La Trinità

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La Trinità


Thomas Watson (1620-1686)



D. QUANTE PERSONE VI SONO NELLA DEITÀ?

R. Tre persone, ma un solo Dio.

“Tre son quelli che testimoniano nel cielo: il Padre, e la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa.” 1 Gv 1:7


Dio è uno solo, e tuttavia vi sono tre persone distinte che sussistono in una sola Deità. Questo è un mistero sacro, che la luce dell’uomo non avrebbe mai potuto scoprire. Come le due nature in Cristo, ma una sola persona, è un prodigio, così tre persone, ma una sola Deità. Questa è una grande profondità, Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo; tuttavia non tre Dei, ma un solo Dio. Le tre persone nella beata Trinità sono distinte, ma non divise; tre sostante, un’essenza. Questo è l’enigma divino, dove uno è compone tre, e tre compongono uno. I nostri ristretti pensieri non possono comprendere la Trinità nell’Unità più di quanto un guscio di noce possa comprendere tutta l’acqua del mare. Lasciate che lo illustri con una similitudine. Nel sole, vi sono la sostanza del sole, i raggi, il calore; i raggi sono generati dal sole, il calore procede sia dal sole che dai raggi; ma questi tre, sebbene differenti, non sono divisi; tutti e tre compongono un solo sole. Similmente nella beata Trinità–il Figlio è generato dal Padre, lo Spirito Santo procede da entrambi; tuttavia anche se sono tre persone distinte, essi sono un solo Dio. Primo, lasciate che parli dell’Unità nella Trinità, e poi della Trinità nell’Unità.

I. L’unità nella Trinità.


L’unità delle persone della Deità consiste in due cose.

1. L’identità dell’essenza. Nella Trinità vi è un’unicità nell’essenza. Le tre persone sono della medesima natura e sostanza divina, talché non esistono gradi nella Deità: una persona non è più Dio di un’altra.

2. L’Unità delle persone nella Deità consiste nella loro mutua in-essenza, o il loro essere l’uno nell’altro insieme. Le tre persone sono così unite che una persona è in un’altra, e con un’altra. “Tu, Padre, sei in me, ed io in te.”

II. Lasciate che parli della Trinità nell’Unità.


1. La prima persona nella Trinità è Dio il Padre. Egli è chiamato la prima persona rispetto all’ordine, non alla dignità: infatti Dio Padre non ha alcuna perfezione essenziale che non abbiano anche le altre persone; Egli non è più saggio, più santo, più potente di quanto lo siano le altre persone. Vi è una priorità–non una superiorità.

2. La seconda persona nella Trinità è Gesù Cristo, il quale è generato dal Padre prima dei tempi. “Io sono stato costituito in principato ab eterno, Dal principio, avanti che la terra fosse. Avanti che fossero abissi, Nè fonti, nè gorghi d’acque, io fui prodotto. Io fui prodotto innanzi che i monti fossero profondati, Avanti i colli” (Pro. 8.23-25). Questa Scrittura dichiara l’eterna generazione del Figlio di Dio. Questa seconda persona nella Trinità, che è Geova, è divenuta il nostro Gesù. La Scrittura lo chiama il ramo di Davide, e posso chiamarlo il fiore della nostra natura. “Chiunque crede è giustificato per mezzo di lui”, Atti 13.19.

3. La terza persona nella Trinità è lo Spirito Santo, il quale procede dal Padre e dal Figlio, la cui opera è di illuminare le menti, e di accendere i sentimenti sacri. L’essenza dello Spirito è in cielo, e ovunque, ma la sua influenza è nel cuore dei credenti. Questo è lo Spirito benedetto che ci dà la santa unzione: “Ma, quant’è a voi, voi avete l’unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa.” 1 Gv. 2.20. Sebbene Cristo meriti la grazia per noi, è lo Spirito Santo che la opera in noi. Sebbene Cristo compia l’acquisto, è lo Spirito Santo che lo assicura, e ci sigilla per il giorno della redenzione.

In questo modo ho parlato di tutte le tre persone. La Trinità delle persone può essere dimostrata, “E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco, i cieli gli si apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere in somiglianza di colomba, e venire sopra di esso. Ed ecco una voce dal cielo, che disse: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale io prendo il mio compiacimento.” Mat. 3.16, 17. Qui vi sono i tre nomi dati alle tre persone. Chi parlò con una voce dal cielo era Dio il Padre; chi era battezzato nel Giordano era Dio il Figlio; chi discese nella forma di una colomba era Dio lo Spirito Santo. Così vi ho mostrato l’Unità nell’essenza, e la Trinità delle persone.

Primo uso: Per la confutazione.


