Pc23

From Diwygiad

22 - indice


Contents

[edit] 23. Questioni di etica

[edit] La vita quotidiana

Crediamo che la Parola di Dio fornisca chiare istruzioni, non solo sulla via della salvezza, ma anche per la nostra vita quotidiana in questo mondo. Crediamo che tutte le sfere e domini della vita, inclusa l’istruzione e la politica, debbano essere sottoposte alle ordinanze ed alla gloria di Dio. “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio” (1 Co. 10:31). Riteniamo che il cristiano debba impegnarsi fattivamente testimoniando della sua fede nel campo sociale ad ogni livello, non solo come fedele elettore, ma essere attivo, a seconda delle circostanze e dei talenti che possiede, in associazioni, partiti, amministrazioni locali, regionali, nazionali ecc. come pure nel volontariato.

[edit] Ecologia

L’agire umano deve essere diretto a proteggere e a far sviluppare il potenziale insito nell’intera creazione. Condividiamo la necessità di proteggere la diversità e la pluriformità del mondo e incoraggio tutti a vivere una responsabilità ecologica attenta e decisa. L’amore che dobbiamo alle generazioni future richiede inoltre un ambiente pulito e non inquinato. La responsabilità nei confronti dell’ambiente è diffusa e quindi ognuno di noi deve agire a favore della sostenibilità ambientale. Questo richiede senz’altro una ridefinizione dei nostri consumi e del nostro stile di vita, oltre a ripensare il progresso scientifico e lo sviluppo economico nei termini di giustizia, responsabilità e sostenibilità.

[edit] I poveri

Il termine “poveri” include tutti coloro che sono poveri in diversi modi: affamati, senza casa, stranieri, vedove, orfani, malati, deboli, oppressi, prigionieri, ciechi, esclusi. Nella prospettiva biblica la povertà non è solo un fatto economico. I poveri sono coloro che mancano delle risorse sociali, economiche, politiche per realizzare e vivere la propria responsabilità e la propria vocazione. Il comandamento di prendersi cura dei poveri significa prendersi cura di coloro che soffrono. L’attenzione nei confronti dei poveri e delle povertà vecchie e nuove non può essere lasciato alle sole sensibilità individuale, ma richiede una azione sociale e politica forte, sostenuta dalla prospettiva della giustizia.

[edit] Divorzio e nuove nozze

Pur valorizzando pienamente l'istituzione divina del matrimonio e la vita familiare, riconosciamo che, a causa delle conseguenze del peccato, talvolta si è di fronte a casi in cui non c'è altra ragionevole soluzione ad una situazione di crisi irreparabile, che ammettere (a determinate condizioni) la possibilità del divorzio. Riteniamo, inoltre, che la grazia e la compassione evangelica non debba impedire la possibilità, anche per chi ha sbagliato e se ne è ravveduto, di una nuova opportunità di matrimonio "nel Signore". "Poi l'Eterno DIO disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto conveniente a lui» (Genesi 2:18); "perché è meglio sposarsi che ardere" (1 Corinzi 7:9). Tutto questo è compatibile con la comprensione del messaggio biblico come maturata dalla Riforma protestante e sancito dalla Confessione di fede di Westminster.

[edit] Omosessualità

Non possiamo chiamare un bene ciò che Dio, nella Sua Parola, considera un male e cosa abominevole ["Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole" (Levitico 18:22)]. L'omosessualità non faceva parte dei progetti originali di Dio per l'uomo e per la donna, come essi ci sono stati rivelati nella Sua Parola. Essa è da considerarsi come tante altre degenerazioni della natura umana che Cristo è venuto per guarire, non per avallare, "normalizzare" o tanto meno benedire. Sebbene Cristo, con infinita compassione, accogliesse volentieri i peccatori, i malati e gli invalidi per restituirli alla loro dignità di creature fatte ad immagine di Dio, Egli non condonava la loro condizione o la considerava ineluttabile ma, con amore e pazienza li ricuperava, accompagnandoli al ravvedimento ed alla guarigione. Così dev'essere per chi è afflitto da tendenze omosessuali: va accolto in vista del suo ristabilimento nei propositi originari di Dio. Questo può essere un processo più o meno lungo, ma è imprescindibile, per l'omosessualità come per qualunque altra disfunzione fisica, morale o spirituale. Noi non temiamo né odiamo gli omosessuali, ma li amiamo tanto da metterli in guardia che un giorno, se non si ravvedono da ciò che Dio considera peccato, saranno respinti dal regno di Dio, come dice la Sua Parola: "Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio" (1 Timoteo 6:9 ND). Odiarli vuol dire piuttosto illuderli facendo loro credere che quanto dice la Parola di Dio non sia da prendere seriamente.



22 - indice

Personal tools