Il senso di una protesta permanente

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[edit] Il senso di una protesta permanente

di R.D.B.

  • Esortare la gente ad accostarsi a Dio non è predicare l’Evangelo.
  • Fare appelli a che la gente si converta non è predicare l’Evangelo.
  • Esortare a credere a Cristo non è predicare l’Evangelo.
  • Dire alla gente che deve fare per essere in pace con Dio non è predicare l’Evangelo.
  • Proclamare la necessità della nuova nascita non è predicare l’Evangelo.
  • Invitare la gente a cercare di ottenere il battesimo di Spirito non è predicare l’Evangelo.

“In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Ef. 1:7): c’è una tomba vuota per provare ciò che Dio ha fatto per noi! Buone notizie! Buone notizie! Fatele conoscere al mondo!

E’ vero senz’alcun dubbio che la fede in questa buona notizia comporta per noi una nuova esperienza di gioia, perché siamo diventati consapevoli di qualcosa che già esisteva e di cui non ci avvedevamo. C’è ben motivo di essere straordinariamente gioiosi, perché la salvezza non si fonda sulla nostra esperienza, ma ciò di cui Cristo per noi ha fatto esperienza. Il profeta dice: “Egli vedrà il frutto del suo tormento interiore, e ne sarà saziato; per la sua conoscenza (vale a dire per la Sua esperienza concreta e morte), il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità” (Is. 53:11).

Certamente è vero che l’Evangelo ha a che fare con l’esperienza umana. Accoglierlo rinnova, trasforma e santifica la vita per la potenza dello Spirito Santo. L’Evangelo, però, non deve mai essere confuso con l’esperienza cristiana. Questo è l’errore di fondo del cattolicesimo-romano, del misticismo e del pentecostalismo.

Tutte queste cose hanno il loro posto e devono essere predicate, ma in sé stesse esse non costituiscono l’Evangelo. L’Evangelo, infatti, non ci dice di fare qualcosa, proclama qualcosa che Dio ha fatto. L’Evangelo non ci dice come noi possiamo arrivare a Dio, ma come Dio è giunto fino a noi. Non è la strada dell’uomo a Dio, ma la strada per cui Dio è giunto a noi. Quando i peccatori odono l’Evangelo, lo Spirito è all’opera per attirarli a Cristo, dare loro ravvedimento, fede e nuova nascita. Eppure l’attività dello Spirito nella vita umana non è l’Evangelo e non deve essere mai scambiata per l’Evangelo.

Il Protestantesimo è nato da una protesta. Protestava contro il grande sistema medievale che aveva spento la luce del Nuovo Testamento sostituendo all’Evangelo l’esperienza umana. Lo stesso errore è presente oggi nel movimento carismatico.

I protestanti questo devono protestare o non avranno alcuna ragione per esistere perché si confonderanno così con la religione antropocentrica.

Da: R. D. B. http://www.presenttruthmag.com/archive/III/3-1.htm

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