Gallicana05

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V. Noi crediamo che la Parola contenuta in questi libri è derivata da Dio (2 Ti. 3:16-17; 1 Pi. 1:11-12; 2 Pi. 1:20-21) e riceve la sua autorità unicamente da lui e non dagli uomini (Gv. 1:26-31; Gv. 5:33-34; 1 Ti. 1,15). Ed essendo essa la regola di ogni verità, contenente tutto ciò che è necessario per il servizio di Dio e per la nostra salvezza (Gv. 15,15; 20,31; At. 20,27), non è consentito agli uomini, e nemmeno agli angeli, di aggiungervi, togliervi o cambiarvi alcunché (De. 4:2; 12:32; Ga. 1:8; Pr. 10:6; Ap. 22:18-19). Ne consegue che né l'antichità, né le tradizioni, né la quantità, né la saggezza, né i giudizi, né i proclami, né gli editti, né i decreti, né i concili, né le visioni, né i miracoli devono essere opposti a questa sacra Scrittura (Mt. 15:9; At. 1:28-29). Al contrario, ogni cosa deve essere esaminata, regolata e riformata in base ad essa (1 Co. 11:2.23). E perciò noi confessiamo i tre Simboli, cioè degli apostoli, di Nicea e di Atanasio, poiché sono conformi alla parola di Dio.

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