scala la montagna, Andvari XIII, Friederich Alderich, e gli altri officianti dei quali Q'an realizza con terrore di non ricordarsi nulla, impegnati in una lotta con quella che sembra solo una grande luce dorata.
L'eterogeneo gruppo si trova a dover affrontare, un po' impacciato ed ancora disorientato, delle creature che sorgono dal nulla, come disegnate da una mano invisibile che poi dono vita a forme geometriche di ogni tipo.
Stringendo una tregua momentanea, il gruppo si fa strada, sotto la guida di Q'an per tentare di correre in aiuto dei compagni.

I Cancelli

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