Che cosa sono gli angeli

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Introduzione

Vi sono diverse ragioni per le quali è necessario avere una comprensione accurata ed estesa su che cosa siano gli angeli.

  • In primo luogo, la fonte autorevole di informazioni su questo argomento non può altro che essere la Parola di Dio e solo quella. "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia" (2 Timoteo 3:16). Sull'argomento degli angeli le Scritture sono le uniche a "fare testo". Quando infatti si esamina la letteratura oggi disponibile sull'argomento si trova spesso che quando l'autore va oltre a ciò che afferma la Bibbia, ci si addentra nello speculativo, nel fantasioso e nel soggettivo. L'unica fonte di verità al riguardo degli angeli è la rivelazione biblica.
  • In secondo luogo, in questi tempi di apostasia, se escludiamo i "critici" che negano l'esistenza stessa degli angeli "spiegando" i testi che ne parlano, anzi, ritenendo il solo occuparsene come un'inutile speculazione, troviamo la cultura attorno a noi caratterizzata dallo spiritualismo, assetata di "rivelazioni speciali" e persino compiacente del culto di demoni. Ecco così come in molti ambienti oggi ci si interessa molto di angeli e di demoni. Molti cristiani ne sono altresì ingannati ed altri non sanno che dire su queste cose. Con una comprensione degli angeli e dei demoni fondata fermamente sulla rivelazione biblica, però, saremo in grado di giudicare rettamente su queste cose e sapremo come rispondere quando qualcuno, magari entusiasmato da certa letteratura, ci fa delle domande al riguardo.
  • In terzo luogo, la comprensione di quanto dice la Bibbia sugli angeli arricchisce la nostra vita e promuove la nostra riconoscenza per la salvezza che otteniamo in Cristo. La questione degli angeli non è cosa sulla quale Dio ci abbia lasciato all'oscuro. Sicuramente non ci ha detto "tutto" al riguardo, ma possiamo stare certi che quanto ci ha rivelato va a nostro beneficio ed è utile.

Martin Lutero disse: "Il riconoscimento [dell'esistenza e dell'opera] degli angeli è utile nella chiesa. I predicatori pii e fedeli dovrebbero impostare il loro insegnamento al riguardo in modo logico. In primo luogo, essi dovrebbero mostrare che cosa siano gli angeli, vale a dire creature spirituali prive di corporalità. In secondo luogo, dire che tipo di spiriti essi siano, vale a dire, spiriti buoni e non malvagi. Bisogna certamente anche parlare degli spiriti malvagi, non come un male creato da Dio, ma reso tale dalla loro ribellione a Dio e la loro conseguente caduta. In terzo luogo, essi devono parlare della loro funzione che, come mostra l'epistola agli Ebrei, è quella di essere uno specchio di umiltà per i cristiani pii, nel fatto che tali creature pure e perfette come sono gli angeli, debbano servire proprio noi, gente povera e miserevole, in casa, negli affari pubblici e nella religione" (Discorsi a tavola, 278-279).

La Riforma giunse per porre fine alle tenebre del Medioevo. Prima di essa era diffusa una larga ignoranza e superstizioni di ogni tipo su angeli e demoni, inferno e paradiso, fantasmi e folletti ecc. Anche in teologia erano comuni interminabili spiegazioni e speculazioni sul tema degli angeli. Nell'anno 1200 circa, Alberto Magno aveva posto e cercato di rispondere a 120 domande sugli angeli. Aveva discusso sul tipo di linguaggio che usano, e non temeva di scrivere lungamente sulla caduta di Satana dal Cielo. Intorno allo stesso periodo Bonaventura si chiedeva: "Diversi angeli possono stare al tempo stesso nello stesso posto?", "Quanti angeli possono stare sulla punta di uno spillo?". Duns Scoto, l'ultimo degli Scolastici, era diventato così speculativo nella sua teologia che Martin Lutero lo chiama: "Il più arrogante di tutti i sofisti". La Riforma mette fine a tutti questi metodi speculativi di interpretazione biblica e ritorna solo alla Bibbia ed ai suoi principi di base come all'unica ed autorevole fonte di rivelazione.

