GEMICS 28 10 2009
From Epcs Roma Tre
Nel corso della lezione abbiamo continuato a confrontarci riguardo gli argomenti trattati in precedenza; le nostre idee continuano a "scontrarsi" positivamente durante le lezioni, in un clima di apertura e di scambio reciproco.
Essendo tutta la materia umana complessa, ogni singolo punto di partenza e di opinione non può essere mai considerato un errore.
I mezzi che noi dobbiamo utilizzare per approcciarci positivamente nei confronti delle persone sono l'ascolto e l'osservazione,se impariamo a conoscere noi stessi riusciremo a comprendere gli altri. Successivamente le nostre riflessioni si sono indirizzate attorno alla frase inserita all'interno del testo "Il Corpo del Sociale": quanto individuale è un individuo?
Qualcuno di noi è portato a pensare che l'individuo sia separato da tutto il contesto sociale, e che quindi sia individuale, singolare.
Proviamo ad analizzare questa affermazione.
[[L'individuo è identico?
L'identità e identica?]] Proviamo a capire cosa è l'identità, formando una famiglia d i parole.
L'identità é: Un'espressione di noi stessi, una percezione di noi stessi, status sociale, la descrizione di noi stessi, l'essenza di una persona, l'Io, la personalità, diversità, fedeltà a ciò che si è, memoria di sè, esperienza, vissuto, costruzione e ricostruzione, contesto, ruolo (vincolato al contesto), cultura, classificazione > questo può far pensare a dei limiti, identità come necessità?, norme, luogo, tempo, immagine/voce.
Ognuno di noi ha proposto una di queste parole per cercare di definire il termine identità.
Ma l'identità è identica?
Esiste l'identità identica?
La nozione di identità è apparentemente chiara; ognuno di noi pensa che essa sia chiara e che sia identica, ma nonostante questo le parole che noi abbiamo raccolto non possono definirsi "errate" perchè il nostro è un tentativo di apertura della parola che stiamo analizzando.
Qualcuno di noi ha sostenuto che la propria identità sia legata al contesto, al mondo in cui vivo, al tipo di cultura, alle norme a cui aderisco.
In base a questo ragionamento possiamo distinguere due tipi di identità?
Sociale /
Identità
\ Individuale
Qualcuno di noi ha ipotizzato questa suddivisione, altri hanno proposto di sostituire "personalità" ad "individuale".
Il testo è caratterizzato da una prospettiva fenomenologica esistenziale, quindi non è concepita una dualità dell'essere umano.
Secondo la prospettiva fenomenologica non esiste l'interiorità, perchè essa non si manifesta.
Noi facciamo riferimento ad una totalità, non esiste una essenza.
Questa filosofia ha una collocazione spazio temporale, c'è un tempo e un luogo; anche se noi parliamo di soggetto e identità come UNO, questo non significa che questi termini si annullino.
Noi siamo quello che manifestiamo.
Esiste anche un non manifestare che è un manifestare.
A questo punto qualcuno di noi è intervenuto per sostenere che siano gli altri a portarmi una identità, é l'altro che mi costituisce, che mi dice chi sono io.
Io non ho mai certezze su me stesso.
L'essere umano, essendo vivo, si temporalizza sempre, in continuazione, perchè la staticità non esiste.
La grande paura dell'essere umano, quella che da secoli lo affligge e pone mille interrogativi, è la sua impossibilità di bloccare le cose; la possibilità di fermare le cose ci è preclusa, infatti tutto cambia continuamente.
Le cose non esistono, non si muovono, non agiscono.
Anche la cultura non è qualcosa che esiste in sè, essa ha bisogno di attori/soggetti che la costruiscano e la ricostruiscano continuamente.
Questo RI implica una azione, e queste azioni saranno sempre diverse. Siamo di fronte ad una verità.
Anche il linguaggio umano è caratterizzato da una dualità,ci sono diverse modalità di linguaggio ma esso è sempre indicativo ed espressivo.
L'essere umano è l'unico che ha la capacità di fiflettersi e l'uomo pone sempre in evidenza una definizione di se stesso.
Da una parte c'è l'essere, e da una parte la definizione dell'essere.
Non possiamo vincolare l'essere alla conoscenza che abbiamo dell'essere.Le scienze si pongono continuamente un interrogativo: perchè si fa ciò che si fa?
Ora possiamo provare a rispondere alla domanda che il professore ci ha posto all'inizio della lezione.
L'identità è autentica?
Se non c'è la staticità, l'eredità non potrà mai essere autentica, perchè essa è il risultato di un continuo divenire.
Ogni assoluto non è umano , perchè ogni uomo si manifesta in uno spazio temporale.
Quando si manifesta un assoluto esso diventa inesorabilmente RELATIVO.