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22. La risurrezione, il giudizio e la condizione finale

Noi crediamo che, come dice la Scrittura, al ritorno di Cristo i morti risorgeranno (165). Essa sarà una risurrezione corporea simile a quella di Cristo (166). Essa interesserà sia i giustificati che gli ingiusti, ma sarà un atto di liberazione e di glorificazione solo per i primi. Per questi ultimi la riunificazione di corpo ed anima avrà per conseguenza la pena estrema della morte eterna. Secondo le Scritture, la risurrezione generale coinciderà con il ritorno di Cristo e la fine del mondo, e precederà immediatamente il giudizio finale (167).

Noi crediamo che vi sarà un giudizio finale (168). Cristo, come Mediatore sarà il Giudice, onore conferitogli dall’opera compiuta nell’espiare i peccati. Gli angeli Lo assisteranno ed i santificati avranno pure parte nel giudicare (169). Il giudizio finale avverrà naturalmente alla fine del mondo e seguirà immediatamente la risurrezione dei morti (170). Il criterio del giudizio sarà la volontà rivelata di Dio. Dio giudicherà giustamente i pagani secondo la legge di natura impressa nei loro cuori, i Giudei dalla rivelazione data nell’Antico Testamento, e coloro che sono familiari con la rivelazione più completa dell’Evangelo con essa. Il giudizio finale servirà allo scopo di rivelare chiaramente ciò che sarà la condizione finale di ognuno.

Noi crediamo che gli ingiusti saranno consegnati ad un luogo di castigo chiamato “inferno” (171). In questo luogo essi saranno totalmente privati del favore divino, faranno esperienza di un eterno disturbo dell’esistenza, soffriranno dolori fattivi nel corpo e nell’anima, saranno soggetti ai morsi della coscienza, angoscia e disperazione (172). Vi saranno gradi nel castigo (173). Il castigo sarà eterno (174).

Noi crediamo che la condizione finale dei giustificati sarà preceduta dal passaggio fra il mondo presente ed una nuova creazione. Non si tratterà di una creazione totalmente nuova, ma piuttosto un rinnovamento di questa creazione175. Il cielo sarà la dimora eterna dei giustificati. La Bibbia chiaramente lo rappresenta come un luogo (176).

I giustificati non erediteranno solo il cielo, ma l’intera nuova creazione (177). La ricompensa dei giustificati viene descritta dalla Bibbia come vita eterna, cioè non solo vita senza fine, ma vita in ogni sua pienezza, senza le imperfezioni ed i problemi di oggi. Questa pienezza di vita sarà goduta in comunione con Dio, il che è l’essenza stessa della vita eterna (178). Sebbene tutti questi godranno di beatitudine perfetta, vi saranno gradazioni anche in cielo (179).

Soltanto a Dio ogni onore e gloria. Amen.

Note

  • (166) La redenzione in Cristo include il corpo (Ro. 8:23; 1 Co. 6:13-20). Questa risurrezione è insegnatachiaramente in 1 Co. 15 e in Ro. 8:11.
  • (167) Gv. 5:27-29; 6:39,40,44,54; 11:24; 1 Co. 15:23; Fl. 3:20,21; Ap. 20:11-15.
  • (168) Sl. 96:13; 98:9; Ec. 3:17; 12:14; Mt. 25:31-46; Ro. 2:5-10; 2 Co. 5:10; 2 Ti. 4:1; 1 Pi. 4:5; Ap. 20:11-14.
  • (169) Mt. 25:31,32; Gv. 5:27; At. 10:42; 17:31; Fl. 2:10; 1 Ti. 4:1; Mt. 13:41,42; 24:31; 25:31; 1 Co. 6:2,3; Ap. 20:4.
  • (170) Gv. 5:28,29; Ap. 20:12,13.
  • (171) “...li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridore di denti” (Mt. 13:42); “...furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco” (Ap. 20:14,15).
  • (172) Mt. 8:12,13; Mr. 9:47,48; Lu. 16:23-28; Ap. 14:10; 21:8.
  • (173) Mt. 11:22,24; Lu. 12:47,48; 20:47.
  • (174) Mr. 9:43-48; Lu. 16:26.
  • (175) Sl. 102:26,27; Eb. 12:26-28.
  • (176) Gv. 14:2; Mt. 22:12,13; 25:10-12.
  • (177) Mt. 5:5; Ap. 21:1-3.
  • (178) Ap. 21:3.
  • (179) Da. 12:3; 2 Co. 9:6.



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