1. Questo confuta i Giudei e i Turchi, i quali credono solo nella prima persona della Deità. Eliminate la distinzione delle persone nella Trinità, e sovvertirete la redenzione dell’uomo; infatti Dio Padre, offeso con l’uomo per il peccato, come potrà essere rappacificato senza un mediatore? Questo mediatore è Cristo, il quale realizza la nostra pace. Essendo Cristo morto, e avendo versato il suo sangue, in che modo sarà applicato questo sangue, se non per mezzo dello Spirito Santo? Dunque, ne non vi sono tre persone nella Deità, la salvezza dell’uomo non può essere realizzata; se non vi è la seconda persona nella Trinità, non vi è alcun redentore; se non vi è la terza persona, non vi è alcun Consolatore. In questo modo è soppresso il fondamento stesso per mezzo del quale noi raggiungiamo il cielo.

2. Questo confuta l’esecrabile opinione dei Sociniani, i quali negano la divinità del Signore Gesù, e lo rendono solo una creatura–ma di un rango più elevato. Come i Papisti nascondono il secondo comandamento, così i Sociniani nascondono la seconda persona della Trinità. Se opporsi ai membri di Cristo è un peccato, allora cos’è opporsi a Cristo stesso? Gesù Cristo è co-eguale a Dio Padre. Egli non lo riteneva una rapina essere uguale a Dio. Egli è co-eterno con Dio Padre: “Io sono fin dal principio,” altrimenti, esisteva un tempo nel quale Dio era senza un Figlio, e quindi non sarebbe stato Padre; o piuttosto, vi era un tempo quando Dio era senza la sua gloria, perché Cristo è “lo splendore della gloria di Suo Padre,” Ebr. 1.3. Gesù è co-essenziale con Dio Padre. La Deità sussiste in Cristo. “Nel quale abita corporalmente tutta la pienezza della Deità,” Col. 2.9. Viene detto, non solo che Cristo era con Dio prima del principio–ma che lui era Dio. Giovanni 1.1 e 1 Tim 3.16, “Iddio è stato manifestato nella carne.” Il titolo di Signore, così spesso dato a Cristo nel Nuovo Testamento, corrisponde al titolo di Geova nell’Antico. Cristo ha la co-eternità, ed è co-sostanziale con il Padre. “Io ed il Padre siamo una stessa cosa,” Gv. 10.30. Sarebbe blasfemo per un semplice angelo parlare così. Tuttavia, per dimostrare ulteriormente la Deità di Cristo, consideriamo:

(a.) Gli attributi gloriosi ed incomunicabili che appartengono a Dio Padre sono ascritti a Cristo. Dio Padre è onnipotente? Così è Gesù Cristo. Egli è l’onnipotente, Apo. 1:1, e crea, Col. 1.16. Dio Padre è infinitamente immenso, e colma ogni luogo? Così è Gesù Cristo. Quando Cristo era sulla terra nella sua presenza corporale, egli era allo stesso tempo nel seno del Padre per via della sua presenza divina.

(b.) Le stesse prerogative reali, che appartengono a Dio Padre, appartengono anche a Cristo. Dio Padre sigilla il perdono? Questo è un fiore sulla corona di Cristo. “I tuoi peccati ti sono rimessi.” Cristo non perdona i peccati come fanno i ministri, in virtù di un potere delegato a loro da Dio, ma lo fa con il suo potere e la sua autorità. Dio Padre è l’oggetto appropriato della fede? Si deve credere in Lui? Così è suo Figlio. “Voi credete in Dio, credete anche in me.” Gv. 14.1. L’adorazione appartiene a Dio Padre? Ugualmente appartiene al Figlio. “Lo adorino tutti gli angeli di Dio.” Quanto sacrilego è dunque il Sociniano, che priverebbe Cristo della sua Deità, il miglior fiore della sua corona. Quelli che negano che Cristo sia Dio, devono pervertire la Scrittura, o negare che essa sia la Parola di Dio.

3. Questo confuta gli Ariani, che negano che lo Spirito Santo sia Dio. La Deità eterna sussiste nello Spirito Santo. “Vi guiderà nella verità.” Cristo non parla qui di un attributo, ma di una persona. Che la Deità sussiste nella persona dello Spirito Santo appare da questo: che lo Spirito, che dà diversità di doni, viene descritto come uguale al Signore, e lo stesso Dio. Il peccato nero ed imperdonabile viene detto, in un modo speciale, quello commesso contro la Deità che sussiste nello Spirito Santo. “Perciò, io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli uomini; ma la bestemmia contro allo Spirito non sarà loro rimessa. Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell’uomo, sarà perdonato; ma a niuno che l’abbia detta contro allo Spirito Santo, sarà perdonato, nè in questo secolo, nè nel futuro.” Mat. 12.31-32. La grande potenza di Dio è resa manifesta dallo Spirito Santo, perché Egli cambia il cuore degli uomini. Il diavolo vorrebbe che Cristo provasse di essere Dio, trasformando le pietre in pane, ma lo Spirito Santo mostra la sua Deità trasformando le pietre in carne. “Rimoverò il cuor di pietra dalla vostra carne, e vi darò un cuor di carne.” Eze. 36.26. Inoltre, la potenza e la Deità dello Spirito Santo si sono manifestate nel realizzare il glorioso concepimento di nostro Signore Gesù Cristo. “Lo Spirito Santo verrà sopra te, e la virtù dell’Altissimo ti adombrerà; per tanto ancora ciò che nascerà da te Santo sarà chiamato Figliuol di Dio.” Lu. 1.35. Lo Spirito Santo opera i miracoli, che trascendono la sfera della natura, come risuscitare i morti. A Lui appartiene l’adorazione divina; la nostra anima e il nostro corpo sono templi dello Spirito Santo, nei quali Egli deve essere adorato. Noi siamo battezzati nel nome dello Spirito Santo; dunque dobbiamo credere alla sua Deità, o ricusare il nostro battesimo nel suo nome. Penso che sarebbe meglio per certe persone non aver mai udito dell’esistenza di uno Spirito Santo, piuttosto che negare la sua Deità. Quelli che deliberatamente e consapevolmente macchiano la terza persona, avranno i loro nomi cancellati dal libro della vita!

