Vedir

From Theos Koima

(Difference between revisions)
 
(9 intermediate revisions not shown)
Line 5: Line 5:
Lo stemma del casato è una rosa stilizata, non si sa esattamente da cosa derivi tale simbolo, ma sembra che il primo Vedir fosse in realtà una donna e che il suo fiore preferito fosse questo così da allora tradizione vuole che si mantenga tale simbolo. Questa però è solo una leggenda che la famiglia nell'arco dei secoli ha sempre voluto sfatare, che una famiglia dal così grande onore guerriero fosse in realtà originata da una donna è un insulto per i Vedir. Recenti studi portano alla luce una storia più complessa e densa di retroscena, sembra che in effetti il casato non sia stato fondato da una donna, ma che nella sua storia una donna abbia davvero sostenuto sulle sue spalle il peso dell'intera famiglia e si sia fatta onore come i suoi avi, così lo stemma che era il suo simbolo personale fu sostituito a quello precendete e originario, ma di questo cambiamento si sono perse le tracce e così la storia resta campata in aria anche se sembra la più plausibile. La donna in questione si chiamava Kestal, unica figlia di un antico patriarca Vedir dovette per anni guidare l'esercito e lo fece così bene che per gli fu concesso di sostituire il proprio simbbolo a quelo ufficiale del casato, dopo di lei sono eredi maschi hanno retto il peso del casato. <Br>
Lo stemma del casato è una rosa stilizata, non si sa esattamente da cosa derivi tale simbolo, ma sembra che il primo Vedir fosse in realtà una donna e che il suo fiore preferito fosse questo così da allora tradizione vuole che si mantenga tale simbolo. Questa però è solo una leggenda che la famiglia nell'arco dei secoli ha sempre voluto sfatare, che una famiglia dal così grande onore guerriero fosse in realtà originata da una donna è un insulto per i Vedir. Recenti studi portano alla luce una storia più complessa e densa di retroscena, sembra che in effetti il casato non sia stato fondato da una donna, ma che nella sua storia una donna abbia davvero sostenuto sulle sue spalle il peso dell'intera famiglia e si sia fatta onore come i suoi avi, così lo stemma che era il suo simbolo personale fu sostituito a quello precendete e originario, ma di questo cambiamento si sono perse le tracce e così la storia resta campata in aria anche se sembra la più plausibile. La donna in questione si chiamava Kestal, unica figlia di un antico patriarca Vedir dovette per anni guidare l'esercito e lo fece così bene che per gli fu concesso di sostituire il proprio simbbolo a quelo ufficiale del casato, dopo di lei sono eredi maschi hanno retto il peso del casato. <Br>
La famiglia è fedele da sempre a Bahamuth il grande drago, ma i legami religiosi si fermano qui, nessun Vedir si è mai avvicinato ai gradi più alti dell'organizzazione sacerdotale di Bahamuth e nessuno ha mai pensato di arrivarci, ai Vedir non interessano tali cariche, per un Vedir conta soltanto l'onore e la spada senza di essi egli non esiste più, all'infuori di un rango dell'esercito egli si sente privo della sua nobiltà, indegno di mantenere il proprio rango.
La famiglia è fedele da sempre a Bahamuth il grande drago, ma i legami religiosi si fermano qui, nessun Vedir si è mai avvicinato ai gradi più alti dell'organizzazione sacerdotale di Bahamuth e nessuno ha mai pensato di arrivarci, ai Vedir non interessano tali cariche, per un Vedir conta soltanto l'onore e la spada senza di essi egli non esiste più, all'infuori di un rango dell'esercito egli si sente privo della sua nobiltà, indegno di mantenere il proprio rango.
