Erme-24

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Articolo XXIV

Affermiamo che il credente può comprendere la Scrittura senza dipendere dalla competenza degli studiosi della Bibbia.

Respingiamo tuttavia l’idea che si debbano ignorare i frutti dello studio delle Scritture effettuato dagli specialisti.


Questo articolo cerca di evitare due estremi. In primo luogo, ersso afferma che la comprensione del testo biblico non dipende daòò'opera di specialisti, degli studiosi nel campo della biblistica. Se questo non fosse vero, allora un aspetto significativo del sacerdozio universale dei credenti sarebbe distrutto. Se infatti la comprensione che delle Scritture ha il laicato fosse dipendente dall'insegnamento degli esperti, allora gli esperiti protestanti dell'ermeneutica si sostituirebbe all'insegnamento normativo del magistero della chiesa cattolica romana, che pretende di dettare l'interpretazione autentica della Bibbia alla quale tutti i fedeli si dovrebbero sottomettere. Avremmo allo stesso modo un magistero degli esperti protestanti. D'altro canto, gli studiosi della Bibbia hanno un ruolo significativo per la comprensione che i laici hanno della Bibbia. Persino gli strumenti stessi usati dai "semplici credenti" (dizionari biblici, concordanze, commentari ecc.) sono necessari. Quando si tratta poi di determinare la comprensione di specifici dettagli tecnici delle Scritture, l'opera degli esperti è utile ed è da considerarsi un dono di Dio. L'esortazione quindi a non disprezzare l'opera dei biblisti è del tutto appropriata..

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