Cfv01/davaldesieu

From Diwygiad

Vi è un solo Dio. È anche il primo comandamento: “Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di servitù. Non avere altri dii nel mio cospetto.” Esodo 20:2-3. Oggi sembra un comandamento facile da seguire, così come sembra facile per una chiesa e per i suoi membri mantenere fede a questo articolo. In realtà, mentre è inverosimile che qualcuno si metta ad adorare la statua di Baal o un vitello d’oro, oggi più che mai vi sono – per ciascuno di noi – rischi di “avere altri dii”. Per esempio, nella Chiesa Valdese di oggi va molto il Dio Ambiente: “creatore sempre all’opera nel recuperare l’armonia perduta del nostro pianeta”. Da dove viene questa definizione, che fa pensare alla Nonna Salice (una specie di Nonna Natura) del film Pocahontas, e ancor più alla dea Eywa del film Avatar, o - più dottamente - alle tante divinità che impersonano “Madre Natura” (Cibele, Cerere, Gaia, Inanna, Ishtar…) ? Dall’invocazione iniziale del culto di apertura del Sinodo 2010, proferita dalla predicatrice designata, pastora Letizia Tomassone, pochi giorni dopo nominata professore della Facoltà di Teologia Valdese. Questo Dio Ambiente non è così buonista come sembra: è un dio geloso, e ha i suoi dogmi, come il riscaldamento globale causato dalle attività umane. Teoria avversata da centinaia di scienziati in tutto il mondo, ma che non può essere messa in dubbio presso di noi, pena essere bollati come sostenitori di chissà quali interessi, e soprattutto come “abominevoli agli occhi del Dio Ambiente”. Questo curioso dio, poi, ha la bizzarria di prediligere le società municipalizzate a nomina politica e si adira se si parla di società private, mentre è indifferente agli sprechi di sua figlia Acqua chiunque li faccia. Altra divinità che va forte è il vitello d’oro della Laicità. Esigenza certamente importante rispetto allo Stato, che deve appartenere al “laos”, cioè al popolo, e non al clero. Ma che ha finito per contagiare anche la Chiesa nella sua propria vita. Un pastore raccontò – sconsolato - di un suo parrocchiano che gli disse, di passaggio: “Ah, sai, ho fatto battezzare cattolici i miei figli. Non è un problema, vero? Tanto noi valdesi siamo laici, no?”. Su molte questioni, anche eticamente delicate, la Chiesa Valdese si schiera non sulla base dei principi che possono essere tratti dalle Scritture, ma esclusivamente in base al loro tasso di laicità. In nome di questo invadente Vitello d’oro, la Chiesa è assente su qualsiasi richiamo di carattere etico, mentre è attivissima su mille questioni che con l’Evangelo non hanno nulla a che fare. Sempre in omaggio a questo idolo, sono sempre meno le riunioni di chiesa che inizino con una preghiera o un’invocazione. Ci fu chi chiese di togliere dall’Ospedale Valdese di Torre Pellice i quadretti con versetti biblici. Poi, un’amministrazione dissennata tolse anche l’ospedale e il problema fu risolto. Altra divinità del pantheon della Chiesa Valdese di oggi è la Dea Scienza (i giacobini del Terrore avevano la Dea Ragione). “La legge 40 si adegui alla Scienza”. Può darsi che quella legge, come mille altre, vada cambiata, ma non in nome della Scienza, ma di considerazioni umane. In nome della scienza, si è diffusa l’idea che i protestanti ”non credono ai miracoli”. “Non crediamo nei miracoli” scrivono esplicitamente i catecumeni di una grande comunità nella loro confessione di fede (!), e vengono ammessi alla confermazione. C’è un piccolo dettaglio: bisogna allora buttare una metà del testo dei vangeli (per non parlare del resto della Bibbia, sempre più dileggiato). E che ce ne facciamo dell’altra metà, se è scritta da bugiardi che raccontano di miracoli, nei quali “non crediamo” ? La Dea Scienza è però una divinità capricciosa: nella procreazione umana in nome di Essa qualsiasi tecnologia che manipoli la nostra genetica va bene; per le piante invece no: gli OGM al rogo. Per le altre tecnologie, si va a naso. Infatti, non è la Scienza vera, fallibile e basata sul dibattito e sulla verifica empirica di ogni teoria, ma appunto una divinità capricciosa e dogmatica: “la Scienza ha stabilito che c’è il riscaldamento globale”, “la Scienza ha stabilito che si nasce gay”, “la Scienza ha stabilito che non c’è disegno intelligente” ma solo una caricatura deterministica e casuale di Darwin, degradato da scienziato a sibilla infallibile. Insomma la Dea Scienza è diversa dalla Scienza.

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