 +
 +
 +
{| class="toccolours" valign="left" style="font-size: 87%; float:right; margin:0.5em 1em 0.5em 0.5em; width:25em; clear:left;"
 +
|-
 +
!colspan=2 style="font-size: larger; background-color: #34353A; color: #FFFFFF; line-height: 300%;"| Tyrak Vedir
 +
|-
 +
|colspan=2 style="text-align: center; font-size: smaller;" | [[Image:Tyrak.jpg|150px|center]] <br>
 +
[[Image:Miniquote.png|13px|left]]''Quando mi vedi vuol dire che sei morto''
 +
|-
 +
!colspan=2 style="background-color: #34353A; color: #FFFFFF; line-height: 200%;" | Profilo
 +
|-
 +
|'''Sesso''' || Maschio
 +
|-
 +
|[[Etnie a Kosmos|'''Razza''']] || [[Drow]]
 +
|-
 +
|'''Età''' || 67 anni
 +
|-
 +
|'''Ruolo''' || Padre di Veladrin
 +
|}
 +
 +
=Tyrak Vedir (Autunno 1799 - Estate 1866)=
 +
Generale e illustre uomo del casato Vedir. Ebbe un esistenza tutto sommato breve riassumibile in una sola parola Obbedienza. Non era un uomo che amava la diplomazia, non conosceva per nulla l'arte della parola e la disdegnava pure, non impartiva ai suoi uomini ordini complessi e lui stesso non si faceva piani troppo complicati sapeva solo che per compiere una data missione doveva fare del suo meglio e di solito ci riusciva senza problemi. Non discuteva mai gli ordini, nemmeno fra se e se aveva dei dubbi sul fatto che quello che faceva per conto dei superiori fosse giusto o meno. <Br>
 +
Unico erede del casato fu da subito spinto verso la carriera militare, già giovanissimo era abile nell'arte della spada a venti anni il padre gli lasciò il peso quasi totale del casato, e Tyrak si dimostrò abile a gestire le piccole faccende che il suo rango imponeva così che il padre si potè dedicare anima e corpo all'addestramento degli ufficiali di Celsa. All'età di trentacinque anni dopo essersi immesso regolarmente nelle fila degli ufficiali dell'esercito e aver infine raggiunto il grado di generale Tyrak chiese in moglie una delle figlie del casato Elkor, di certo un abile mossa, infatti il casato degli Elkor da sempre dedito allo studio della fusione fra tecnologia e magia era un casato molto importante e tenuto bene in conto all'interno della tecnocrazia.<Br>
 +
Per suoi meriti personali il patriarca gli concesse in moglie la sua seconda figlia Maral che subito apprezzo Tyrak come uomo e marito ammaliata dalla sua forza e fermezza. I periodi in cui Maral visse insieme a Tyrak però furono molto pochi nei quasi quaranta anni di matrimonio i due passarono insieme non più di due anni il resto del tempo Tyrak lo trascorse nel nord del suo paese lontano dal palazzo dei padri e da sua moglie intento sempre a servire e obbedire agli ordini e a impartirli a sua volta. <Br>
 +
Il generale drow era detto ''Guerriero ombra'' perchè sapeva passare inosservato seguire un nemico come la sua ombra per poi ucciderlo quando questo abbassava la guardia. Nessuno riuscì mai a scorgere la sua figura stagliarsi fra le ombre e nessuno riuscì mai a cogliere un bagliore nella sua spada o nei suoi occhi, perchè nulla di tutto ciò emetteva un bagliore. Tyrak quando combatteva era un ombra impercettibile per chiunque e la sua perfetta scherma eliminava il nemico ancor prima che questi potesse ingaggiare un combattimento con il guerriero ombra, di solito quando finalmente lo vedevi era perchè ti aveva già ucciso e si mostrava mentre tu esalavi l'ultimo respiro impotente di fronte al grande generale.  <Br>
 +
All'età di 67 anni ebbe il primo e ultimo figlio, per la sua gioia un maschio che poteva così continuare a seguire le pesanti orme che la famiglia Vedir aveva tracciato sul sentiro della storia, non lo vide nascere, seppe solo prima di partire per la sua ultima missione che poi si rivelò per lui l'ultima che era nato e che godeva di ottima salute. Così colmo di gioia partì come suo solito per terre lontane, ma questa volta la sua abilità non bastò e morì nel adempiere alla sua missione, alcuni dicono che fu proprio la gioia per la nascita del suo primo figlio che lo tradì, lui che non aveva mai un turbamento e una luce negli occhi stavolta l'aveva e fu per questo che perì in battaglia. La notizia del fallimento non uscì mai dai stretti ranghi militari e non turbò nessuno ne non Maral. In memoria del generale caduto fu eretta una statua in un angolo del cortile dell'accademia per ufficiali un angolo ombreggiato dove il generale Tyrak potesse sentirsi sempre a suo agio. <Br>
 +
Dopo la sua fine l'intero peso del casato fu sostenuto da Maral che abile com'era non ebbe alcun problema a gestire quella famiglia, ma la sua morte lasciò comunque un grande vuoto nell'organizzazione militare che nessun Vedir giunse a colmare immediatamente e che rimase tale per molti anni ancora fino a che Veladrin non crebbe. 
