Talk:Cultowest04

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"Mi riservo di approfondire l'argomento ma l'uso di icone o immagini sacre durante il culto riformato, pur non necessario, non dovrebbe essere "demonizzato" ove non si traduca in venerazione o, ancor peggio, in manifestazioni di superstizione al limite del folklore(baci, genuflessioni ecc.). Il divieto di idolatria, contenuto in Esodo 20,condannerebbe piu' che altro l'uso improprio delle immagini La nostra storia cristiana è costellata di arte sacra. Mi chiedo se,almeno su questo punto, il culto riformato potrà fare "un passo indietro" (Antonio).

[edit] Arte religiosa?

Sulla questione specifica, la prassi riformata si rifà a quella ben consolidata dell'Ebraismo, che esclude dal culto a tutt'oggi una qualsiasi rappresentazione pittorica o scultorea (salvo quelle decorative astratte). La stessa prassi iconoclasta è stata ripresa dall'Islam. La fede ebraica e quella cristiana riformata coerente basa la sua prassi al riguardo non solo sui precisi comandamenti di Dio (che estromette **dal culto** qualsiasi rappresentazione artistica delle "cose religiose"), ma anche dalla conoscenza della natura umana sempre potenzialmente idolatra. Nessuna concessione può essere ammessa (per quanto si possa spiegare che non si intenda alcunché di idolatrico e il senso di quel che si fa) perché molto facilmente la natura umana "scivola" sempre prima o poi, più o meno consapevolmente, in ciò che non è lecito. **A livello teorico** si potrebbe anche giustificare il senso non idolatrico dell'arte religiosa, ma in pratica la tentazione para-idolatrica è sempre così costante che (l'esperienza storica lo dimostra) è molto più saggio non fare al riguardo alcuna concessione o giustificare ciò che non è prescritto. La proibizione dell'arte sacra risponde al principio: "Conosco i miei polli...". Sappiamo benissimo dove prima o poi vanno a finire queste cose e quindi è meglio "non rischiare" . In ogni caso non dobbiamo presumere di essere più avveduti di Dio che ha escluso (sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento) qualunque rappresentazione del sacro. Coloro che amavano e seguivano Gesù nel primo secolo avrebbero benissimo potuto farsene un'immagine "per conservare nel cuore il Suo ricordo", ma la cosa ...non è loro nemmeno passata per la mente, e non c'è nulla che lo autorizzi o lo promuova. La "immagine di Cristo" in noi e fra noi deve essere solo e sempre morale e spirituale. (Paolo C.)

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