L’Amministrazione del Patto di Grazia prima della venuta di Cristo

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L'Amministrazione del Patto di Grazia prima della Venuta di Cristo


dott. William Ames


1. Sebbene il libero, salvifico patto di Dio sia stato unico e medesimo dal principio, la maniera dell'applicazione di Cristo o amministrazione del nuovo patto non è sempre stata tale. Essa si è diversificata nelle epoche durante le quali la chiesa è stata radunata.

2. In questa varietà vi è sempre stata una progressione dall'imperfetto al più perfetto.

3. Dapprima il mistero del vangelo fu manifestato in un modo generico e oscuro, e successivamente in un modo più specifico e chiaro.

4. La maniera dell'amministrazione del patto è duplice: Una punta al Cristo che apparirà e l'altra al Cristo che è apparso.

5. L'Antico e il Nuovo Testamento sono riconducibili a questi due capi primari. L'Antico promette Cristo a venire, e il Nuovo testimonia che Egli è venuto.

6. Mentre Cristo doveva ancora apparire, tutte le cose erano più esteriori e carnali; in seguito più interiori e spirituali. Gv. 1:17, La legge è stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia, e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.

7. La chiesa dunque ha un doppio aspetto: primo come un'erede e poi come figlia. Gal. 4:1 e segg. In tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è punto differente dal servo, benchè egli sia signore di tutto.

8. Come erede la chiesa era libera; come figlia, in un certo modo, non è libera. Gal. 4:1.

9. Come erede essa era spirituale; come figlia era carnale e terrena. Ebr. 9:10; Rom. 9:7.

10. Come erede essa aveva lo spirito d'adozione, ma come figlia lo spirito di timore e servitù. Rom. 8:15, Voi non avete di nuovo ricevuto lo spirito di servitù, a timore; anzi avete ricevuto lo Spirito d’adottazione.

11. La maniera dell'amministrazione del patto, rispetto alla venuta di Cristo, era una prima di Mosè e un'altra da Mosè a Cristo.

12. Prima di Mosè la forma della chiesa era rozza e libera, come sarebbe stata nella sua infanzia. Vi erano tante chiese visibili quante erano le famiglie di persone pie; il ministero era quasi sempre straordinario e condotto dai profeti. I capifamiglia e i primogeniti avevano il diritto di amministrare certe cose sacre come ministri ordinari, secondo le direttive che ricevevano dai profeti.

13. E vi era una qualche differenza di dispensazione da Adamo ad Abrahamo rispetto a quella da Abrahamo a Mosè.



14. Da Adamo ad Abrahamo, si deve notare, primo, che la redenzione di Cristo e l'applicazione di Cristo furono promesse in modo generico. Doveva essere realizzata dal seme della donna per bandire le opere del diavolo, o il peccato e la morte. Gen. 3:15; Rom. 16:20.

1 Gv. 3:8, Il seme della donna schiaccerà la testa del serpente. Il Dio della pace presto imprigionerà Satana. Il Figlio di Dio fu manifestato per dissolvere le opere del diavolo.

15. Secondo, la chiamata era evidente nella distinzione tra il seme della donna e il seme del diavolo, e tra i figli di Dio e i figli degli uomini, Gen. 6:2. Terzo, la via alla giustificazione era rivelata per mezzo di sacrifici espiatori offerti ed accettati per i peccati. Ef. 5:2, Cristo ci ha amati, e ha dato sé stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio, in odor soave.

16. Quarto, l'adozione era indicata sia dal titolo di figli, comune a tutti i credenti a quell'epoca, sia dalla traslazione di Enoc nell'eredità celeste. Gen. 5:24; Ebr. 11:5.

17. Quinto, la santificazione era esplicitamente insegnata dai profeti e adombrata dai tipi delle oblazioni e dei riti di sacrificio. Gd. 14; Rom. 12:1.

18. Sesto, la glorificazione fu pubblicamente sigillata dall'esempio di Enoc e dalla salvezza di Noè e della sua famiglia dal diluvio. 1 Pie. 3:20, 21.

19. In questo periodo la costruzione e la salvezza dell'arca nel diluvio furono un sacramento straordinario, Ebr. 11:7; 1 Pie. 3:20, 21. Non vi era alcun sacramento ordinario a quel tempo, ma in molti sacrifici vi era qualcosa come un sacramento, perché coloro che sacrificavano comunemente prendevano parte ad un banchetto in un luogo sacro con gioia dinanzi a Dio nei loro sacrifici, Eso. 18:12. Questo in un certo modo sigillava loro la grazia del patto che è presente nei sacramenti.