 +
 +
{| class="toccolours" valign="left" style="font-size: 87%; float:Left; margin:0.5em 1em 0.5em 0.5em; width:25em; clear:left;"
 +
|-
 +
!colspan=2 style="font-size: larger; background-color: #34353A; color: #FFFFFF; line-height: 300%;"| Maral Elkor
 +
|-
 +
|colspan=2 style="text-align: center; font-size: smaller;" | [[Image:Maral.jpg|150px|center]] <br>
 +
[[Image:Miniquote.png|13px|left]]''Il mondo ha una ragione, sono io''
 +
|-
 +
!colspan=2 style="background-color: #34353A; color: #FFFFFF; line-height: 200%;" | Profilo
 +
|-
 +
|'''Sesso''' || Femmina
 +
|-
 +
|[[Etnie a Kosmos|'''Razza''']] || [[Drow]]
 +
|-
 +
|'''Età''' || 134 anni
 +
|-
 +
|'''Ruolo''' || Madre di Veladrin
 +
|}
 +
 +
=Maral Elkor (Primavera 1801 - 02/05/1935)=
 +
 +
Secondogenito dell'illustre casato Elkor, Maral ricevette da subito i giusti insegnamenti per divenire un giorno una vera dominatrice come qualunque altro Elkor. Era politica comune della famiglia insegnare a tutti i suoi appartenenti i più complessi segreti della tecnologia e i rudimenti della magia così come a ognuno veniva impartito un severo addestramento alla diplomazia, la predisposizione al comando invece gli Elkor c'è l'hanno nel sangue. Così Maral come la sorella maggiore e i due fratelli minori ricevette un perfetto addestramento che con passare degli anni e anche grazie alle sue doti innate la trasformarono nel prototipo perfetto della nobildonna abile al comando. <Br>
 +
Non tardarono per le i primi incarichi soprattutto scientifici, terminati gli studi rimase sotto l'ala protettiva del padre che era all'epoca una punta di diamante della scienza e insieme a lui condusse numerosi esperimenti e progetto sistemi innovativi che solo dopo diversi anni furono migliorati dai fratelli. <Br>
 +
Maral alternò la vita scientifica a quella di nobildonna per trenta anni, mentre la sorella maggiore non entrò mai davvero nei meriti della scienza e sostenne il casato soprattutto dal punto di vista diplomatico e dei rapporti con lo stato. Giunta all'età di cinquant'anni lasciò l'equip del padre per lavorare soprattutto agli sviluppi della magia e così completare la parte tecnica che il padre aveva così abilmente progettato, raccolse per i suoi successi numerosi giovani promettenti attorno a se e formo un nuovo gruppo di lavoro che in cinque anni riuscì a compiere strabilianti passi in avanti. Ma il campo in cui si muovevano era pericoloso e inesplorato anche per i Drow così durante un esperimento sulle energie magiche di natura elettrica qualcosa non funzionò e Maral fu ferita gravemente e rischiò i morire, mentre due membri dell'equip persero la vita. <Br> Rimase diversi mesi in convalescenza alla fine però si riprese riportando solo una grossa cicatrice sulla schiena, ma quello che adesso non funzionava era la sua psiche, dopo l'incidente aveva sviluppato una tremenda paura per quello che prima considerava naturale