Apocalisse 20/06

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Apocalisse 20:6

"Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni".

"μακάριος καὶ ἅγιος ὁ ἔχων μέρος ἐν τῇ ἀναστάσει τῇ πρώτῃ· ἐπὶ τούτων ὁ δεύτερος θάνατος οὐκ ἔχει ἐξουσίαν, ἀλλ’ ἔσονται ἱερεῖς τοῦ θεοῦ καὶ τοῦ Χριστοῦ καὶ βασιλεύσουσιν μετ’ αὐτοῦ [τὰ] χίλια ἔτη"-

"Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione"

Coloro che Dio ha eletto a salvezza sono stati davvero fatti partecipi di una stupefacente grazia. Come afferma la lettera agli Efesini nel primo capitolo, essi sono stati benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. In lui, infatti, sono stati eletti prima della creazione del mondo affinché fossero santi e irreprensibili dinanzi a lui. Essi sono stati predestinati nel suo amore ad essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà e a lode della gloria della sua grazia. In Cristo hanno ottenuto la redenzione mediante il suo sangue e il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, la quale è stata riversata abbondantemente su di loro. Essi hanno ricevuto ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, essendo loro stato fatto conoscere il mistero della volontà di Dio, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. La loro vita manifesta queste benedizioni e la loro morte è un vero ingresso nella vita eterna, paragonabile ad una risurrezione.

"Su di loro non ha potere la morte seconda"

Questa è la ragione della loro beatitudine. Seconda morte significa castigo eterno. Queste parole sulla seconda morte implicano che la "prima risurrezione" di cui Giovanni ha appena parlato, non è una risurrezione fisica. Perché se si dovesse pensare ai credenti come risorti fisicamente, con corpi glorificati, essi godrebbero già dell'eterna e totale beatitudine della vita a venire, in cui "non ci sarà più la morte" (21:4) e non ci sarebbe bisogno di dire che su di loro non abbia potere la seconda morte.

Grazie a Cristo, essi non dovranno subire un giudizio di condanna, per quanto sarebbe meritato. Essi non dovranno procedere alla "morte seconda". Sono stati rivestiti, infatti, della giustizia di Cristo ed il debito del loro peccato è stato pagato. Solo a loro verrà risparmiato ciò che la più gran parte dell'umanità merita, il "lago di fuoco". A loro il Signore dirà: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo" (Matteo 25:34). Non avranno più peccato in loro: saranno santi.

"ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo"

Durante quest'intero "millennio" i morti credenti adoreranno Dio e Cristo come sacerdoti e regneranno con Cristo come re. Sebbene Giovanni pensi qui solo al periodo fino al ritorno di Cristo, i capitoli finali dell'Apocalisse indicano che dopo il ritorno di Cristo e dopo la risurrezione dei corpi, questi morti credenti saranno in grado di adorare Dio, servire Dio, e regnare con Cristo in modo persino maggiore. Allora essi adoreranno e serviranno Dio per tutta l'eternità in perfezione priva di peccato con corpi glorificati sulla nuova terra.

L'apostolo Pietro dice dei redenti: "Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa, voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia" (1 Pietro 2:9-10). Sono stati posti al servizio di Dio nel tempo della chiesa e lo saranno per l'eternità offrendo un "sacrificio di lode" ["Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome" (Ebrei 13:15)].

"regneranno con lui quei mille anni"

La loro sorte qui viene di nuovo menzionata: in comunione con Cristo per il tempo e l'eternità condivideranno la Sua gloria.

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