Trama

From Theos Koima

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Contents

Parte 1: Salve sono Mr Wolf e faccio riassunti

Prologo

La Prigione

Dopo una furibonda rissa scatenatasi in una locanda tutti vengono improgionati. Trovandosi nella stessa cella Ray, Renè e Tetsuya tentano più volte la fuga, mentre Niana anche lei imprigionata insieme a loro credendo ancora nella giustizia di Dalmatia si rifiuta da assecondare i loro piani e si tiene in disparte. Dopo diversi tentativi finiti male, alla fine aiutati stavolta anche da Niana e da un certo Jack loro comagno dei sventura tutti riescono a fuggire e recuperate le armi si fanno strada attraverso i corridoi della prigione. Scendendo giù per i diversi livelli della grande prigione della capitale incontrano pericoli sempre maggiori. Ai pieni inferiori non solo guardie difendono la prigione, ma anche essiri animati innaturalmente che abitano quei luoghi di tortura. Infine all'ultimo livello trovano un prigioniero speciale in una cella di isolamento. Il prigioniero altri non è che Larhal un giovane malconcio, dopo un iniziale diffidenza soprattutto da parte dell'elfa si decide di portare con se il prigioniero. Così per un bene comune si accantonano i diverbi e tutti insieme risalgono verso l'uscita e giunti finalmente alla luce del sole di fronte alla prigione trovano ad attenderli il capo delle guardie Gunther. Dopo un duro scontro contro l'ultima difesa della prigione della capitale il gruppo riesce a scappare dopo aver battuto il proprio nemico. Si scappa senza fermarsi o voltarsi, ma nella mente a più di uno balena un dubbio, quella prigione era difesa fin troppo bene, qualcosa che non doveva essere liberato si trovava in quel luogo, ma è solo un rapido pensiero che la paura di essere ripresi fa dissolvere rapidamente, per lasciare il posto solo a una grande fuga verso la libertà.

Capitolo 1: Il Viaggio

Inizia il Viaggio

Accertatisi di non essere più sotto la mira delle gurdie della prigione il gruppo si ferma per riprendere fiato. Larhal è più di altri intenzionato a uscire immediatamente dalla città e solo dopo decidere sul da farsi. Essendo per lui adesso la città un luogo oltremodo pericoloso, ma non tutti sono dello stesso avviso e sul farsi della notte Renè decide di fermarsi in una locanda in città, mentre il resto del gruppo si allontana dalle mura della grande capitale per attendere il drow fuori all'alba del giorno seguente. Così il gruppo si separa, fuori dalla città nonostante la paura continua di essere ripresi la notte trascorre tranquilla, mentre in città Renè fa un incontro interessante. Mentre siede nella locanda un drow come lui attrae la sua attenzione. Questo drow è Kurtz del casato dei Rosenwinkel abile con la pistola come Renè porta alla mano una stupenda invenzione che da subito attrae Renè. Passa la notte, e il nuovo giorno vede il gruppo nuovamente unito discutere sulla direzione migliore da prendere, Larhal è deciso ad andare a nord dove dice potrà trovare un importante aiuto. Niana insegue un sogno del padre e sa che ciò che cerca è a Nord-est quindi per un tratto trova utile la compagnia del gruppo, gli altri non hanno problemi a proseguire verso nord, così inizia il viaggio. Durante il primo giorno di cammino il gruppo viene attaccato da alcune delle numerose bestie che infestano le pianure e Niana viene quasi uccisa da una di queste. Subito tutti si premurano di aiutarla, Renè corre alla città più vicina per cercare un rimedio rapido, ma mentre è via per intercessione di Salamander a cui Larhal è devoto Niana viene strappata a una sicura morte. Così il viaggio continua ancora stupiti per la visione onirica che il dio ha offerto al gruppo. Prima di giungere in un nuovo villaggio il gruppo incontra sul suo cammino Kurtz Rosenwinkel, Renè che già lo conosce lo presenta al gruppo e insieme al nuovo avventore si giunge al vicino villaggio. Solo che ogni città per dei fuisggiaschi rappresenta un pericolo, così Larhal decide di fermarsi fuori insieme a Kurtz, mentre gli altri con una punta di imprudenza decisdono di entrare, solo per scoprire di essere ricercati ed essere quindi attaccati dalle gurdie dalle quali scampano a stento, per uscire rapidamente dal villaggio e riconghiungersi ai compagni e proseguire a Nord.

