GEMICS 22 10 2009

From Epcs Roma Tre

Nel corso della lezione abbiamo continuato a parlare delle scienze umane; nei nostri studi è utile spesso fare riferimento ad un approccio qualitativo, perché invece di fornire numeri che permettono una visione solo generale del fenomeno, va ad indagare in profondità i singoli oggetti di studio rispettando e tenendo conto delle differenze. Viviamo in una società in cui lo strumento diventa fine, e si ottiene il mezzo senza valutare la finalità.

La scienza umana che si occupa della finalità è la filosofia.

L'errore che spesso le scienze umane fanno è di bloccare le cose, di cristallizzare i propri studi senza andare avanti; occorre invece chiedersi sempre il perchè delle certezze, considerando anche il fatto che attraverso il fattore T (il tempo) gli individui attribuiscono un mutamento alle cose che li circondano.

Tutte le attività umane hanno una caratteristica: il dubbio.

Nessun economista è in grado di prevedere l'andamento della borsa nei prossimi cinque minuti.

Per quanto riguarda il termine comunicazione abbiamo compreso che essa è il contenuto di ciò che diciamo, essa è il fine.

La nostra società moderna è fatta di comunicazione, abbiamo tanti mezzi per comunicare, ma in realtà ci sentiamo isolati.

Noi facciamo parte di una società che parla soprattutto di mezzi e non di finalità.

La gestione sociale non può essere posta in essere tramite il marketing.

Ci siamo chiesti cosa sia la conoscenza.

La conoscenza è un particolare punto di vista che implica un riconoscere l'oggetto in questione e lo coglie nel suo manifestarsi.

Abbiamo compreso che è presente un divario tra oggettività e soggettività. Quale è la soluzione?

Può una scienza essere oggettiva?

La conoscenza di un soggetto rispetto a quella di un oggetto è differente poiché non è possibile fare conoscenza di un individuo così come se ne può fare di un tavolo.

Inoltre ognuno di noi ragiona in base alle proprie conoscenze, alla propria esperienza.

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