L'articolo XII della Confessione di Fede Belga, in un articolo dedicato alla Creazione, dedica almeno metà dello spazio a spiegare la verità sugli angeli. Lo fa, in primo luogo, per presentare in modo lineare e sereno ciò che la Bibbia dice su questo argomento in contrapposizione allo Scolasticismo. In secondo luogo lo fa per distanziare le chiese riformate dai Sadducei e dai Manichei. I primi negavano del tutto l'esistenza degli angeli, i secondi insegnavano che i demoni non erano stati creati, ma sono eterni, non sono decaduti e sono stati corrotti già dall'eternità.

Gli angeli in quanto tali

Che cosa sono gli angeli? La Scrittura ci presenta al riguardo quattro insegnamenti principali.

Creaturalità

Gli angeli sono creature. Sono state create da Dio e non va loro reso alcun culto. Non sono creature eterne e, in quanto tali, sono del tutto dipendenti da Dio. Traggono il loro essere non da sé stesse, ma da Dio. La creazione degli angeli non è riportata nei primi capitoli della Genesi. Coloro che credono nel significato letterale di Genesi 1, concordano sul fatto che gli angeli siano stati creati un uno dei sei giorni della creazione. Alcuni pongono la loro creazione nel primo giorno, quando Dio crea i cieli e la terra. Essi rilevano come a questo punto la terra fosse senza forma e vuota, ma non i cieli. E' un'interpretazione verosimile. Altri si accontentano nel dire che essi siano stati creati prima del quarto giorno, quando Dio fa il sole, la luna e le stelle e questo sulla base di Giobbe 38:7 "quando le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia". Ci basti sapere che gli angeli siano stati creati durante la settimana della creazione.

In quanto creature, gli angeli posseggono una loro natura peculiare. Essi non sono esseri umani glorificati. In Ebrei 2:9,16 leggiamo che Cristo non assume la natura degli angeli, ma quella della discendenza di Abraamo. Allo stesso modo, Ebrei 12:22 è attento nel distinguere fra le miriadi angeliche e gli spiriti dei giusti resi perfetti. Gli angeli non hanno "carne e sangue" sebbene Dio possa dare loro forma corporea. Essi sono spiriti, non nel senso che Dio è spirito, ma spiriti creati. Dio fa degli angeli come dei venti Suoi messaggeri (Salmo 104:4).

Gli angeli eccellono in conoscenza più degli esseri umani, ma gli angeli non conoscono ogni cosa. Una certa donna disse al Re Davide: "Il re, mio signore, è come un angelo di Dio per discernere il bene dal male. Il SIGNORE, il tuo Dio, sia con te" (2 Samuele 14:17), ma anche; "Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo" (Matteo 24:36). Pietro ci dice che gli angeli desidererebbero guardare nelle cose predette dai profeti, le cose che riguardano la nostra salvezza, ma non lo possono fare. No, gli angeli non conoscono ogni cosa, né sono onnipotenti, sebbene siano superiori agli esseri umani. Leggiamo infatti della potenza degli angeli che hanno persino un potere simile a quello di Cristo, della loro opera nel far rotolare la pietra dalla tomba di Gesù e nel liberare gli apostoli dal carcere. Dio solo, però, è onnipotente. Gli angeli sono spiriti creati, creature più elevate di quelle umane.

Elezione

In secondo luogo dobbiamo vedere l'eterno e doppio decreto di predestinazione che riguarda il mondo angelico. In 1 Timoteo 5:21 l'Apostolo scrive: "Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità". Degli angeli riprovati, leggiamo in Giuda 6: "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora". Dio ha eletto a salvezza un certo numero di angeli e ne ha riprovato il resto. La Confessione Belga afferma che gli angeli eletti sono rimasti, per grazia di Dio, perseveranti e sono rimasti nella loro condizione primitiva, mentre gli altri sono decaduti dall'eccellenza in cui Dio li ha creati.

A questo riguardo è importante rilevare diversi punti.

