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4. D. Quali evidenze vi sono che le Scritture siano Parola di Dio?

Risp. Le Scritture manifestano esse stesse d’essere Parola di Dio, per la loro maestà e purezza; dal consenso di tutte le loro parti, e lo scopo di tutto l'insieme, che è quello di dare gloria a Dio; dalla loro luce e potenza di convincere e di convertire i peccatori, di confortare ed edificare i credenti a salvezza. È però lo Spirito di Dio, che rende testimonianza per e con le Scritture nel cuore umano, ad essere l’unico pienamente in grado a persuadere che esse sono di fatto la Parola stessa di Dio.

Riferimenti biblici

  • La maestà delle Scritture. "Ho scritto per lui le grandi cose della mia legge, ma sono state considerate una cosa strana" (Osea 8:12); "Or noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non è di questa età né dei dominatori di questa età che sono ridotti al nulla, ma parliamo della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha preordinato prima delle età per la nostra gloria ... Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo" (1 Corinzi 2:6-7,16); "Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge ... I tuoi precetti sono meravigliosi, perciò l'anima mia li osserva" (Salmo 119:18,29).
  • La purezza delle Scritture. "Le parole dell'Eterno sono parole pure, come argento raffinato in una fornace di terra, purificato sette volte ... La tua parola è pura d'ogni scoria; perciò il tuo servo l'ama ... La tua parola è pura d'ogni scoria; perciò il tuo servo l'ama (Salmo 12:6; 119:140).
  • Il consenso di tutte le parti delle Scritture. "A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome ... ma, per l'aiuto ottenuto da Dio fino a questo giorno ho continuato a testimoniare a piccoli e grandi, non dicendo nient'altro se non ciò che i profeti e Mosè dissero che doveva avvenire" (Atti 10:43; 26:22).
  • Lo scopo della Scrittura nel suo insieme. "Or noi sappiamo che tutto quello che la legge dice, lo dice per coloro che sono sotto la legge, affinché ogni bocca sia messa a tacere e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio ... Dov'è dunque il vanto? È escluso. Per quale legge? Quella delle opere? No, ma per la legge della fede" (Romani 3:19,27).
  • La potenza delle Scritture di convertire i peccatori e di edificare i santi. "Egli infatti confutava con grande vigore i Giudei pubblicamente, dimostrando per mezzo delle Scritture che Gesù è il Cristo" (Atti 18:28); "La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore" (Ebrei 4:12); "Egli ci ha generati di sua volontà mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue creature" (Giacomo 1:18); "La legge dell'Eterno è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno è verace e rende savio il semplice. I precetti dell'Eterno sono giusti e rallegrano il cuore, il comandamento dell'Eterno è puro e illumina gli occhi. Il timore dell'Eterno è puro, rimane in eterno; i giudizi dell'Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti" (Salmo 19:7-9); "Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza" (Romani 15:4); "Ed ora, fratelli, io vi raccomando a Dio e alla parola della sua grazia, che è in grado di edificarvi e di darvi l'eredità in mezzo a tutti i santificati" (Atti 20:32); "ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome" (Giovanni 20:31).
  • La testimonianza dello Spirito Santo nel cuore umano. "Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà" (Giovanni 16:13,14); "Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v'insegni; ma, come la sua unzione v'insegna ogni cosa ed è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato" (1 Giovanni 2:20,27).

Commento

Il libro è sicuramente il più stampato e diffuso al mondo, ma è anche il più bistrattato, come pure il più disprezzato e vilipeso dalle critiche più distruttive che mai siano state portate ad una qualsiasi altra opera letteraria passata o presente. E' la Bibbia, che, nonostante le critiche, il cristiano onora ed ama come la Parola stessa di Dio, regola della sua fede e della sua condotta, il suo tesoro più prezioso.

Da che cosa appare al cristiano che la Bibbia sia per lui Parola di Dio? Da diverse caratteristiche inerenti al libro stesso, ma anche dall'intima ed inesplicabile sua persuasione che davvero lo sia. Il cristiano, infatti, vede nelle Sacre Scritture la loro maestà e purezza; il consenso di tutte le loro parti, e lo scopo di tutto l'insieme, che è quello di dare gloria a Dio; la loro luce e potenza di convincere e di convertire i peccatori e di confortare ed edificare i credenti per la loro salvezza. È però lo Spirito di Dio, che rende testimonianza per e con le Scritture nel suo cuore credente, ad essere l’unico pienamente in grado a persuadere che esse sono di fatto la Parola stessa di Dio.