Secondo uso: Per l’esortazione.


1. Credete a questa dottrina della Trinità delle persone nell’unità dell’essenza. La Trinità è unicamente oggetto di fede; lo scandaglio della ragione è troppo corto per sondare questo mistero. Ma dove la ragione non può guadare, la fede può nuotare! Vi sono alcune verità della religione che potrebbero essere dimostrate con la ragione, come il fatto che vi è un Dio. Ma la Trinità delle persone nell’Unità dell’essenza, è interamente sovrannaturale, e deve essere creduta per fede. Questa santa dottrina non è contro la ragione, ma al di sopra di essa. Quei filosofi illuminati che possono scoprire la causa delle cose, e discorrono della grandezza e dell’influenza delle stelle o della natura dei minerali, non potrebbero mai, con le loro più approfondite ricerche, scoprire il mistero della Trinità. Questa proviene dalla rivelazione divina, e deve essere adorata con fede umile. Non possiamo essere buoni Cristiani, senza una salda fede nella Trinità. Come possiamo pregare Dio Padre se non nel nome di Cristo, e mediante l’aiuto dello Spirito?

Quanto devono essere disdegnati i Quaccheri, che vanno sotto il nome di Cristiani, e tuttavia svalutano e rinnegano Gesù Cristo! Ho letto di alcuni Quaccheri che parlano così: “Noi neghiamo la persona di colui che chiamate Cristo, ed affermiamo, Che coloro che si aspettano di essere salvati da quel Cristo senza le opere, saranno dannati in quella fede!” Il diavolo stesso potrebbe proferire una blasfemia peggiore? Essi strapperebbero via tutta la vera religione dalle radici, e rimuoverebbero la pietra d’angolo su cui è costruita la speranza della nostra salvezza.

2. Se vi è un solo Dio che sussiste in tre persone, diamo uguale riverenza a tutte le persone nella Trinità. Non v’è una che è più o meno nella Trinità: il Padre non è più Dio del Figlio e dello Spirito Santo. Vi è un ordine nella Deità, ma nessun grado; una persona non ha la maggioranza o la supremazia sulle altre; quindi dobbiamo rendere uguale culto a tutte le tre persone. “Affinché tutti onorino il Figliuolo, come onorano il Padre.” Adorare l’Unità nella Trinità.

3. Obbedite a tutte le persone nella beata Trinità; perché tutte loro sono Dio. Obbedite a Dio il PADRE. Cristo stesso, come uomo, obbedì a Dio Padre, e tanto più dobbiamo noi. Obbedite a Dio il FIGLIO. “Baciate il figliuolo, che talora egli non si adiri.” Baciatelo con un bacio d’obbedienza. I comandamenti di Cristo non sono severi. Tutto ciò che egli comanda, è per il nostro interesse e beneficio. Oh dunque baciate il Figlio! Perché gli anziani gettano via le loro corone ai piedi di Cristo, e cadono a terra davanti all’Agnello? Per testimoniare la loro sottomissione, e per professare la loro sollecitudine a servirlo ed obbedirgli. Obbedite a Dio lo SPIRITO SANTO. La nostra anima è soffiata in noi dal glorioso Spirito. “Lo Spirito di Dio mi ha creato.” La nostra anima è adornata dallo Spirito benedetto. Ogni grazia è una scintilla divina accesa nell’anima dallo Spirito Santo. Ancora, lo Spirito ha santificato la natura umana di Cristo; egli l’ha unita a quella divina, e ha reso l’uomo Cristo idoneo ad essere nostro Mediatore. Dunque questa terza persona della Trinità ben merita di essere obbedita, perché egli è Dio, e da parte nostra gli è dovuto questo tributo di onore ed obbedienza.

_ Tratto da A Body Of Divinity

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