  • Secondo il decreto di riprovazione, un gran numero di angeli è caduto nel peccato. Al riguardo sappiamo molto poco. Gli angeli cadono poco dopo la loro creazione e prima dell'apparizione del diavolo sotto l'aspetto di serpente ai nostri progenitori nell'Eden. La loro caduta è motivata dall'orgoglio. Il principe dei demoni non era soddisfatto di essere un santo angelo alla presenza di Dio, ma voleva prendere il posto di Dio stesso. Riesce così a trascinare dietro di sé nella ribellione a Dio un gran numero di angeli. Apocalisse 12:4 afferma "La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra". Il modo per il quale il peccato entra nel Cielo santo di Dio, in che modo la ribellione riempie la mente di Satana e delle sue coorti, è un mistero che non ha per noi risposta. Lo sapremo in cielo? Forse neanche là.
  • In secondo luogo, gli angeli non formano una specie simile a quella umana, ma sono una schiera di individui. Gli angeli non sono organicamente collegati gli uni agli altri. Il loro numero è rimasto lo stesso si dal tempo della creazione. Gli angeli non sono neppure collegati legalmente. Non formano una corporazione o una federazione. Quando Adamo cade nel peccato, l'intera specie umana diventa in lui colpevole e corrotta. Egli ci rappresenta presso Dio (Romani 5:12). Quando, però, Satana cade in peccato, tutti gli angeli non diventano colpevoli del suo peccato. Lo diventano coloro che si uniscono alla sua ribellione diventando così malvagi e depravati, mentre quelli che per la grazia di Dio rimangono giusti, oggi continuano ad essere giusti.
  • In terzo luogo, la morte di Cristo non ha espiato i peccati di un solo angelo. Egli non è il Salvatore degli angeli. Gli angeli santi non hanno bisogno di redenzione e gli angeli decaduti sono decaduti definitivamente. La Scrittura certo afferma che l'opera di Cristo nella Sua umiliazione e nella Sua esaltazione ha significato per il mondo angelico. Attraverso la Sua morte, risurrezione ed ascensione alla destra di Dio, Cristo ha unito tutte le cose in cielo e sulla terra. Egli rende una tutta la creazione ed Egli è capo esaltato su tutto e tutti. Vi è in Colossesi 1:20 un testo difficile che dice: "...e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli". Esso afferma a chiare lettere che attraverso il sangue di Cristo Egli ha riconciliato ogni cosa in cielo e sulla terra. La difficoltà è che noi di solito pensiamo alla riconciliazione nei termini della rimozione della colpevolezza del peccato attraverso la soddisfazione della giustizia di Dio. Gli angeli santi, però, non erano macchiati dalla colpa del peccato. La pace che Cristo stabilisce attraverso il suo sacrificio è soprattutto pace con Dio. L'opposto di pace è ribellione e guerra. L'essere umano è in guerra contro Dio e contro i suoi simili. Vi è anche guerra fra gli angeli, o guerra in cielo (Apocalisse 12). Sebbene gli angeli eletti non abbiano peccato, gli angeli in quanto tali, a causa della ribellione di Satana e dei suoi demoni, ha infangato la reputazione degli angeli. Cristo risorge come primogenito di ogni creatura, tanto che nella croce di Cristo ogni cosa è riconciliata con Dio ed ogni aspetto dell'universo è portato in pace con Dio. La divisione del regno angelico è stata risanata. Cristo è pure nuovo Capo degli angeli ed ha in ogni luogo la preminenza per unire tutte le cose in uno sotto di Sé.

Ordinamento

Quando Dio crea gli angelo, egli li suddivide in vari ordini o livelli. Gli angeli differiscono fra di loro per gloria e posizione. Chiamiamo questo la classificazione degli angeli. La Scrittura parla dei Cherubini come guardiani del trono di Dio, della giustizia e della santità; dei Serafini, che si pongono al di sopra dei Cherubini e conducono il culto di Dio in Cielo; degli Arcangeli, uno dei quali è Michele e forse anche Gabriele. Dio affida agli angeli grandi compiti specifici. Paolo in Colossesi 1 parla di un'ulteriore organizzazione degli angeli parlando di troni, signorie, principati, potenze, ciascuno dei quali è creato da Cristo e per Cristo. Nell'Antico Testamento si menziona pure un altro angelo, "l'Angelo del Signore". Di fatto non si tratta di un angelo creato, ma di Cristo che appare in forma di angelo prima della Sua incarnazione nella vergine Maria. Quando Cristo appare in forma di angelo ad Abraamo, Giacobbe, Mosé, Balaam, Gedeone ed altri, questa è una prefigurazione del grande mistero della pietà, quando Dio si manifesta in carne.