Kihran si unisce al gruppo, molte liti ci dividono

Giunti in una nuova città i fuggischi attirano l'attenzione, trovandosi in difficoltà ancora una volta contro le guardie. Dopo una fuga dalla città e aiutati da un ronso, un certo Kihran appena conosciuto tutti si rimettono in viaggio. Durante i successivi giorni delle incomprensioni portano a una furibonda lite che vede Kurtz lasciare il gruppo. In seguito il gruppo cadere in un agguato, fortunatamente tutti scampano all'attentato e il viaggio procede, stavolta guidati da Kihran.

Il possente Jimamura

Tutto il gruppo giunge nella città del fratello di Kihran, il signore Ronso Jimamura. Nel ghetto ronso tutti vengono accolti nella casa del fratello di Kiran, ma in seguito a delle imprudenze in città Jimamura scaccia gli avventori dalla sua casa. Dopo una rocambolesca fuga e grazie al sacrificio di Kihran il gruppo scampa alle guardie, e può proseguire ancora verso Nord, verso un passaggio montano.

Capitolo 2: Tradimento

Il gruppo si separa

Dopo la fortunosa fuga si susseguono delle accuse sull'imprudenza di alcuni membri del gruppo che portano Niana e Ray a lasciare i compagni. Ma dopo essere stati violentamente attaccati i due vengono ricondotti al gruppo da Kurtz. Giunti ai piedi della montagna si scopre che il passaggio sotterraneo è ostruito e che bisognerà cercare sulla montagna qualcosa per liberarlo dalle rocce.

Il Tradimento di Kurtz

Articolo principale: Il Tradimento di Kurtz.

Reperito ciò che si cercava sulla montagna dopo una faticosa scalata, il gruppo riesce a entrare nel passaggio sotterraneo, ma all'imbocco della caverna Kurtz tradisce i comagni rivelandosi per quello che è. Il combattimento è duro e Kurtz supportato da dei compagni sta per sconfiggere il gruppo, ma un provvidenziale intervento salva tutti. Alla fine Kurtz si da alla fuga dopo aver bloccato il gruppo nella caverna.

Capitolo 3: Viaggio nelle Tenebre

La caverna di fuoco e il cimitero delle macchine

Si scende per divessi livelli nel sottosuolo, senza molta luce e continuamente sotto lè'attacco delle creature di quegli abissi. Giunti infine sul fondo delal caverna ci si trova davanti a un pericoloso lago di lava. Superato anche questo ostacolo si procede per la ripida salita verso l'uscita, il cimitero delle macchine. Giunti nel tecnologio deposito di rottami, il gruppo si destreggia fra le diverse stanze e corridoi del posto. Dopo un faticoso cammino alla luce dei Neon, costellato di pericoli si giunge a un uscita, finalmente dopo lungo tempo il gruppo rivede la luce.

Nuovamente alla luce

Articolo principale: Nuovamente alla luce.

Capitolo 4: Oltre il velo, la guerra

Viaggio alla volta del confine

Il giudice Mesdoram

Articolo principale: Il giudice Mesdoram.

Rudvich chierico di Alexander

Articolo principale: Rudvich chierico di Alexander.

Capitolo 5: Il Treno

L'Ultimo Treno

Articolo principale: L'ultimo treno.

Ribelli

Articolo principale: I Ribelli.

L'incidente del Vagone 1

Articolo principale: L'incidente del Vagone 1.

Agguati e Schieramenti

Articolo principale: Agguati e Schieramenti.