così per ordine del padre gli fu negato qualsiasi ulteriore interessamento alla tecnologia e soprattutto alla magia. Unico campo che non gli fu precluso fu la progettazione teorica che lei continuò, ma con molta meno voglia di prima. Fu alla fine di questo tremendo periodo che ricevette la proposta di matrimonio di Tyrak Vedir e subito lei diede il suo assenso alla cosa. Quell'uomo così diverso da lei gli piaceva, le dava le giuste sicurezze e sentiva che insieme si completavano così preso convolò a nozze con Tyrak, questo segnò un ulteriore abbandono del mondo scientifico per Maral.<Br>
 +
La vita dopo questi eventi per lei cambiò radicalmente, chiusa nel palazzo di Fel'yin e quasi sempre sola si diede alla vita mondana, coltivo molti interessi, ma nessuno serio se si eccettua un appassionato amore per le sostanze stupefacenti che come dice lei le procuravano il giusto distracco dal tormento delle sue ferite psichiche, amante del razionale com'era ne fece anche uno studio e sottolineò alcune interessanti proprietà delle sostanze che assumenva. Questo studio gli valse un piccolo plauso, ma nulla in confronto ai precendeti successi. <Br>
 +
Infine per lei ormai perfetta donna di corte come la sorella del resto giunse un figlio, nacque robusto e in salute e ricevette nome Veladrin era il nuovo erede del casato, la neo mamma comunicò subito la notizia al marito Tyrak che però come è risaputo non vide mai il figlio e potè solo giore per la sua nascita prima di morire.
 +
La morte del marito e l'improvviso peso di un figlio oltre che l'intero peso del casato fecero tornare Maral la forte donna di un tempo, si addosso senza problemi tutti i pesi che la sua situazione comportava e senza alcun aiuto mandò tutto avanti, in questo periodo si distaccò dalla vita mondana e tornò una persona ambile, ma questo periodo durò poco, quando Veladrin fu sufficientemente grande da sapersi gestire Maral lasciò tutto a lui. Così la nobildonna tornò al suo mondo, giunta a quasi ottanta anni si dedicò solo alla vita mondana, ignorò quasi non fosse mai esistita la sua passione per la tecnologia e visse sola nella sua isteria.<Br>
 +
Non aveva insegnato nulla a Veladrin, e si accorse di lui solo quando questo non seguì più il piano mentale che lei si era probabilente fatto, cercò di impedire il secondo matrimonio del figlio con Nis'isil e quando questo non gli riuscì rigetto tutta la passione materna mai dimostrata sulla nipote figlia della prima moglie di Veladrin. Così portò a se la piccola Ulisha e la istruì secondo i canoni degli Elkor, ne progetto il matrimonio e infine trascorse gli ultimi anni della sua vita felice. Non si curò più ne del figlio ne di Nis'isil che nel frattempo si suicidò, curò l'immagine della famiglia la meglio attraverso Ulisha e da questa fu curata fino a quando si spense all'età di 134 anni nell'abitazione dei Von Ringel il casato del marito di Ulisha.
