Gallicana28

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XXVIII. Essendo tale la nostra credenza, noi affermiamo con forza che là dove la parola di Dio non viene accolta e non si fa alcuna professione di sottomettersi ad essa e dove non si fa alcun uso dei sacramenti, non si può ritenere, propriamente parlando, che vi sia chiesa (Mt. 10:14-15; Gv. 10; 1 Co. 3:10-13; Ef. 2:19-21). Condanniamo quindi le assemblee del papato, dal momento che in esse la pura verità di Dio è bandita, i sacramenti sono corrotti, degradati, falsificati o completamente soppressi e trionfano tutte le superstizioni e idolatrie. Riteniamo quindi che tutti coloro che prendono parte a questi atti e vi comunicano si separano e si tagliano fuori dal corpo di Cristo (2 Co. 6:14-16; 1 Co. 6:15). E tuttavia, poiché nel papato rimane ancora qualche traccia di chiesa e poiché vi è rimasta la sostanza del battesimo, oltre al fatto che l'efficacia e la virtù del battesimo non dipende da colui che lo amministra (Mt. 3:11; 28:19; Mr. 1,8; At. 1:5; 11:15-17; 19:4-5; 1 Co. 1:13), noi confessiamo che coloro che vi sono battezzati non hanno bisogno di un secondo battesimo. Tuttavia, a causa delle corruzioni che vi si trovano, non si possono presentarvi i bambini senza contaminarsi.

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