Articoli25/Inferno dimostrazione d'amore

From Diwygiad

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Parlare dell’inferno è una dimostrazione d’amore!

Verità sgradite

Avete mai notato come sia tendenza comune fra i bambini piccoli mettersi le mani sulle orecchie quando non vogliono ascoltare rimproveri da parte dei loro genitori? I bambini, crescendo, acquisiscono poi un’abitudine molto sviluppata negli adulti: anche se non si mettono più letteralmente le mani sulle orecchie, quando odono qualcosa che pure è vero, ma è spiacevole, sgradito, si chiudono in sé stessi e Anon ascoltano più@. Altri dicono chiaramente *io, queste cose, non le voglio nemmeno sentire+! È un dato di fatto, come dice il detto popolare, che Ala verità fa male@, Ala verità offende@. Ci sono certe cose -pure vere- che la gente non vorrebbe ascoltare perché Anon fanno piacere@ (e la nostra naturale tendenza è cercare solo quello che può farci o darci piacere), o perché le metterebbe in crisi (e la gente vuole starsene in pace), o perché darebbe loro troppo da pensare (e la gente in genere cerca solo distrazione da pensieri Aansiogeni@), o perché impegnerebbe troppo (e la gente in genere ama il disimpegno).

La verità che la Bibbia rivela -per le ragioni che abbiamo addotto- è spesso scomoda, sgradita, e al predicatore cristiano che pure ha il preciso dovere di comunicare la verità rivelata tutt’intera, *sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare+, spesso viene consigliato: *Se vuoi avere successo, devi dire alla gente solo quello che ha piacere di udire+.

Questo stesso principio ha indotto persino molti cosiddetti teologi a confezionare la verità cristiana in modo Apiù gradito@ alla gente, oppure ad operare una vera e propria revisione del messaggio biblico Acosì da rendersi in qualche modo accettabile alla cultura dell’uomo moderno@. Abbiamo così due reazioni diverse difronte alla verità spesso scomoda della Bibbia: o rifiutarsi di ascoltare e fuggire oppure adottare le interpretazioni più comode di teologi compiacenti. La cosa era già stata profetizzata dalla Bibbia stessa, quando afferma: *Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole+.

Ed ecco così che oggi, anche negli ambienti più eruditi, diventa un gioco di moda Asmontare@ le dottrine tradizionali di base della fede cristiana, e mettere in ridicolo quanti si ostinano a credervi ed a parlarne. Ma poco importa, questo non ci impedirà di farlo!

Un argomento quanto mai salutare

Uno degli argomenti meno graditi oggi è credere e parlare dell’esistenza dell’inferno come eterno luogo di tormenti in cui finiranno, per giusto decreto di Dio, tutti gli increduli, gli empi e gli impenitenti. Parlarne però, non solo è onesto, ma anche uno straordinario atto d’amore e di compassione perché vuol dire dare la possibilità alla gente di non finirci dentro! Guai a prendere queste cose alla leggera!

Alcuni credono che parlare dell’inferno non sia veramente predicare l’Evangelo, altri che non si abbia alcuna base o diritto di parlarne. Ai primi dirò che la Bibbia parla chiaramente dell’inferno come di verità e parola di Dio, ai secondi vorrei far loro notare chi nella Bibbia ne parla di più.

Considereremo perciò quest’oggi tre cose: (1) Chi è che nella Bibbia parla maggiormente di inferno; (2) perché queste persone parlano così chiaramente dell’inferno; (3) a chi è rivolto questo discorso.

Chi nella Bibbia parla dell’inferno?