 +
 +
{| class="toccolours" valign="left" style="font-size: 87%; float:right; margin:0.5em 1em 0.5em 0.5em; width:25em; clear:left;"
 +
|-
 +
!colspan=2 style="font-size: larger; background-color: #34353A; color: #FFFFFF; line-height: 300%;"| Ulisha Vedir
 +
|-
 +
|colspan=2 style="text-align: center; font-size: smaller;" | [[Image:Ulisha.jpg|150px|center]] <br>
 +
|-
 +
!colspan=2 style="background-color: #34353A; color: #FFFFFF; line-height: 200%;" | Profilo
 +
|-
 +
|'''Sesso''' || Femmina
 +
|-
 +
|[[Etnie a Kosmos|'''Razza''']] || [[Drow]]
 +
|-
 +
|'''Età''' || 99 anni
 +
|-
 +
|'''Ruolo''' || Sorella di Niana
 +
|}
 +
 +
 +
=Ulisha Vedir (10/04/1893)=
 +
Prima figlia di Veladrin Vedir, nata appena dopo il matrimonio di quest'ultimo con Lorith Feir. La madre di Ulisha morì per le complicazioni successive al parto, così Ulisha non ebbe mai il piacere di conoscere sua madre e crebbe con la nonna Maral quale unica figura materna. I primi anni furono anni molto tristi per lei che si trovo senza una madre e con il padre che distrutto dal dolore per la perdita di Lorith si era gettato anima e corpo nel raggiungimento del suo sogno, diventare un cavaliere del giudice. <Br> Quando era ancora una ragazzina e cioè all'età di tredici anni il padre si risposò, lei che voleva una figura materna non comprese le liti dell'amata nonna Maral che voleva impedire tale matrimonio, e quando questo si realizzò non trovo in Nis'isil la donna che cercava. Nis'isil era un elfa ed era molto lontana da lei così dopo una stentata convivenza voluta soprattutto da Veladrin quando nacque Niana Ulisha fu mandata via con la nonna, questo gesto non fu fatto per allontanare la piccola non desiderata, ma solo per concedergli l'affetto della nonna, visto che nella casa paterna nessuno poteva concederglielo essendo il padre sempre lontano e la matrigna Nis'isil troppo presa da Niana per accudirla degnamente.<BR>
 +
Così dalla nonna apprese molto, in particolare condotta presso la famiglia Elkor iniziò ad ammirare la tecnologia che quella famiglia gestiva con naturalezza, ma come la nonna prima di lei ammirò soprattutto la magia che le era più congeniale e ad essa si dedicò, ma con scarsi risultati perchè il suo carattere era fragile e lei inadatta a perseguire degli scopi. Ulisha purtroppo non aveva una spiccata vena scientifica e con grande disappunto di Maral non aveva neppure le giuste doti che la predisponevano al comando come ogni buon Elkor. <BR>
 +
All'età di vent'anni con abili mosse diplomatiche Maral con l'appoggio degli Elkor e tenendo Veladrin quasi all'oscuro della cosa preparò per Ulisha il matrimonio, fu scelto per lei un giovane poco più grande di lei appartenente all'alta borghesia. Il giovane Slit von Ringel magnate del metallo convolò a nozze con Ulisha, e nonostante l'indignazione di Nis'isil e il leggero disappunto della famiglia Fair che chiedeva un più illustre sposo per Ulisha il matrimonio si tenne. Così proprio quando Veladrin arrivato a coronare il suo sogno si dimostrava più disposto a riconsiderare la figlia essa se ne andava per sempre nella casa deivon Ringel. <Br> Fu negli anni a seguire che Ulisha mostrò quali erano le sue doti, era un ottima madre, regalò a Slit due figli la prima Maral in onore della nonna il secondo Liam in onore del padre di Slit. Fu sempre molto affettuosa con i figli e gestì magnificamente la sua famiglia. Quando Nis'isil morì ne fu affranta, ma non si congedò dalla sua famiglia per asisstere il padre che nel frattempo poteva godere della compagnia di un altra figlia quasta fisicamente più simile a Ulisha, anche se caratterialmente quasi opposta a lei. Dopo questo evento i rapporti col padre si interuppero quasi totalmente, pochissime lettere negli anni a seguire fino a quando morta Maral assistita fino all'ultimo dalla fedele nipote Ulisha si aprì di più al padre intessendo con lui una corrispondeza un pò più fitta. Corrispondeza che durò quasi fino alla fine della carriera militare di Veladrin e che alla fine si interruppe. <Br>
 +
Dell'ultimo periodo della vita di Veladrin Ulisha seppe poco, non si interessava al padre perchè dopo un allontanamento durato mezzo secolo non riusciva più a comprenderlo, ne poteva giustificare la sua follia, anche se rimase fino alla fine l'unica a difendere l'onore di Veladrin di fronte alla nobiltà che era solita frequentare grazie ai contatti fornitegli dalla famiglia Elkor.