20. Dal tempo di Abrahamo la chiesa è stata composta principalmente dalla sua famiglia e dalla sua discendenza.

21. A quel tempo i benefici del nuovo patto erano testimoniati in modo più chiaro e distinto che in precedenza.

22. Primo, l'elezione fu rivelata nelle persone di Isacco e Giacobbe, che erano amati prima di Ismaele e di Esaù, Rom. 9:11-13.

23. Secondo, la redenzione insieme alla sua applicazione fu maestosamente mostrata nella persona e nella benedizione di Melchisedec, come pure nella promessa e nel patto di benedizione che sarebbe venuta a tutte le nazioni dalla progenie di Abrahamo.

24. Terzo, una vocazione venne nel guidare Abrahamo da Ur dei Caldei ad una nuova e celestiale regione, Ebr. 11:8-10.

25. Quarto, la giustificazione era illustrata dall'esplicita testimonianza di Dio che la fede fu reputata in Abrahamo come giustizia, come il padre e il modello di tutti coloro che credono. Fu pure dato il sacramento della circoncisione, che era il sigillo di quella giustizia.

26. Quinto, l'adozione fu dichiarata nel dare il nome di Dio ad Abrahamo e a tutti i figli delle promesse, e consegnando l'eredità ai figli delle promesse, la famiglia della donna libera per mezzo della grazia, Gal. 4:26, 28, 31.

27. Sesto, la santificazione fu prefigurata dalla circoncisione, che simboleggiava la rimozione e l'abolizione della corruzione del peccato e dell'uomo vecchio così che una nuova creatura potesse prenderne il posto, Col. 2:11; Deu. 30:6.

28. Settimo, la glorificazione fu indicata nella benedizione promessa nella terra di Canaan, che era un tipo della terra celeste.



29. Dal tempo di Mosè a Cristo, queste stesse cose furono ulteriormente adombrate mediante mezzi straordinari e ordinari.

30. La Redenzione e la sua applicazione erano straordinarie. Esse furono significate, primo, nella liberazione dall'Egitto attraverso il ministero di Mosè, il quale era un tipo di Cristo, Mat. 2:15, e dall'ingresso nella terra di Canaan attraverso il ministero di Giosuè, un altro tipo di Cristo. Secondo, nel serpente di bronzo, guardando il quale gli uomini che stavano per morire erano ristabiliti nella salute, Gv. 3:14; 12:32. Terzo, nella nuvola che riparava gli Israeliti da tutti i colpi del nemico e dal sole. Essi avevano anche una luce giorno e notte, insieme ad un rinvigorimento, 1 Cor. 10:2; Isa. 4:4, 5: Quarto, nel passaggio del Mar Rosso in cui fu aperta una via alla terra promessa, mentre i loro nemici venivano sopraffatti e distrutti, 1 Cor. 10:2. Quinto, nella manna dal cielo e nell'acqua dalla roccia, da cui essi ricevevano continuo nutrimento, per così dire, dalla mano di Dio, 1 Cor. 10:3, 4; Gv. 6:32, 33.

31. Nel senso ordinario Cristo e la redenzione furono prefigurati dal sommo sacerdote, dagli altari e dai sacrifici per i peccati.

32. La giustificazione era mostrata nei molti sacrifici, nelle abluzioni e nel sacramento della Pasqua.

33. L'adozione era mostrata nella dedicazione dei primogeniti a Dio.

34. La santificazione era espressa in tutte le offerte e i doni così come nelle osservanze che avevano a che fare con la purificazione.

35. La glorificazione fu mostrata nell'eredità della terra promessa e nella comunione che essi avevano con Dio nel santo dei santi.

36. La chiesa dei Giudei istituita da Mosè, sotto l'aspetto del radunarsi esteriormente, fu una sola perché tutta la solenne comunione prescritta a quel tempo dipendeva da un solo tempio ed era esercitata mediante una professione e dei riti pubblici.

37. Le sinagoghe non erano chiese complete, perché in esse non si poteva esercitare tutto il culto a Dio e tutta la sacra comunione prescritti a quel tempo.

38. Quindi, la chiesa dei Giudei era una chiesa nazionale, anche se sotto qualche aspetto era cattolica o universale, nella misura in cui i credenti proseliti di ogni nazione sotto il cielo erano vincolati a congiungersi a quell'unica chiesa. Atti 2:5, 6, 8-11; 8:27.

39. I ministri principali erano il sacerdote della famiglia di Aronne in una linea di successione ininterrotta, e ad essi furono aggiunti gli altri Leviti, Num. 3:6-10.

40. Tuttavia né ai sacerdoti né ai Leviti era consentito il ministero se prima non erano esaminati, e non superavano le prove nel corpo, nell'età e nei doni della mente.

41. La disciplina ecclesiastica di quel tempo era per la maggior parte cerimoniale, ma sufficiente a mantenere pure tutte le cose sacre di ogni genere.

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