Ray ancora in forma di lupo assale l'ultima guardia rimasta in piedi, purtroppo si tratta di Larhal ancora travestito da soldato di Dalmazia. Sotto i morsi della bestia il principe di accascia al suolo morente e subito i compagni trepidanti per lui gli rendono giustizia uccidendo Ray che nel suo impeto omicida ha ferito mortalmente Larhal, colpevole solo di aver interpretato la sua parte nella grande messa in scena creata per inbarcarsi sul treno.
Quando il lupo tornato umano giace a terra morente Tetsuya si premura di aiutare Larhal, nel frattempo Renè e Niana dibattono animatamene sul da farsi, in questo frangente un ufficiale si presenta alla porta del vagone uno e con una voce per Niana familiare chiama se Renè. Niana irritata per l'interruzione e sospettosa dell'ufficiale va dapprima ad aiutare Larhal a rimettersi in sesto e poi insieme a lui discute della situazione che con l'avvento dell'ufficiale sembra essersi aggravata.
Renè torna dopo un lungo frangente accompaganto da altri soldati che subito si occupano della sistemazione del vagone uno, oramai distrutto dagli scontri. L'assenza del drow e la sua reticenza in seguito scatenano i sospetti dei già allarmati Niana e Larhal e a poco servono le successive spiegazioni di Renè che cerca di chiarire alcuni elementi del futuro Assalto alla stazione.
Chiusi nel vagone sedici i membri del gruppo apprendono da Renè che quel treno sta compiendo un viaggio alla volta di Folgandhi per un attacco suicida, e che il gruppo è per l'appunto stato reclutato per costituire una squadra d'assalto alla stazione, ma molti punti sono controversi e di certo nessuno ha intenzione di andare in guerra senza sapere perchè e agli ordini di chi, la tenzione sale quando Niana mostra i suoi dubbi sull'identità dell'ufficiale che prima ha chiamato a se Renè rivelandogli i particolari dell'assalto alla stazione. In questa situazione di trmemenda tensione a nulla valgono gli appelli all'unità e al comune destino, alla fine si decide di riposare senza aver raggiunto un vero accordo, si dorme comunque profondamente prima di essere svegliati da una brusca frenata che annuncia un pericolo. Scesi dal treno tutti vedono chiaramente che una roccia blocca i binari, questa roccia si rivelerà un mostro che si difende dai colpi delle guardie facendo un eccidio mentre i membri del gruppo cercano sicure posizioni per difendersi da esso.

Disordini in treno

Articolo principale: Disordini in treno.

Il treno si ferma d'improvviso, svegliando brutalmente i membri del gruppo, che, addormentatisi nel vagone merci, rotolano sulle casse. Tutti si chiedono cosa sia successo o che ora sia: è impossibile che il gruppo abbia dormito tanto da non essersi accorto dell'arrivo del treno a destinazione. Da fuori si sente uno strano clangore: incuriositi, Ray, Tetsuya, Lahral e Niana corrono fuori dal vagone per sapere cosa sia successo; nel frattempo, René, con la sua solita spettacolare agilità, preferisce vedere cosa stia succedendo dalla sommità del treno, e percorre di corsa tutti i vagoni sino alla locomotiva.
Giunti accanto ai primi vagoni, il mistero della frenata brusca si svela: una roccia enorme ha sbarrato le rotaie; tutto intorno, solo deserto. Il gruppo tira un sospiro di sollievo: è ancora mattina.
Un gruppo di guardie sta cercando di smuovere l'enorme roccia che blocca il passaggio, ma con scarsi risultati; uno di loro batte veemente la sua spada contro la roccia, urlando ordini. D'improvviso, la roccia pare vibrare, e con essa tutta la terra intorno: si sente un suono grottesco, come ti un ruggito che riecheggia in una caverna; la sabbia intorno sembra unirsi in grandi pezzi di terreno argilloso crepato e sembra che intorno stia imperversando una grande scossa sismica. D'un tratto, grandi spuntoni di roccia emergono dalla terra violentemente, uccidendo brutalmente la maggiorparte dei soldati: quella che sembrava solo una grande roccia si rivela essere uno spaventosa testuggine mostruosa.
A questo punto il gruppo non può più sottrarsi allo scontro, che si rivela più duro del previsto, anche se molto noioso. Interviene nello scontro, dopo un po' di tempo, anche il Ten. Themistocles Damascio che, dopo aver preso con enorme cautela la mira con il suo fucile, spara un colpo micidiale e spettacolare contro la creatura, che si ritira nel guscio. Grazie a Tetsuya, che si era proposto come esca, la creatura è adesso spostata dai binari, ed il treno può ripartire.
A bordo c'è tensione: il Ten. Themistocles Damascio manda a chiamare, tramite il Serg. Demetria, a rapporto René, che risponde seguito da Tetsuya: giunti al vagone 21, vi è in corso una riunione tra il Ten. Themistocles Damascio ed altri quattro uomini: i Sottotenenti Akakios e Dimitris, il Sergente Silas ed il Cap. Mag. Gerasimos. A seguito dei commenti negativi degli ufficiali sulle strategie di combattimento del gruppo, si discute brevemente della strategia d'assalto una volta che il treno si sarà fermato: le cinque squadre, comandata ognuna da un ufficiale, si troveranno nei primi cinque vagoni, e dovranno - facendosi strada uccidendo, se necessario - conquistare la stazione di Zerbst, occuparla e mantenerla; nel frattempo, una squadra avrà preso in ostaggio i civili ed i deportati, mentre un'altra squadra starà recandosi alla centrale.
Congedati, Tetsuya e René riuniscono il gruppo per prepararlo al peggio: sono momenti di grande tensione, ed il gruppo appare diviso.