 +
Alla morte di Veladrin seguita alla scomparsa di Niana si trovava in viaggio verso la casa paterna, dopo aver saputo della scomparsa della sorella così diversa da lei e mai davvero riconosciuta temendo proprio per la salute del padre era tornata nel palazzo di Fel'yin per la prima volta dopo anni, ma non aveva fatto in tempo trovando solo ciò che restava della famiglia Vedir e cioè Kestal. <Br> Gli ultimi periodi l'hanno vista impegnata a tutto campo per amministrare la famiglia, mentre il marito si è trovato improvvisamete sommerso dal lavoro e insieme al figlio ha dovuto lasciare perdere la vita domestica per dedicarsi anima e corpo alle forniture militari molto richieste ultimamente, così al giorno d'oggi Ulisha si ritrova ad essere un ottima madre, sta come Maral prima di lei percorrendo le tapper per portare la figlia a un matrimonio di convenienza che di certo si realizzerà dato l'incredibile arricchimento della sua famiglia negli ultimi periodi.

Current revision as of 17:09, 14 September 2006

Questo articolo è un abbozzo. Puoi contribuire al progetto espandendolo o compilando gli articoli in rosso. E' consigliabile discutere anticipatamente i cambiamenti che si intende apportare. Per questa ragione può essere utile consultare i Modelli prima di mettersi all'opera.


Casato drow di media importanza. Il suo peso politico è sempre stato abbastanza irrilevante ai fini delle più importanti decisioni all'interno della tecnocrazia, ciò è dovuto al fatto che per quanto interessati allo sviluppo tecnologico nessun Vedir abbia mai brillato particolarmente in tale campo e così nei secoli il loro potere è stato ridimenzionato e relegato in una particolare nicchia dell'organizzazione dello stato. I Vedir hanno ricoperto nella storia ruoli importanti dal punto di vista militare, alcuni fra i più importanti generali del regno sono stati del casato Vedir, ma questo non ha mai reso il casato importante. Un Vedir sa che deve servire i superiori, andare in guerra e combattere al meglio se serve, sa farsi valere più di qualsiasi altro drow e macchina, ma per questo non ha mai ricevuto riconoscimenti diversi dal continuo mantenimento di una posizione di dominio all'interno dei ranghi dell'esercito.

Continuando una tradizione che dura ormai da secoli anche Tyrak Vedir e suo figlio Veladrin si sono fatti onore con le armi, e solo adesso lo stato guarda con un certo sconcerto al vuoto di potere che si è creato dopo la scomparsa dell'ultimo Vedir capace di comandare un esercito, infatti Veladrin non ha lasciato eredi maschi capaci di mantenere con la solita forza le posizioni conquistate in secoli di sevizio e così l'esercito drow adesso si ritrova senza un importante casato a tenerne alto l'onore.
Lo stemma del casato è una rosa stilizata, non si sa esattamente da cosa derivi tale simbolo, ma sembra che il primo Vedir fosse in realtà una donna e che il suo fiore preferito fosse questo così da allora tradizione vuole che si mantenga tale simbolo. Questa però è solo una leggenda che la famiglia nell'arco dei secoli ha sempre voluto sfatare, che una famiglia dal così grande onore guerriero fosse in realtà originata da una donna è un insulto per i Vedir. Recenti studi portano alla luce una storia più complessa e densa di retroscena, sembra che in effetti il casato non sia stato fondato da una donna, ma che nella sua storia una donna abbia davvero sostenuto sulle sue spalle il peso dell'intera famiglia e si sia fatta onore come i suoi avi, così lo stemma che era il suo simbolo personale fu sostituito a quello precendete e originario, ma di questo cambiamento si sono perse le tracce e così la storia resta campata in aria anche se sembra la più plausibile. La donna in questione si chiamava Kestal, unica figlia di un antico patriarca Vedir dovette per anni guidare l'esercito e lo fece così bene che per gli fu concesso di sostituire il proprio simbbolo a quelo ufficiale del casato, dopo di lei sono eredi maschi hanno retto il peso del casato.
La famiglia è fedele da sempre a Bahamuth il grande drago, ma i legami religiosi si fermano qui, nessun Vedir si è mai avvicinato ai gradi più alti dell'organizzazione sacerdotale di Bahamuth e nessuno ha mai pensato di arrivarci, ai Vedir non interessano tali cariche, per un Vedir conta soltanto l'onore e la spada senza di essi egli non esiste più, all'infuori di un rango dell'esercito egli si sente privo della sua nobiltà, indegno di mantenere il proprio rango.


