Erme-14

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Indice - Articolo XIII - Articolo XV


Articolo XIV

Affermiamo che gli avvenimenti, le parole e i discorsi riportati dalla Scrittura nelle varie forme letterarie sono conformi a fatti storici.

Respingiamo ogni teoria che sostiene che gli avvenimenti, le parole e i discorsi riportati dalla Scrittura sono stati inventati dagli autori biblici o dalle tradizioni che essi hanno incorporato nel testo.


Questo articolo unisce le affermazioni dell'articolo VI e dell'articolo XIII. Pur riconoscendo la presenza nella Bibbia di stili letterari diversi, questo Articolo insiste come ogni registrazione di avvenimenti presentati nella Bibbia deve corrispondere a fatti storici. Non vi sono, cioè, avvenimenti che nella Scrittura siano presentati come tali che non corrispondano in un modo o in un altro a fatti storici. Potranno essere avvenimenti descritti con poche o con molte parole, oppure avvenimenti dei quali si evidenzia l'aspetto religioso, politico o sociale, o anche descritti in termini poetici o con altro stile, ma si fa riferimento ad avvenimenti realmente accaduti. Nessuno fra questi è da intendersi immaginario. La Negazione qui è persino più chiara dell'affermazione. Essa sottolinea come ogni discorso, detto, o avvenimento registrato nelle Scritture deve essere successo. Questo vuol dire che una qualsiasi ermeneutica o forma di critica biblica che affermi che qualcosa sia stato inventato dall'autore, deve essere respinta. Questo non vuol dire che una parabola debba essere compresa rappresentare fatti storici, dato che una parabola (per sua stessa natura) non si propone di presentare un avvenimento o un detto, ma di illustrare un particolare punto.

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