Assalto alla stazione

Articolo principale: Assalto alla stazione.

C'è un clima di grande tensione sul treno a pochi minuti dall'arrivo a Zerbst. Gli ufficiali si preparano all'assalto nei rispettivi vagoni, armati di tutto punto e tesi come una corda di liuto, destando perplessità tra i passeggeri. Dopo un ultimo briefing con il Ten. Themistocles Damascio, René da le ultime istruzioni e riorganizza il gruppo, che si mostra ancora indeciso sul da farsi. Mentre Kleotikitas spiega l'anatomia della stazione di Zerbst, un soldato recapita a René un regalo da parte del tenente: si tratta di un esplosivo.
Sebbene non convinto di scopi ed azioni, anche il gruppo è pronto all'assalto sul Vagone 3 quando il treno si ferma. Le porte si spalancano, ed è subito l'inferno: le urla di battaglia dei soldati che scendono in corsa non sono coperte nemmeno dagli scoppi delle armi da fuoco o dalle grida di morte dei civili uccisi inaspettatamente: la Compagnia d'Assalto è entrata in azione. Fermato dai morsi della coscienza alla vista di tanta ingiustizia, Ray rimane bloccato sulla porta del vagone impressionato: nel gruppo ci sono le ultime discussioni nervose e frettolose e poi, per scampare ad una macchia così grave e nello stesso tempo per sopravvivere e non deludere i suoi compagni, per Ray non c'è altro modo che lasciarsi andare alla Bestia.
Anche per il gruppo l'assalto ha inizio: tentando di farsi strada verso l'uscita della stazione, per raggiungere la loro postazione pattuita e per trovare al più presto una via di fuga, il gruppo ha i primi scontri con le guardie e può saggiarne la loro pericolosità: scamparla sani e salvi sarà più dura del previsto. Nei primi scontri, Niana si lascia andare senza controllo, colpendo con i suoi soffi di fuoco anche gli alleati. Lo stesso vale per Ray, che incede senza guardarsi nemmeno intorno.
Giunti finalmente alle uscite della stazione, il gruppo prende posto accanto a Silas e le sue truppe, proteggendo una delle entrate. Nel frattempo sono arrivate le Truppe di Difesa Speciali di Folgandi che si fanno strada travolgendo la compagnia di assaltatori. A questo punto lo scontro diventa furioso ed il gruppo, alla disperata ricerca di una via di fuga, si trova a dover affrontare una squadra di soldati di difesa speciali, della quale, grazie anche all'aiuto di Silas, riesce a stento ad avere la meglio, al costo di ferite gravi.
C'è un solo, fugace, momento, per chi ancora ne è in grado, di prendere un sospiro: sul filo del rasoio, ci si rende definitivamente conto, non solo che la battaglia non può essere vinta, ma anche che la sconfitta e la morte saranno più veloci del previsto.
Ed infatti, non c'è nemmeno il tempo di espirare completamente, che Silas viene tagliato in due di netto. Dietro di lui, la spada ancora lucente, un uomo punta il gruppo.