Numero

L'ultimo punto ha a che fare con il numero degli angeli. Abbiamo già affermato che il numero degli angeli è rimasto costante, non è diminuito né è aumentato. Notiamo però come il numero degli angeli sia molto grande. In Daniele 7:10 il profeta dice: "mille migliaia lo servivano, diecimila miriadi gli stavano davanti". Letteralmente si tratta di centinaia di milioni, ma l'idea è quella di un numero grandissimo. In Ebrei 12:3 troviamo menzionate le "miriadi angeliche".

In rapporto alla Chiesa

Qual è il proposito di Dio con gli angeli in rapporto con la Sua chiesa? Leggiamo in Ebrei 1:14 "Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza?". Gli angeli sono i servitori della chiesa nel suo insieme e dei santi individualmente.

Vi sono cinque cose da considerare a questo punto.

  • Gli angeli sono messaggeri inviati da Dio alla Sua chiesa in terra e che appaiono nei momenti più critici della storia della salvezza. Dopo la Caduta, Dio pone ad oriente dell'Eden dei cherubini per impedire l'accesso all'albero della vita, segno che la comunione con Dio e quindi con la vita non era più possibile direttamente, ma solo attraverso Cristo, rappresentato tipologicamente da sacrifici cruenti. Dio consegna la Legge a Mosè sul Sinai per mano di angeli. La nascita di Gesù Cristo è annunciata a Maria ed a Giuseppe da Gabriele dopo avere annunciato la nascita di Giovanni Battista. Un angelo appare a pastori spaventati nei campi di Betlemme annunciando loro la nascita del Salvatore; poi, una grande schiera di angeli insegna ai pastori ed a noi a cantare: "Gloria a Dio nei luoghi altissimi". Dopo che Gesù è battezzato e subisce tentazioni nel deserto, appaiono degli angeli a servirlo. Durante la Sua preghiera agonizzante nel Getsemani, un angelo giunge a rafforzarlo. Presso la tomba vuota di Gesù un angelo annuncia la Sua risurrezione alle donne che erano venute ad accudirne il corpo. Sul Monte degli Olivi un angelo dice ai discepoli stupefatti: «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo» (Atti 1:11). Gli angeli sono dunque messaggeri mandati per rivelare la volontà di Dio mandati per rivelare la volontà di Dio ed a confortare sia Cristo che la Sua chiesa.
  • Vi sono angeli il cui compito è quello di proteggere il popolo di Dio ed i suoi figli. Nel Salmo 91 troviamo queste meravigliose parole: "Poiché egli comanderà ai suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie. Essi ti porteranno sulla palma della mano, perché il tuo piede non inciampi in nessuna pietra" (11,12). Come genitori che non possono stare permanentemente a controllare i loro figli, le parole di Gesù in Matteo 18:10 ci danno grande conforto: "Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli". Gli angeli non solo provvedono una protezione fisica, ma salvaguardano i nostri figli dal maligno e dal mondo. Noi crediamo che Dio vegli su di noi. Noi crediamo che Egli ci preservi dal maligno. Non siamo però spesso consapevoli dei mezzi che Egli usa per far questo, vale a dire spesso attraverso quegli spiriti servitori che chiamiamo angeli custodi.
  • Vi è un senso per il quale gli angeli osservano che cosa avvenga sulla terra, almeno nella vita della chiesa e nella vita dei santi. Gesù conclude due delle Sue parabole con queste stupefacenti parole: "Vi dico che così ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento" (Luca 15:7). Le creature celesti si rallegrano quando delle creature umane giungono alla conversione ed alla riconciliazione con Dio, così come esse si rattristano di un mondo impenitente e ribelle. La seconda prova che abbiamo sulla consapevolezza degli angeli di quanto avviene nella chiesa quaggiù è un testo alquanto difficile che si trova in Efesini 3:10: "...affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio". Paolo afferma che egli predica fra le genti le insondabili ricchezze di Cristo, che Egli rende noto il mistero che aveva tenuto nascosto dall'inizio del mondo, con l'intenzione che gli angeli possano conoscere queste cose per mezzo della chiesa. Quando la chiesa predica l'Evangelo di Gesù Cristo e quando i membri della chiesa confessano e vivono l'Evangelo, viene fatta conoscere agli angeli la sapienza di Dio nel salvare la Sua chiesa attraverso Cristo. Essi non sono salvati da quell'Evangelo, ma ne sono profondamente interessati, e quell'interesse è soddisfatto allorché gli angeli si sintonizzano con la vita della chiesa.
  • Gli angeli di Dio sono i mietitori del grande raccolto che vi sarà alla fine del mondo. Nella parabola della zizzania e del grano (Matteo 13), il campo è il mondo, il buon seme rappresenta i figlioli del regno, e le zizzanie sono i figli del maligno. Alla fine del mondo, il Figlio dell'uomo invierà i Suoi angeli ed essi raccoglieranno dal Suo regno tutto ciò che è iniquità e lo getteranno nella fornace di fuoco. Quegli stessi angeli porteranno i giusti nel regno del Padre. In Matteo 24:31-33, infatti, Gesù dice: "...manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli. Imparate dal fico questa similitudine: quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte". Gli angeli raccolgono, portano gli eletti a Cristo ed i reprobi nel fuoco.
  • Dobbiamo infine notare come, a causa della grande vittoria che Cristo ha conseguito come capitano della nostra salvezza, vi sia un cambiamento nei rapporti fra noi e gli angeli. Secondo la nostra creazione, e secondo l'umanità di Gesù Cristo, noi eravamo stati fatti solo di poco inferiori agli angeli. A causa, però, della Sua perfetta ubbidienza giunta fino alla morte, Dio ha così tanto esaltato Cristo che ora Egli è in posizione più elevata degli angeli. Così dice, infatti, Ebrei 1:4 "Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro". In quanto il figlio di Dio è rappresentato da Cristo e lui è innestato in Cristo, noi condividiamo la Sua esaltazione ed onore e, nel mondo a venire, ci sarà dato una condizione al di sopra di quella degli angeli. Una delle implicazioni della condivisione che la chiesa ha della gloria di Cristo è che quando Gesù ritornerà per giudicare i vivi ed i morti, noi giudicheremo con Lui e, secondo 1 Corinzi 6:3, noi giudicheremo pure gli angeli.

