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64. D. Che cos'è la chiesa invisibile?

R. La chiesa invisibile è l'intero numero degli eletti che sono stati, sono e saranno raccolti insieme sotto Cristo loro capo.

Riferimenti biblici

  • La chiesa invisibile consiste di tutti gli eletti di Dio, includendo tutte le persone salvate del passato, del presente e del futuro. "...e qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza ... Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti" (Efesini 1:19, 22-23); "Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore ... e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi" (Giovanni 10:16; 11:52).
  • Fanno parte della chiesa invisibile le persone elette che ancora non sono venute a Cristo. "Una notte il Signore disse in visione a Paolo: «Non temere, ma continua a parlare e non tacere; perché io sono con te, e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male; perché io ho un popolo numeroso in questa città»" (Atti 18:9-10).
  • Cristo, nella Sua preghiera sacerdotale, ha interceduto per quelle persone che sarebbero venute a Lui nel futuro, riconoscendole così come membra della chiesa invibile. "Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola" (Giovanni 17:20).

Commento

Nelle precedenti riflessioni abbiamo rilevato come la chiesa cristiana, nell'insegnamento biblico, comprenda due realtà, distinte fra di loro e con caratteristiche diverse: la chiesa come realtà sociologica e storica e la chiesa come realtà spirituale. La prima è stata definita "chiesa visibile", la seconda "chiesa invisibile". Sebbene la "chiesa visibile" sia del tutto legittima ed assolva, nei propositi di Dio, a funzioni sue proprie, essa presenta un carattere debole e provvisorio. Essa è soggetta a corruzione (e quindi è riformabile); per sua stessa natura è contraddittoria. Come l'anima abita nel corpo, così la chiesa invisibile abita in quella visibile e la trascende. La risposta a questa domanda del nostro catechismo, così come quelle successive, precisa le caratteristiche della chiesa invisibile.

La "chiesa invisibile" può essere definita così come: "l'intero numero degli eletti che sono stati, sono e saranno raccolti insieme sotto Cristo loro capo". La Confessione di Fede di Westminster specifica ulteriormente come sia particolarmente ad essa che si applicano gli attributi spirituali che la Scrittura le accorda: "La chiesa cattolica o universale, la quale è invisibile, è composta dal numero completo degli eletti che sono stati, che sono, e che saranno raccolti insieme in unità, sotto Cristo, il Suo Capo. Essa è la sposa, il corpo, il compimento di Colui che porta a compimento ogni cosa in tut­ti" (25:1).

Come tale essa trascende sia il tempo che lo spazio: essa è formata da tutti gli autentici credenti del passato (che già sono con il Signore), del presente (che sono in terra sparsi per il mondo), come pure del futuro (gli eletti che ancora non sono giunti al ravvedimento ed alla fede, come pure quelli che ancora non sono nati). Il numero complessivo (conosciuto solo dal Signore) è determinato e certo. La loro nascita (fisica) e rinascita (spirituale) è pure determinata e certa.

Di questo troviamo evidenza nella Scrittura stessa. Quando una volta l'apostolo Paolo osteggiato e perseguitato, disperava di aver successo nella città di Corinto, il Signore gli fa sapere in visione: «Non temere, ma continua a parlare e non tacere; perché io sono con te, e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male; perché io ho un popolo numeroso in questa città» (Atti 18:9-10). In quella città vi erano, infatti, molti (sconosciuti all'Apostolo) ai quali Dio aveva deciso di concedere la grazia della salvezza ma che ancora non si erano palesati come credenti - e che forse ancora nemmeno essi stessi erano consapevoli che sarebbero divenuti cristiani! E' accaduto ed accade, infatti, ancora oggi: persone delle quali non si sarebbe mai nemmeno sospettato potessero diventare cristiane e contro ogni evidenza, di fatto a suo tempo vengono convertite dal Signore, com'era accaduto allo stesso Paolo. Egli stesso afferma: "...prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento" (1 Timoteo 1:13), ma sulla via di Damasco avrebbe incontrato Gesù risorto che lo converte con grande sorpresa degli stessi cristiani.

