Cfw-08

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[edit] 8. CRISTO, IL MEDIATO­RE

1. E' piaciuto a Dio, secondo il suo proponimento eterno, eleggere ed ordinare il Signore Gesù, il suo unigenito Figlio, ad essere mediatore fra Dio ed uomo (161), Profeta (162), Sacerdo­te (163), e Re (164), Capo e Salvatore della su Chiesa (165); Erede di tutte le cose (166), e Giudice di tutto il mondo (167). Fin dall'eternità Egli ha dato al Signore Gesù una proge­nie (168), la quale, nella dispensaz­ione del tempo, doveva essere da Lui redenta, chiamata, giustifi­cata, santificata e glorifica­ta (170).

  • (161) "Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giustizia alle nazioni" (Isaia 42:1); "...ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. 20 Già designato prima della creazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi" (1 Pietro 1:19-20); "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16); "Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo" (1 Timoteo 2:5).
  • (16­2) "Uomini d'Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete" (Atti 2:22).
  • (163) "Così anche Cristo non si prese da sé la gloria di essere fatto sommo sacerdote, ma la ebbe da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio; oggi ti ho generato». Altrove egli dice anche: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec»" (Ebrei 5:5-6).
  • (164) "«Sono io», dirà, «che ho stabilito il mio re sopra Sion, il mio monte santo»" (Salmo 2:6); "Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine" (Luca 1:33).
  • (165) "...il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo" (Efesini 5:23).
  • (166) ­"....in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi" (Ebrei 1:2).
  • (167) "...perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti" (Atti 17:31).
  • (168) "Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola" (Giovanni 17:6); "La discendenza lo servirà; si parlerà del Signore alla generazione futura" (Salmo 22:30); "Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani" (Isaia 53:10).
  • (169) "...che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo" (1 Timoteo 2:6); "Ecco, io l'ho dato come testimonio ai popoli, come principe e governatore dei popoli. Ecco, tu chiamerai nazioni che non conosci, e nazioni che non ti conoscono accorreranno a te, a motivo del SIGNORE, del tuo Dio, del Santo d'Israele, perché egli ti avrà glorificato»" (Isaia 55:4-5); "Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione" (1 Corinzi 1:30).

2. Il Figliolo di Dio, la seconda persona della Trinità, è il vero ed eterno Dio, lo splendore della gloria del Padre, della stessa sostanza ed uguale a Lui. Giunta la pienezza dei tempi, ha assunto la natura umana (170), con tutte le qualità essenziali e le sue infermità comuni, ad eccezione del pecca­to (171). Fu concepito dallo Spirito Santo nel seno della vergine Maria, della sua sostan­za (172). Così due intere, perfette e distinte nature, quella divina e quella umana, furono unite inseparabilmente in una sola Persona, senza tuttavia trasformarsi, senza confondersi, e senza sovrappor­si (172). Tale Persona è il Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, ma pur tuttavia un solo Cristo, l'unico mediatore fra Dio e l'uomo (173).

  • (170) "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio ... E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre" (Giovanni 1:1,14); "Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna" (1 Giovanni 5:20); "...tenendo alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato" (Filippesi 2:16); "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).
  • (171) "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo ... Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo. Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo" (Ebrei 2:14,16-17); "Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato" (Ebrei 4:15).
  • (172) "...a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria ... Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù ... L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio" (Luca 1:27,31,35); "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).
  • (173) "L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio" (Luca 1:35); "...perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità" (Colossesi 2:9); "...ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen!" (Romani 9:5); "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito" (1 Pietro 3:18); "Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria" (1 Timoteo 3:16).