Ulteriori questioni

Quando si discute l'argomento degli angeli, sorgono spesso svariate questioni. Eccone alcune:

  • Gli angeli appaiono appena prima che muoia un figlio di Dio? E' possibile che un santo veda gli angeli poco prima di spirare? Questa questione è suscitata dalle parole dette da alcuni prima di morire. Che dobbiamo pensare di un morente che dice: "Vedo gli angeli"? La cosa è possibile. Non abbiamo titolo alcuno di dire che non sia vero. Se presupponiamo che il figliolo redento di Dio entri nella gloria al momento della sua morte fisica e che Cristo mandi i Suoi angeli per portare a casa quegli che Gli appartengono questa esperienza è possibile. Sebbene essa non sia generalizzabile non c'è ragione di affermare come questa esperienza non sia possibile.
  • Che possiamo dire a coloro che affermano di aver veduto angeli nella loro vita, visioni di angeli e di averli anche sentiti parlare? Si tratta di una questione del tutto diversa: non mentre qualcuno sta morendo, ma mentre è in vita! Non lo possiamo credere, perché non c'è più ragione che Dio ci mandi degli angeli o ci dia un messaggio tramite angeli. Non più da quando il Canone della Scrittura è stato completato. Poniamo, infatti, la visione di angeli nella stessa categoria del "parlare in lingue", i miracoli di guarigione e le rivelazioni speciali da parte di Dio. Tutto questo avveniva al tempo dei profeti, di Gesù e degli apostoli. La ragione per la quale esso avveniva era perché il Nuovo Testamento non era ancora completamente disponibile al popolo di Dio. Inoltre, questi miracoli e rivelazioni avevano lo scopo di provare che i profeti e gli apostoli dicevano la verità. Oggi questa necessità non sussiste più.

Questo ci rammenta che cosa Gesù dice nel racconto dell'uomo che era finito all'inferno e che troviamo in Luca 16. L'uomo ricco dice ad Abraamo in cielo: "Ti prego, dunque, o padre, manda Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento". Abraamo gli risponde: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". In altre parole, "...hanno la Bibbia, è più che sufficiente". La parola finale di Gesù nella parabola è: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita". Le Scritture sono sufficienti. Dal tempo in cui l'apostolo Giovanni ha terminato e pubblicato l'Apocalisse, Dio non parla se non attraverso la Bibbia e pronuncia un anatema contro tutti coloro che aggiungono o tolgono dalla Parola di Dio

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