Catgin 4-8

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[edit] Santificati dalla fede per obbedire alla legge

Come per mezzo della sua giustizia Cristo intercede per noi presso il Padre, affinché, essendo egli come nostro mallevadore, siamo reputati giusti, così, rendendoci partecipi del suo Spirito, ci santifica in ogni purezza e innocenza.

Poiché lo Spirito del Signore riposa su Lui senza misura, lo spirito di sapienza, d’intelligenza, di consiglio, di forza, di scienza e di timore del Signore, affinché noi tutti attingiamo dalla sua pienezza. e riceviamo grazia per la grazia che gli è stata data.

Dunque s’ingannano quelli che si gloriano della fede in Cristo, essendo dei tutto estranei alla santificazione per mezzo del suo Spirito; poiché la Scrittura c’insegna che Cristo ci è stato fatto non solo giustizia, ma anche santificazione. Perciò noi non possiamo ricevere la sua giustizia per fede, senza afferrare ad un tempo quella santificazione, perché il Signore, nel medesimo patto che ha stretto con tutti in Cristo, promette d’essere clemente verso le nostre iniquità e di scrivere la sua legge nei nostri cuori (Geremia 31:33; Ebrei 8:10; 10:16).

L’osservanza della legge non è dunque un’opera che possa essere compiuta dalle nostre forze, ma un’opera di una potenza spirituale, che fa sì che i nostri cuori siano nettati della loro corruzione e resi obbedienti alla giustizia.

Ora l’uso della legge è per i cristiani ben diverso di quel che può esserlo senza la fede. Poiché il Signore ha scolpito nei nostri cuori l’amore per la sua giustizia, la dottrina esteriore della legge (che prima soltanto ci accusava di debolezza e di trasgressione) è ora una lampada al nostro piede, affinché non deviamo dal retto cammino, la nostra sapienza dalla quale siamo formati, istruiti e incoraggiati all’integrità, e la nostra disciplina che non ci permette d’essere dissoluti per cattiva sfrenatezza

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