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La differenza tra la vera e la falsa religione

Poiché per un consenso comune è ammesso che se la nostra vita è senza religione noi viviamo molto miseramente e non siamo per nulla migliori degli animali, non vi è alcuno che voglia essere considerato come del tutto senza pietà e senza conoscenza di Dio.

Ma vi è una grande differenza nel modo di esprimere la propria religione, perché la maggior parte degli uomini non è veramente toccata dal timore di Dio. Ma poiché essi, volendolo o no, sono legati da questo pensiero che sempre di nuovo viene loro alla mente, che v’è qualche divinità per la cui potenza stanno o inciampano, essendo intimoriti dal pensiero di una sì grande potenza, la venerano in qualche modo onde non provocarla contro se stessi per un troppo grande disprezzo. Tuttavia vivendo in un modo disordinato e rigettando ogni onestà dimostrano una gran sicurezza nel disprezzare il giudizio di Dio.

Inoltre s’allontanano dal vero Dio, perché non lo stimano a causa della sua infinita maestà, ma per la vanità stolta e pazza del loro spirito. Perciò, per quanto poi si sforzino di servire Dio, ciò non giova loro nulla, perché non adorano l’Iddio eterno, ma i sogni e le fantasie del loro cuore anziché Dio.

Ora la vera pietà non sta nella paura, che ben volentieri sfuggirebbe al giudizio di Dio e non potendolo ne ha orrore, ma essa consiste piuttosto in uno zelo puro e vero che ama Dio veramente come padre e lo venera veramente come Signore, abbraccia la sua giustizia e ha orrore di offenderla più che di morire. E quanti hanno questo zelo non cercano di formarsi un Dio, come vogliono secondo la loro temerarietà, ma cercano la conoscenza del vero Dio da lui stesso e non lo concepiscono diversamente da quello ch’egli si manifesta e si dichiara loro

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