Gallicana14

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XIV. Noi crediamo che Gesù Cristo, essendo la sapienza di Dio e il suo eterno Figlio, ha rivestito la nostra carne, per essere Dio e uomo in una persona (Gv. 1:14; Fi. 2:6-7), uomo simile a noi (Eb. 2:17), in grado di patire nel corpo e nello spirito, ma puro da ogni macchia (2 Co. 5:21). E quanto alla sua umanità, che egli è stato vero seme di Abramo e di Davide (At. 13:23; Ro. 1:3; 8:3; 9,5; Eb. 2:14-15; 4:15), benché sia stato concepito con la forza segreta dello Spirito Santo (Le. 1:28,31.35; 2:11; Mt. 1:18). Al riguardo, noi detestiamo tutte le eresie che hanno turbato le chiese fin dai tempi antichi e specialmente le diaboliche fantasie di Serveto, che attribuisce al Signore Gesù una divinità di sua invenzione, affermando che egli è l'idea e il modello di tutte le cose e chiamandolo il Figlio personale o figurativo di Dio e forgiandogli, infine, un corpo di tre elementi mercati, confondendo e distruggendo in tal modo le due nature.

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