Chi nella Bibbia parla dell’inferno? Prima di tutti ne parla il grande re Davide. Era un uomo particolarmente amato da Dio, ciononostante egli parla dell’inferno. Aveva scritto salmi dolcissimi, amava Dio e gli uomini, ciononostante diceva che le angosce dell’inferno lo avevano avvolto e che Dio stesso aveva salvato la sua anima dall’inferno, e noi sappiamo bene quanto egli -ad un certo punto della sua vita, avesse offeso l’Eterno! Inoltre egli ci parla del destino degli empi che non accettano Cristo: *Gli empi scenderanno nello Sceol; si, tutte le nazioni che dimenticano Dio+; *Egli farà piovere sugli empi lacci, fuoco, zolfo e vento infuocato; questa sarà la porzione del loro calice+. *Li sorprenda la morte, scendano vivi nello Sceol+. Ora, per quanto uno non ritenga appropriato parlare dell’inferno, Davide non lo considerava sbagliato, perché ne parlava liberamente nelle sue poesie e canzoni.

Vorrei poi menzionare l’apostolo Paolo. Era pieno di amore per Cristo ed aveva un grande amore per i peccatori i quali non cessava mai di esortare al ravvedimento. Certamente l’amore con il quale Dio ama Cristo era in Paolo. Aveva dimostrato di amare i suoi nemici, voleva che anch’essi potessero avere lo stesso amore, la stessa gioia, la stessa pace, la stessa speranza di gloria di cui egli era stato fatto oggetto per grazia da Dio. Paolo non menziona mai la parola Ainferno@, quasi che per lui fosse parola troppo terribile da pronunciare, ciononostante, ascoltate ciò che dice: *E che dire se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza i vasi d'ira preparati per la perdizione?+; *poiché molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo, la cui fine è la perdizione+; *Quando infatti diranno: "Pace e sicurezza", allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto+; *a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all'Evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore, e dalla gloria della sua potenza+.

Non dimostra forse tutto questo che coloro che più di tutti hanno amore nel cuore parlano dell’inferno, e per un motivo preciso!?

L’altra persona che parla di inferno é Giovanni, il discepolo che Gesù particolarmente amava. Il suo carattere stesso era amore, e lo notate dal tono affettuoso che usa nelle sue epistole. Si rivolge ai suoi lettori come Afiglioletti miei@, Acarissimi@. Ciononostante egli parla di inferno, lo chiama per sette volte Ail pozzo dell’abisso@, il pozzo in cui i peccatori affonderanno per l’eternità. Lo chiama: *il gran tino dell’ira di Dio+. E’ stato chiamato >inferno’, ma è Giovanni stesso, il discepolo dell’amore, che lo chiama: *il lago di fuoco+.

Un’altra persona che vorrei menzionare, e che parlava spesso di inferno, è il Signore Gesù stesso. Sebbene Gesù venisse da Dio, e che ADio è amore@, sebbene parlasse di Sé come di Colui che era venuto per strappare al fuoco il tizzone ardente, anche Lui parlava dell’inferno. Sebbene non vi fosse stata persona più amabile di Gesù, sebbene sapesse trovare per ognuno la parola più dolce ed appropriata, la parola che consolava ed aiutava, Egli dice: *io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi gli avrà detto: "Stolto", sarà sottoposto al fuoco della Geenna+. Io penso però che le parole più terribili che mai uscirono dalla Sua bocca sono: *Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna?+ e *Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavoli e per i suoi angeli+. Gesù ne parla anche nelle Sue parabole: *Così avverrà alla fine del mondo; gli angeli verranno, e separeranno i malvagi dai giusti; e li getteranno nella fornace di fuoco. Lì sarà pianto e stridore di denti+. In questo testo Egli ripete queste parole ben tre volte, e potrebbero essere più chiare di queste le parole in Marco: *chi non ha creduto, sarà condannato+.

Perché parlano dell’inferno?

Chiediamoci così a questo punto perché queste persone parlino dell’inferno.

