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[edit] 16. Ministeri e doni spirituali

Noi crediamo che Dio fornisca alla Sua Chiesa tutto ciò che le occorre per vivere, crescere e servire alla gloria di Dio. Per questo Egli stabilisce che ogni Chiesa locale abbia dei conduttori o responsabili che la guidino nei compiti che deve svolgere al suo interno ed esternamente.

E’ Dio che sovranamente elargisce alla Chiesa i doni personali ad essa utili. La comunità locale è chiamata a riconoscerli ed a promuoverli vigilando e procurando che i suoi ministri abbiano le necessarie caratteristiche morali, spirituali per lo svolgimento dei loro compiti, come pure le conoscenze adeguate e necessarie, maturità, serietà e competenza (118).

I vari ministri della Chiesa locale che Dio si compiace di darle sono, secondo il termine stesso, servitori di Dio e della comunità. Il riconoscimento che essi ricevono da parte della comunità è tale da esigere verso di essi onore, rispetto ed ubbidienza, per quanto sia conforme alla Parola di Dio, come pure essi devono svolgere il loro compito con rispetto e dedizione adoperandosi ad essere positivo modello per la Chiesa (119).

Dio ancora oggi conferisce doni spirituali straordinari a Sua propria gloria, per il progresso del Suo regno nel mondo e l’edificazione del Suo popolo (120).




Argomenti connessi

[edit] Note

  • (118) Il ministero dei pastori o degli anziani è affidato a persone qualificate scelte dalla Chiesa per guidarla. Esse hanno la responsabilità della sovrintendenza spirituale della Chiesa (Atti 14:23; 20:17,28-30; Tito 1:5-16; 1 Ti. 3:1-7; Eb. 13:17a). Il pastore /anziano principale, sebbene alla pari ed in sottomissione agli anziani della Chiesa, ha la specifica responsabilità della maturazione spirituale del popolo di Dio, il che include condurre il gregge (vigilando a che la Scrittura venga applicata nell’attività generale della Chiesa), insegnare la Parola, amministrare la Chiesa, preservarla dall’errore, ammonendo il gregge contro false dottrine e pericoli spirituali, denunciando l’errore, e separando dall’errore (1 Ti 3:15; 4:1,2,6,13,16; 6:20,21; 2 Ti. 1:13,14; 2:2,14; 4:1-4; Tito 1:9, 10a,11,13b; 2:1,15b; 1 e. 5:2,3; Ef. 5:11; Gd 3,4; 1 Gv. 4:1,6; 2 Gv. 10,11).
  • (119) “Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev'essere rivelata: pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà, e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge. E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce” (1 Pi. 5:1-4).
  • (120) Ef. 4:7-12.
  • (121)




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