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I Canoni di Dordrecht

Introduzione

In nome del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Amen.

Fra le molte consolazioni che il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo ha dato alla sua chiesa militante nel suo doloroso pellegrinaggio, ve n'è una che è riconosciuta a ragione come una delle principali, cioè quella ch'Egli lasciò alla chiesa mentre stava per tornare verso il Padre, nel cielo: "Io sono sempre con voi, fino alla fine del mondo". La verità di questa dolcissima promessa è apparsa in ogni tempo nella chiesa. Poiché sin dagli inizi, è stata assalita, non solo apertamente dalla violenza dei nemici e dall'empietà egli eretici, ma anche dall'astuzia subdola dei seduttori. Se il Signore avesse tolto alla Sua chiesa l'aiuto salutare della Sua presenza che aveva promesso, questa sarebbe stata già da tempo o oppressa dai tiranni, o sedotta, e quindi perduta, a causa della falsità degli impostori.

Ma questo buon Pastore, che ama fedelmente il Suo gregge per il quale ha dato la propria vita, ha sempre e per tempo, represso il furore dei persecutori e ciò molto spesso con forza e miracoli. Inoltre ha messo in luce le vie tortuose ed i consigli maligni dei seduttori mostrandosi, in un modo o nell'altro, sempre presente nella Sua chiesa.

Ne abbiamo prove evidenti nelle storie di quei re, imperatori e principi religiosi che il Figlio di Dio ha così spesso suscitato in soccorso della sua chiesa, avendoli infiammati con un santo zelo verso la Sua casa. Tramite loro, non solo ha smorzato il furore dei tiranni, ma anche quando la chiesa dovette combattere contro i falsi dottori che corrompevano in vari modi la religione; le procurò, come rimedio, i santi sinodi nei quali i fedeli servitori di Cristo - unendo le loro preghiere, i loro consigli e i loro lavori per mantenere la chiesa e la verità di Dio - si sono comportati coraggiosamente; ed essendosi opposti senza timore ai ministri di Satana, proprio quando essi si trasformavano in angeli di luce, essi hanno estirpato le semenze d'errore e di discordia, conservato la chiesa nell'unione della pura religione, e trasmesso il vero servizio di Dio, sano e integro, ai posteri.

È così che, con un simile atto, il nostro fedele Salvatore ha fatto sentire in questo tempo la sua presenza favorevole nella chiesa olandese da anni dolorosamente afflitta. Poiché dopo essere stata liberata dalla mano potente di Dio dalla tirannia dell'anticristo romano e dell'orrenda idolatria del papato e conservata spesso miracolosamente dai pericoli di una lunga guerra, questa chiesa, molto fiorente grazie all'accordo che vi si vede in verità di dottrina e disciplina, a lode del suo Dio, per il mirabile accrescimento della Repubblica e la gioia della cristianità riformata fu, da Jacobus Arminius ed i suoi seguaci - avendo essi preso il nome di Rimostranti - prima subdolamente sollecitata, poi apertamente attaccata con diversi errori sia antichi che nuovi. Ed ancora essi, avendola tenacemente turbata con dissensioni e scandalosi scismi, l'hanno portata ad uno stato di pericolo tale che queste fiorentissime chiese sarebbero state consunte dall'orrendo avvampare delle dissensioni e degli scismi se la misericordia non fosse intervenuta.

Ma sia benedetto in eterno il Signore che, dopo avere per un momento girato la testa lontano da noi che avevamo provocato in vari modi la sua collera e la sua indignazione, ha testimoniato all'intero mondo come non dimentica la sua alleanza e non sprezza i sospiri dei suoi. poiché quando non appariva umanamente alcuna speranza di rimedio, gli piacque ispirare agli illustrissimi e potentissimi Signori degli Stati delle Province Unite, questa santa volontà che tramite il consiglio e la condotta dell'illustrissimo e magnanissimo Principe di Orange, ha risolto di ovviare a quei furiosi mali con mezzi legittimi, da lungo tempo approvati dalla pratica degli apostoli e delle chiese cristiane che da allora li hanno seguiti, mezzi di cui le chiese stesse di queste Province Unite si sono servite con gran frutto.

Con la loro autorità, hanno dunque radunato a Dordrecht un sinodo di tutte le Province poste sotto la loro giurisdizione, avendo preventivamente richiesto ed ottenuto, tramite il Serenissimo re Giacomo di Gran Bretagna, ecc.... e gli illustrissimi principi, conti famosi e potenti Repubbliche, alcuni serenissimi teologi affinché con il comune giudizio di tanta gente dotta, e teologi della chiesa riformata, questi dogmi di Arminius e dei suoi seguaci fossero approfonditamente esaminati, e che fossero giudicati solo in base alla Parola di Dio, al fine - essendo stabilita la vera dottrina e la falsa rigettata - di veder restituite tramite la benedizione divina, la concordia, la pace e la tranquillità alle chiese dei Paesi Bassi. ed è questo il beneficio di cui si rallegrano le suddette chiese, riconoscendo in tuta umiltà e lodando con azioni di grazie la fedele misericordia del loro Salvatore.

Questo venerabile sinodo dunque (dopo aver con l'autorità del Sovrano Magistrato, pubblicato e celebrato un dato giorno di digiuno in tutte le chiese di queste Province per evitare la collera di Dio e chiedere il suo soccorso favorevole), essendosi riunito a Dordrecht infiammato dall'amore di Dio e da un ardente desiderio di salvezza della chiesa, essendosi, dopo l'invocazione del nome di Dio, obbligato con un santo giuramento a non seguire altra regola se non la Sacra Scrittura ed a impegnarsi nella conoscenza e nel giudizio in tutta questa causa in buona e sana coscienza; dopo anche aver fatto citare i principali capi e difensori di questi dogmi, si è impegnato con cura e grande pazienza ad incitarli ad esporre più ampiamente i loro sentimenti si "I cinque punti di dottrina", così noti, come pure le ragioni delle loro opinioni. Ma siccome rigettavano il giudizio del sinodo e rifiutavano di rispondere agli interrogativi nel modo che conveniva, e siccome non tennero alcun conto dei comandamenti degli onorabilissimi deputati dei signori degli Stati Generali né degli editti dei suddetti illustri signori alti e potenti, ossia gli Stati Generali stessi, il sinodo è stato costretto a seguire un'altra via tramite il comandamento dei sunnominati signori, secondo il costume da molto tempo ricevuto dagli antichi sinodi.

Si è dunque fatto l'esame di questi "cinque punti di dottrina" sugli scritti, le confessioni e le dichiarazioni, essendo stata questa parte messa in luce precedentemente ed anche esibita a questo sinodo. Essendo ciò ora compiuto per mezzo della singolare grazia di Dio, non senza una squisita diligenza, in tutta fedeltà e buona coscienza, con un grandissimo accordo e consentimento di tutti quelli che vi hanno assistito. Questo sinodo, per la gloria di Dio e al fine di provvedere al mantenimento della verità salutare, alla tranquillità delle coscienze e alla pace e alla conservazione della chiesa in questi paesi, ha trovato giusto pubblicare il "giudizio" che segue, tramite il quale, da una parte è esposto il sentimento di accordo con la Parola di Dio circa questi "cinque punti di dottrina" e dall'altra è rigettato ciò che è falso e contraddice la Parola di Dio.



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