1. Perché è tutto vero. Cristo è *il Testimone fedele e verace+. Una volta aveva affermato: *Se non fosse così, io ve lo avrei detto+. Gesù aveva detto a Pilato: *chiunque è per la verità, ascolta la mia voce+. Egli stesso è *la verità+. *è impossibile che Dio abbia mentito+. Quando Gesù venne sulla terra, Lui era venuto con amore, era venuto per parlare ai peccatori della realtà dell’inferno affinché ne potessero essere strappati. Egli è il Salvatore: avrebbe dovuto tacere su questo argomento? Colui che aveva veduto l’inferno, non avrebbe dovuto parlarne? Era un testimone fedele, come Davide, Paolo, Giovanni. Paolo diceva che nella sua predicazione egli non aveva taciuto su nulla che non fosse per la loro salvezza, ed aveva parlato anche dell’inferno. Così deve fare ogni fedele predicatore dell’Evangelo. Supponete che io non ve ne parlassi mai, lo renderebbe questo più tollerabile? Ma è vero, è tutto vero, e non possiamo fare a meno di menzionarlo!

2. Una seconda ragione per cui essi parlavano così apertamente dell’inferno è perché essi erano pieni d’amore per i peccatori, ed avrebbero fatto di tutto pur di evitare loro questo destino. I nostri amici migliori non ci adulano e non ci dicono solo quello che ci fa piacere! Il cuore di Gesù, lo sapete, era ricolmo di amore. Per amore Egli non aveva neppure un posto dove riposare, per amore Egli era venuto per morire, per amore, e con lacrime, aveva detto: *Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!+. Lui stesso aveva detto: *Come sfuggirete al giudizio della Geenna?+. Lo stesso era per Paolo: *Conoscendo dunque il timore del Signore, persuadiamo gli uomini+. Paolo diceva di piangere per i peccatori, ciechi di fronte alla loro sorte: *Poiché molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo, la cui fine è la perdizione+. Possiamo immaginare le sue stesse lacrime cadere mentre scriveva sulla sua pergamena. Se i predicatori avessero più amore per le anime, parlerebbero molto di più dell’inferno! Non amate coloro che non ammoniscono mai. Chi ama riprende!

3. Una terza ragione per cui hanno parlato così apertamente dell’inferno è perché non volevano essere considerati colpevoli per non aver debitamente avvertito la gente! Lasciando la comunità di Efeso, Paolo disse di aver detto loro tutto quanto poteva giovare alla loro salvezza e che, se non avessero voluto comunque prestare ascolto, la responsabilità delle conseguenze non sarebbe più stata la sua. *Perciò oggi vi dichiaro di essere puro dal sangue di tutti+.

Gesù stesso aveva posto davanti ai suoi contemporanei tutto ciò che sarebbe servito alla loro salvezza eterna, e che non sarebbe stato colpevole della dannazione di alcuno se non avessero voluto ascoltare. Iddio pure dice nella Sua parola: *Perciò giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa di Israele", dice il Signore, l'Eterno. "Ravvedetevi, ed abbandonate tutte le vostre trasgressioni, così l'iniquità non vi sarà più causa di rovina. Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso, e fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire, o casa di Israele? Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore", dice il Signore, l'Eterno. "Convertitevi, dunque, e vivrete"+.

Gli apostoli, come brave sentinelle che avvertono quando viene il nemico, adempiono al loro dovere avvertendo chi di dovere. Se questi non vuole prestare loro fede, essi sono stati scaricati dalla loro responsabilità. Lo stesso vale per i predicatori dell’Evangelo -se qualcuno si troverà condannato davanti al tribunale di Dio, pur avendo udito l’Evangelo, non potrà addurre a scusa di non avere udito la verità. E’ assolutamente necessario dunque avvertire la gente di come stanno le cose: guai a tacere loro la verità o peggio, ad illuderla con false speranze!

A chi è rivolto questo discorso?

E’ un gesto d’amore, dunque, per l’Evangelo, parlare della realtà dell’inferno, un gesto d’amore perché l’Evangelo si prefigge proprio di strappare uomini e donne da questo terribile e giusto destino, attraverso il ravvedimento e la fede nel Signore e Salvatore Gesù Cristo.