Le Sacre Scritture, per il credente, hanno caratteristiche tali da indicare esse stesse di essere Parola di Dio, per i seguenti motivi:

  • La maestà delle Scritture. Le Sacre Scritture hanno un carattere nobile ed elevato che le pone al di sopra di un qualsiasi altro scritto di questo mondo. Davvero nelle Scritture troviamo "cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo". Esse sono "quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano" e che Dio ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché "lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio" (1 corinzi 2:9-10). La posizione della Bibbia fra i libri di questo mondo è di fatto unica nel suo genere. È stata tradotta in moltissime lingue, più di qualsiasi altra opera. È riconosciuta dal punto di vista letterario come fra i più grandi libri mai prodotti. La Bibbia, però, è unica nel suo genere soprattutto a causa del suo insegnamento. Fra i libri sacri riconosciuti come tali in tutto il mondo, nulla può compararsi con la Bibbia per la sua altezza e maestà.
  • La purezza delle Scritture. Per "purezza delle Scritture" si intende il loro carattere come vera Parola di Dio, del tutto priva di impurità e da materie estranee. La Bibbia, infatti, è l'unico libro le cui stesse parole siano il prodotto dell'ispirazione sovrannaturale di Dio. Esso, quindi, è l'unico libro che possa ritenersi privo di errori ed infallibile.
  • L'inerranza delle Scritture. Noi crediamo che le Sacre Scritture siano completamente esenti da errori, non perché in esse non appaiono cose che ci sembrano erronee, perché non può essere negato che nella Bibbia siano stati rilevati alcuni apparenti errori, ma perché la Bibbia stessa afferma di essere priva d'errori. Quello che crediamo sulle Scritture, infatti, non deve essere dedotto da ciò che soggettivamente vi rileviamo, ma da quanto le Scritture insegnano su sé stesse. Se dovessimo trovare nelle Scritture errori apparenti, questo è dovuto alla nostra percezione soggettiva e limitata conoscenza. Se osserviamo però come la Bibbia rappresenti sé stessa priva di errori, ci fonderemo sull'insegnamento stesso della Bibbia. Dobbiamo accettare, ad esempio, ciò che la Bibbia insegna sull'inferno e su altre questioni anche se non riusciamo del tutto a comprenderle a causa della nostra limitata esperienza. Il fatto è che la Bibbia stessa insegna la propria inerranza. Anche se potremmo avere alcuni problemi irrisolti al riguardo di apparenti errori della Bibbia, questo non giustifica che noi si possa contraddire ciò che la Bibbia insegna su sé stessa, a meno che non possa essere provato che la Bibbia contenga errori, e che essi esistano nei genuini testi originali ebraici e greci. Se questo potesse essere provato, sarebbe pregiudicata l'affidabilità della Bibbia come insegnante di verità su tutti gli altri argomenti di cui tratta. Se crediamo a ciò che la Bibbia su Dio e sulla creatura umana, sul peccato e sulla salvezza, dobbiamo pure confidare in ciò che essa dice sulla propria infallibilità.
  • Il consenso di tutte le sue parti. Per "consenso di tutte le sue parti" si intende: (a) che nella Bibbia non vi sono vere contraddizioni; (b) che tutte le parti della Bibbia formano un'unità, un organismo, un intero armonioso, non semplicemente una collezione di parti separate con diverse idee e punti di vista. Questa ammirevole armonia di tutte le parti della Bibbia è evidenza che dietro a tutti i suoi scrittori umani vi era un Autore divino, lo Spirito di Dio, che li controllava in modo tale affinché producessero un intero armonioso. La Bibbia, infatti, è composta da 66 libri scritti da almeno quaranta autori diversi. La redazione di questa collezione è durata circa 14 secoli, da Mosè all'apostolo Giovanni. L'assenza di contraddizioni nella Bibbia non può essere spiegata in base alla teoria che la Bibbia sia semplicemente una collezione di scritti umani. Quaranta scrittori diversi in un arco di circa 14 secoli non avrebbero potuto evitare una moltitudine di contraddizioni. Quest'assenza di contraddizioni può solo essere spiegata dal fatto che tutti questi scrittori umani siano stati sotto il controllo di Dio lo Spirito Santo, tanto che il prodotto finale sia veramente Parola di Dio e quindi totalmente priva di errori e contraddizioni.
  • Lo "scopo" della Bibbia nel suo insieme. Lo scopo della Bibbia nel suo insieme è quello di dare tutta la gloria a Dio. In questo la Bibbia si contrappone allo spirito del Paganesimo, antico e moderno, che è quello di dare tutta la gloria all'essere umano. Per essere quel che afferma di essere, è importante che la Bibbia dia tutta la gloria a Dio, perché nessun altro che Dio avrebbe avuto un motivo per scriverla. Uomini malvagi non scriverebbero un libro che condanna la malvagità e dà ogni gloria ad un Dio santo che odia il peccato. Uomini buoni non potrebbero scrivere un libro di propria iniziativa e rappresentarlo falsamente come Parola di Dio, perché se l'avessero fatto, sarebbero stati degli ingannatori e quindi non uomini buoni. Per la stessa ragione nessun diavolo o santo angelo avrebbe potuto scriverla. Dio, quindi, è la sola Persona che avrebbe potuto essere il reale Autore della Bibbia.
  • I risultati della Bibbia. Laddove la Bibbia è conosciuta e creduta correttamente, malvagità e crimine sono tenuti a freno, la vita umana e la proprietà privata sono protette, l'istruzione è diffusa, sono stabilite istituzioni per l'assistenza di coloro che hanno bisogno di assistenza e di cura come malati, disabili, anziani, ecc. e le libertà civili sono onorate e salvaguardate. D'altro canto, laddove la Bibbia è interamente o praticamente sconosciuta, "i luoghi tenebrosi della terra sono pieni di covi di violenza" (Salmo 74:20), la vita e la dignità umana è considerata di poco conto e prevale l'insicurezza, la disonestà è pressoché universale; la gente vive in schiavitù a superstizioni e paure, abbondano corruzione e degrado morale.
  • La piena certezza che la Bibbia è Parola di Dio. La piena certezza che la Bibbia è Parola di Dio è il risultato ultimo dell'onnipotente opera di Dio lo Spirito Santo nel cuore umano. Senza di Lui tutto ciò che possiamo dire in favore della Bibbia avrà ben poco effetto e sarà sempre contestato dagli increduli. La Scrittura stessa dice: "l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente" (1 Corinzi 2:14). Di fatto le prove che abbiamo delineato, benché valide e sufficienti in sé stesse, possono condurre al massimo a credere che "probabilmente" la Bibbia è Parola di Dio. È solo l'opera dello Spirito Santo che rende testimonianza tramite e con la Parola nel cuore umano che porta alla piena persuasione e certezza che la Bibbia è Parola di Dio.