3. Il Signore Gesù, con la sua natura umana unita a quella divina, fu santifi­cato ed unto di Spirito Santo oltre misu­ra (174), avendo in sé stesso tutti i tesori della sapienza e della conoscen­za (175). Piacque al Padre di fare abitare in Lui tutta la pienezza (176), affinché essendo santo, innocente ed immacolato e pieno di grazia e di verità (177), potesse essere appieno fornito per esercitare l'ufficio di Mediatore e di Garante (178). Non assunse questa posizione e questo compito di per sé, ma fu chiamato ad assum­erli dal Padre (179), che gli ha dato ogni podestà ed autorità di giudicare e gli ha comandato di esercitare questi diritti (180).

  • (174) "Tu ami la giustizia e detesti l'empietà. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto d'olio di letizia; ti ha preferito ai tuoi compagni" (Salmo 45:7); "Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; Dio infatti non dà lo Spirito con misura" (Giovanni 3:34).
  • (175) "...nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti" (Colossesi 2:3).
  • (176) "Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza" (Colossesi 1:19).
  • (177) "Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli" (Ebrei 7:26); "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre" (Giovanni 1:14).
  • (178) "...vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com'egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui" (Atti 10:38); "...a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele ... Ne consegue che Gesù è divenuto garante di un patto migliore del primo" (Ebrei 12:24; 7:22).
  • (17­9) "Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne. 5 Così anche Cristo non si prese da sé la gloria di essere fatto sommo sacerdote, ma la ebbe da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio; oggi ti ho generato»" (Ebrei 5:4-5).
  • (180) "Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio ... e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo" (Giovanni 5:22,27); "E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra" (Matteo 28:18); "Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso»" (Atti 2:36).

4. Il Signore Gesù accettò di assumersi molto volentieri questo compi­to (181). Per adempier­lo fu reso soggetto alla legge (182), che osservò perfettamen­te (183). Sopportò direttamente nella sua anima i tormenti più duri (184), nel suo corpo le sofferenze più dolorose (185), fu crocefisso, e morì (186). Fu sepolto e rimase sotto il potere della morte, senza per conoscere la corruzio­ne (187). Il terzo giorno risorse dai mor­ti (188), con lo stesso corpo con il quale aveva sofferto (189). Con esso pure Egli ascese al cielo, ed ora siede alla destra del Padre suo (190) e di là fa interces­sione (191). Ritornerà alla fine del mondo per giudicare u­omini ed angeli (192).

  • (181) " Allora ho detto: «Ecco, io vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore»" (Salmo 40:7-8); "Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo; non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, vengo" (nel rotolo del libro è scritto di me) "per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato» (che sono offerti secondo la legge), aggiunge poi: «Ecco, vengo per fare la tua volontà». Così, egli abolisce il primo per stabilire il secondo. In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre" (Ebrei 10:5‑10); "Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio" (Giovanni 10:18); "... trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce" (Filippesi 2:8).
  • (182) "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).
  • (183) "Ma Gesù gli rispose: «Sia così ora, poiché conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia». Allora Giovanni lo lasciò fare ... Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento" (Matteo 3:15; 5:17).
  • (18­4) " E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato. Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me»" (Matteo 26:37-38); "d essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra" (Luca 22:44); "E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?» cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»" (Matteo 27:46).
  • (185) Leggere Matteo 26 e 27.
  • (186) "trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce" (Filippesi 2:8).
  • (187) "...uest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza; perché tu non lascerai l'anima mia nel soggiorno dei morti, e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione" (Atti 2:23‑27); "...ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto decomposizione" (Atti 13:37); "...sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui" (Romani 6:9).
  • (188) "Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici" (1 Corinzi 15:3‑5).
  • (189) "Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò». Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e vedi le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente»" (Giovanni 20:25-27).
  • (190) "Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio" (Marco 16:19).
  • (191) "Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi" (Romani 8:34); " Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d'uomo, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi ... Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro" (Ebrei 9:24; 7:25).
  • (192) " Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi. Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio" (Romani 14:9-10); "«Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo» ... E ci ha comandato di annunziare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti" (Atti 1:11; 10:42); "Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità, e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti" (Matteo 13:40‑42); "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora." (Giuda 6); "Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio" (2 Pietro 2:4).