La Bibbia parla dell’inferno e rivolge questo suo discorso ai credenti. L’inferno che essa descrive è la giusta retribuzione per chi offende un Dio santo, giusto e buono, ribellandosi alla Sua legittima autorità sulla sua vita, e noi tutti come creature ribelli e decadute avremmo solo meritato Ail lago di fuoco@. Da questo, però, siamo stati strappati quando Gesù Cristo è diventato il nostro personale Signore e Salvatore. Gesù ha subito lui l’inferno al posto nostro e ne ha riportato la vittoria con sofferenze atroci. Ai credenti la Bibbia dice: AOh quanto dovremmo apprezzare, amare ed adorare Gesù per quello che Egli ha compiuto per noi. Noi non sapremo mai -se non quando avremo attraversato il Giordano della nostra vita, quanto sia stato terribile l’inferno che Gesù Cristo ha sofferto per noi. E poi la Bibbia ci dice: Pensate all’inferno, non vorreste voi strapparvi i vostri cari, i vostri amici che disprezzano Dio e le Sue sante leggi? Non avete voi abbastanza compassione per loro tanto da non avvertirli e da non mostrare loro la via della salvezza in Cristo?

La Bibbia parla dell’inferno e rivolge questo suo discorso a coloro che sono in ansia per il loro destino eterno. Essa ci dice: *Io so che alcuni hanno nel loro cuore quest’ansia. Oh cara anima, quale misericordia ha avuto Dio da svegliarvi e da farvi sentire tutto il peso del vostro peccato. Certamente incontrerete qualcuno che vi dirà di non preoccuparvi inutilmente di queste cose, che siamo tutti salvi e che non c’è alcuna ira da cui dobbiamo fuggire! Non ascoltate questi ciechi irresponsabili! Imparate quanto Cristo Gesù sia prezioso: Egli è Arifugio dal vento@ e Ariparo dalla tempesta@. Tutto ciò che il mondo può offrire è un granello di polvere, tutto è una perdita se non avete Cristo. Gesù è il dono che Iddio vuole farvi, non datevi pace finché non potrete dire AGesù è mio@!+.

La Bibbia parla dell’inferno e rivolge questo suo discorso agli increduli. La Bibbia dice loro: *Quanto siete stupidi e ciechi nel pensare di essere tanto intelligenti a Anon credere a queste cose@. Considerate la serietà di quello che io dico come Parola di Dio, non prestate ascolto alla fallace sapienza umana. Non è vero che con la morte tutto è finito, anzi, non sarà che l’inizio, l’inizio di tormenti indicibili se non vi riconciliate ora con Dio, perché fuori da Dio non vi può essere nulla di buono. Non è irragionevole continuare a vivere nel peccato? Pensate di essere saggi, di non essere Adei fanatici@, che non siete ipocriti. Una volta però laggiù vi tormenterete per sempre solo al pensiero di non aver dato ascolto, durante la vostra vita a chi, per amor vostro, solo vi avvertiva affinché foste salvi! ARavvedetevi, ed abbandonate tutte le vostre trasgressioni, così l'iniquità non vi sarà più causa di rovina. Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso, e fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire? Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore", dice il Signore, l'Eterno. "Convertitevi, dunque, e vivrete@+.

Siano dunque benedette parole impopolari, parole che fanno male e che non fanno piacere, parole che ci mettono in crisi, parole che ci danno da pensare e che ci impegnano, se solo queste parole possono "salvarci la vita", salvare la nostra vita eterna!

(Tratto da una predica di Robert M. M’Cheyne, 1842, in ASermons of R. M’Cheyne, Edimburgo: The Banner of Truth Trust, 1986, p. 165ss. Paolo Castellina, Borgonovo, venerdì 18 giugno 1993, Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla Versione Nuova Riveduta, ed. 1991, La Buona Novella, Brindisi).

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