Il libro è sicuramente il più stampato e diffuso al mondo, ma è anche il più bistrattato, come pure il più disprezzato e vilipeso dalle critiche più distruttive che mai siano state portate ad una qualsiasi altra opera letteraria passata o presente, ma la Bibbia, nonostante le critiche che le si rivolgono, il cristiano l'onora e la ama come la Parola stessa di Dio, regola della sua fede e della sua condotta, il suo tesoro più prezioso.

Questioni supplementari

Perché molte persone istruite ed intelligenti rifiutano di credere che la Bibbia è Parola di Dio?

La risposta a questa domanda la fornisce 1 Corinzi 2:14, citato in precedenza. Questi increduli molto istruiti sono privi della testimonianza dello Spirito Santo nel loro cuore. Essi sono quelli che l'apostolo Paolo chiama "l'uomo naturale", cioè persone spiritualmente non rigenerate. Non possono vedere la luce perché sono spiritualmente ciechi.

Perché l'intelligenza e l'istruzione non è sufficiente per portare una persona a credere con certezza che la Bibbia è Parola di Dio?

Perché nel peccaminoso cuore umano vi è un pregiudizio molto forte verso Dio e la verità di Dio. Le evidenze ordinarie sarebbero sufficienti per persuadere chi esaminasse i fatti in modo neutrale e senza pregiudizi. Il fatto è che non esistono ricercatori neutrali e senza pregiudizi. L'intero genere umano è caduto nel peccato; il cuore umano è stato oscurato; "l'uomo naturale" è condizionato pesantemente a rifiutare la Bibbia come Parola di Dio. Indipendentemente dalle speciali operazioni dello Spirito Santo nel cuore umano, non vi sarebbe neanche un solo autentico cristiano al mondo. Vi sono ovviamente persone non convertite disposte a riconoscere che la Bibbia è Parola di Dio, ma solo per tradizione o convenienza sociale. Tali persone, però, non ne sono interiormente persuase. Non leggono spontaneamente la Bibbia, con fiducia, amore per essa ed ubbidienza, cercandovi la voce di Dio per la loro vita. Riflettono soltanto eventualmente un generale riconoscimento della Bibbia come libro religiosamente importante da udire la domenica dal pulpito e nulla più. Di fatto non vi prestano veramente attenzione "con il cuore" rimanendo per loro un generico libro di ispirazione morale che si ode perché "si è sempre fatto così"!


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