5. Il Signore Gesù, con la sua perfetta obbedienza e il sacrificio di sé stesso o­fferto una volta per sempre a Dio mediante lo Spirito eterno, ha soddisfatto completa­mente la giustizia di suo Padre (193), ha ottenuto non solo la riconcilia­zione ma ha acquistato un'ere­dità eterna nel Regno dei cieli per tutti quelli che il Padre gli ha dato (194).

  • (193) " Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti" (Romani 5:19); "...quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente! ... Infatti, dove c'è un testamento, bisogna che sia accertata la morte del testatore. ... Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati" (Ebrei 9:14,16; 10:14); "....camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato sé stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave" (Efesini 5:2); "Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù" (Romani 3:25-26).
  • (194) " Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. ... Dopo le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per lui. Il popolo d'un capo che verrà, distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra" (Daniele 9:24,26); "Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli" (Colossesi 1:19-20); "In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà ... il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria" (Efesini 1:11,14); "...giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati" (Giovanni 17:2); "...è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. ... Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa" (Ebrei 9:12,15).

6. Sebbene l'opera della redenzione non venne realizzata di fatto da Cristo se non dopo la sua incarnazi­one, tuttavia la virtù, l'efficacia, e i benefici che ne conseguono furono comunicate agli eletti in tutte le età fin dall'inizio del mondo tramite le promesse, i tipi ed i sacrifici che accennavano a lui come alla progenie della donna che doveva schiacciare il capo al serpente e come all'agnello immolato fin dalla fondazione del mondo; poiché Egli è lo stesso, ieri, oggi ed in eterno (195).

  • (195) "ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione" (Galati 4:4-5); "5 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno" (Genesi 3:15); " L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato" (Apocalisse 13:8); "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebrei 13:8).

7. Nella sua opera di mediatore, Cristo agisce secondo entrambe le sue nature, ognuna delle quali opera ciò che le è pro­prio (196). Tuttavia, data l'unità della sua persona, ciò che e proprio di una natura viene a volte attribuito dalla Scrittura all'altra (197).

  • (196) "...quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!" (Ebrei 9:14); "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito" (1 Pietro 3:18).­
  • (197) " Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue" (Atti 20:28); " Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo [che è nel cielo]" (Giovanni 3:13); "Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli" (1 Giovanni 3:16).

8. La redenzione viene da Cristo applicata con certezza ed efficacia a tutti coloro per i quali Egli l'ha acquista­ta (198). Inoltre Egli intercede per loro (199), rivelando loro, nella Parola e tramite la Parola, i misteri della salvez­za (200), li persuade efficacem­ente tramite lo Spirito a credere e ad obbedire, governa i loro cuori con la sua Parola ed il suo Spirito (201), sconfigge tutti i loro nemici con la sua onnipoten­za e sapienza, tramite mezzi e modi consoni alla sua meravigliosa ed insondabile provvigio­ne (202).

  • (198) "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuor ... Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno" (Giovanni 6:37,39); "...come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore" (Giovanni 10:15-16).­
  • (19­9) "Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo" (1 Giovanni 2:1-2); "Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi" (Romani 8:34).
  • (200) ­"Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio" (Giovanni 15:13,15); "In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé" (Efesini 1:7-9); "Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola" (Giovanni 17:6).
  • (201) "...e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre" (Giovanni 14:16); "fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio" (Ebrei 12:2); "Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo" (2 Corinzi 4:13); " Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. ... infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. ... Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all'ubbidienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo" (Romani 8:9,14; 15:18-19); "Santificali nella verità: la tua parola è verità" (Giovanni 17:17).
  • (202) "Il SIGNORE ha detto al mio Signore: «Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi" (Salmo 110:1); "Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico che sarà distrutto, sarà la morte" (1 Corinzi 15:25-26); "Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla. Voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno che io preparo», dice il SIGNORE degli eserciti" (Malachia 4:2-3); "...ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce" (Colossesi 2:15).






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