Tutto questo ispira grande forza e certezza a chi evangelizza perché, persino eventualmente contro ogni evidenza contraria, la predicazione dell'Evangelo avrà sicuramente successo. Infatti, coloro che Dio ha eletto a salvezza (e nessun altro) vi risponderanno senza ritardo, a tempo ed a luogo, giungendo al ravvedimento ed alla fede. Chi evangelizza, infatti, benché non sappia esattamente quali risultati avrà, sparge il suo seme dovunque e non lo fa mai "a vuoto". Egli, infatti, non si trova mai nell'incertezza "se" il seme seminato sarà efficace oppure no. La Parola di Dio, infatti, porta sempre il suo frutto "nella sua stagione" dove, quando e con chi il Signore ha deciso, essendo essa lo strumento per "raccogliere insieme, sotto Cristo come loro capo" tutti gli eletti.

Il seminatore semina con speranza, anzi, con certezza: "chi ara deve arare con speranza, e chi trebbia deve trebbiare con la speranza di avere ciò che spera" (1 Corinzi 9:10). Se infatti, non avesse questa certa speranza, il seminatore della Parola non andrebbe mai a seminarla, essendo il mondo ostile e ribelle a Dio. "Persuadere qualcuno" con le sole sue deboli forze, sarebbe per lui un'impresa disperata e futile se "il Dio dell'impossibile" non agisse sovranamente per intenerire e trasformare il cuore dei peccatori eletti e così unirli a Cristo per la loro salvezza.

Su questi stessi presupposti non solo l'opera di chi evangelizza non sarà mai vana, nemmeno nelle condizioni più difficili, ma la stessa certezza la possiamo avere per la chiesa. Quando la stessa esistenza e futuro della chiesa sembra essere a rischio e persino "pregiudicata", il cristiano sa che la chiesa di Cristo non scomparirà mai. Come afferma la Confessione di fede elvetica: "A volte accade addirittura che Dio, per il suo giusto giudizio, lascia che si oscuri e venga come a meno la verità della Sua parola, la fede cattolica, e il legittimo culto di Dio, a tal punto che la Chiesa sembra quasi del tutto spenta e che non ne resti traccia. E’ ciò che vediamo essere avvenuto al tempo di Elia (1 Re 19:18) ed anche in altre epoche, ed tuttavia Dio non smette di avere in questo mondo, e in mezzo a queste tenebre, i suoi veri adoratori, non in piccolo numero, ma settemila e più (Apocalisse 7:3). L’apostolo esclama infatti che resta saldo il fondamento di Dio che ha questo sigillo: il Signore conosce chi sono i Suoi (2 Timoteo 2:19). Ed è anche da questo punto di vista che la Chiesa si può chiamare anche invisibile, non che gli uomini in mezzo ai quali è raccolta siano invisibili, ma perché, essendo nascosta ai nostri occhi e nota solo a Dio, spesso non può essere percepita dal giudizio umano".

Per approfondire

Quante persone appartengono alla chiesa invisibile? La chiesa invisibile è chiamata così perché non possiamo vedere con esattezza chi ne siano i membri. Solo Dio ne conosce il numero pieno e la loro esatta identità. Sappiamo però che si tratta di un grande numero (cfr. Apocalisse 7:9-10). I veri cristiani, però, sono sempre riconoscibili per la loro fede operante. Non esistono "cristiani anonimi" perché il vero cristiano dimostra di conoscere ed amare il Signore, desiderando compiacergli in ogni cosa.

La chiesa invisibile include i cristiani in terra e già in cielo. La porzione degli eletti che già si trova ora con Cristo in cielo si denomina "chiesa trionfante". Quella che si trova ora in terra si denomina "chiesa militante" perché impegnata a combattere contro il mondo, la carne ed il diavolo.

È possibile che un vero cristiano non faccia parte di alcuna chiesa visibile? È possibile ad una persona essere membro della chiesa invisibile e non fare parte di alcun ramo della chiesa visibile, ma si tratta di una condizione eccezionale in circostanze particolari. È dovere di ogni cristiano (a meno che non sia provvidenzialmente impedito di farlo) associarsi ad un ramo particolare della chiesa visibile.

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