Capitolo 6: Implicazioni religiose

Il Generale Balder

Articolo principale: Il Generale Balder.

Dopo essersi rivolto con un rimprovero paterno a Kleotikitas l'uomo si presenta come il Generale Balder, il luogotenente dal quale il gruppo era stato diretto da Mesdoram. Distribuendo velocemente oggetti di cura, Balder indirizza il gruppo "Alla Stazione", una locanda poco lontano, dove avrebbero trovato un suo soldato ad accoglierli, poi si congeda frettolosamente dando appuntamento al gruppo alla locanda.
Senza perdere l'occasione, con l'aiuto della magia curativa di Kleotikitas e degli unguenti speciali donati da Balder, il gruppo riesce a rimettersi in sesto, non perdendo tempo per approfittare del varco e correre verso la salvezza. La strada indicata è molto affollata, ed il gruppo ha poche difficoltà a mescolarsi tra la gente; raggiunto il vicolo che precede la locanda, il gruppo viene aiutato da un uomo vestito di nero che si presenta come un soldato al servizio di Balder, che fornisce ai membri del gruppo una pulizia sommaria e dei vestiti Folgandiani.
Con questi il gruppo può confondersi in mezzo ai clienti ordinari della sfarzosa locanda, i quali sembrano stranamente ignari dell'accaduto poco lontano. Non passa che qualche minuto, che un boato fortissimo fa tremare le pareti dell'edificio, le luci elettriche sui candelabri appeso al soffitto, ora ondeggiante, scoppiano con un gran fragore di vetri rotti, e d'un tratto c'è il buio completo. In locanda è il delirio: il boato è stato solo il primo di una serie di esplosioni che si succedono velocemente l'una dietro l'altra, solo per lasciare poi il silenzio delle voci spaurite.
Tutti si precipitano fuori a vedere cosa sia successo: la strada è completamente buia, le luci arancioni dei lampioni sulle pareti anch'esse fulminate. Un fiume di gente spaventata e confusa crea un caos enorme sulle strade. Da lontano, verso la stazione, si scorgono delle fiamme altissime e del fumo nero denso che sale verso il cielo. Il gruppo si chiede cosa stia succedendo, ed alcuni si dirigono verso la stazione: delle guardie cittadine bloccano la strada allontanando i curiosi ed avvertendoli di ritirarsi immediatamente nelle loro abitazioni, rassicurandoli che tutto sarà presto finito. Nel frattempo Tetsuya si informa con un altro ronso, di nome Biran, pianista al locale, riguardo a cosa stia succedendo, solo per scoprire, con enorme disappunto, che questi non parla il linguaggio ronso e sembra essere addirittura all'oscuro della popolazione Ronso come popolazione indipendente dai ghetti di Folgandi.
L'uomo senza nome spiega a Kleotikitas che è saltata in aria la Centrale Elettrica di Zerbst, lasciando al buio e senza comunicazioni gran parte della Romanda, svelando così il verso senso dell'assalto alla stazione.
Nonostante la locanda chiuda per stato d'allarme, l'uomo senza nome riesce a convincere il proprietario a concedere comunque l'ospitalità pagata nelle due stanze affittate per il gruppo. Sempre quest'ultimo suggerisce al gruppo di ritirarsi nelle stanze e smetterla di aspettare Balder, che probabilmente sarà impegnato tutta la notte; alle perplessità e preoccupazioni del gruppo, l'uomo rassicura dicendoli che è solo una questione di tempo e che Balder, da solo, sarebbe stato in grado di sconfiggere tutti i loro soldati, aggiungendo spaventosamente, anche se con modestia, che se egli stesso ha visto diverse volte déi scendere sulla terra e combattere al suo fianco, per Balder sarà una bazzecola sbarazzarsi di qualche soldatuccio.

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