Tyrak Vedir

Quando mi vedi vuol dire che sei morto
Profilo
Sesso Maschio
Razza Drow
Età 67 anni
Ruolo Padre di Veladrin

Tyrak Vedir (Autunno 1799 - Estate 1866)

Generale e illustre uomo del casato Vedir. Ebbe un esistenza tutto sommato breve riassumibile in una sola parola Obbedienza. Non era un uomo che amava la diplomazia, non conosceva per nulla l'arte della parola e la disdegnava pure, non impartiva ai suoi uomini ordini complessi e lui stesso non si faceva piani troppo complicati sapeva solo che per compiere una data missione doveva fare del suo meglio e di solito ci riusciva senza problemi. Non discuteva mai gli ordini, nemmeno fra se e se aveva dei dubbi sul fatto che quello che faceva per conto dei superiori fosse giusto o meno.
Unico erede del casato fu da subito spinto verso la carriera militare, già giovanissimo era abile nell'arte della spada a venti anni il padre gli lasciò il peso quasi totale del casato, e Tyrak si dimostrò abile a gestire le piccole faccende che il suo rango imponeva così che il padre si potè dedicare anima e corpo all'addestramento degli ufficiali di Celsa. All'età di trentacinque anni dopo essersi immesso regolarmente nelle fila degli ufficiali dell'esercito e aver infine raggiunto il grado di generale Tyrak chiese in moglie una delle figlie del casato Elkor, di certo un abile mossa, infatti il casato degli Elkor da sempre dedito allo studio della fusione fra tecnologia e magia era un casato molto importante e tenuto bene in conto all'interno della tecnocrazia.
Per suoi meriti personali il patriarca gli concesse in moglie la sua seconda figlia Maral che subito apprezzo Tyrak come uomo e marito ammaliata dalla sua forza e fermezza. I periodi in cui Maral visse insieme a Tyrak però furono molto pochi nei quasi quaranta anni di matrimonio i due passarono insieme non più di due anni il resto del tempo Tyrak lo trascorse nel nord del suo paese lontano dal palazzo dei padri e da sua moglie intento sempre a servire e obbedire agli ordini e a impartirli a sua volta.
Il generale drow era detto Guerriero ombra perchè sapeva passare inosservato seguire un nemico come la sua ombra per poi ucciderlo quando questo abbassava la guardia. Nessuno riuscì mai a scorgere la sua figura stagliarsi fra le ombre e nessuno riuscì mai a cogliere un bagliore nella sua spada o nei suoi occhi, perchè nulla di tutto ciò emetteva un bagliore. Tyrak quando combatteva era un ombra impercettibile per chiunque e la sua perfetta scherma eliminava il nemico ancor prima che questi potesse ingaggiare un combattimento con il guerriero ombra, di solito quando finalmente lo vedevi era perchè ti aveva già ucciso e si mostrava mentre tu esalavi l'ultimo respiro impotente di fronte al grande generale.
All'età di 67 anni ebbe il primo e ultimo figlio, per la sua gioia un maschio che poteva così continuare a seguire le pesanti orme che la famiglia Vedir aveva tracciato sul sentiro della storia, non lo vide nascere, seppe solo prima di partire per la sua ultima missione che poi si rivelò per lui l'ultima che era nato e che godeva di ottima salute. Così colmo di gioia partì come suo solito per terre lontane, ma questa volta la sua abilità non bastò e morì nel adempiere alla sua missione, alcuni dicono che fu proprio la gioia per la nascita del suo primo figlio che lo tradì, lui che non aveva mai un turbamento e una luce negli occhi stavolta l'aveva e fu per questo che perì in battaglia. La notizia del fallimento non uscì mai dai stretti ranghi militari e non turbò nessuno ne non Maral. In memoria del generale caduto fu eretta una statua in un angolo del cortile dell'accademia per ufficiali un angolo ombreggiato dove il generale Tyrak potesse sentirsi sempre a suo agio.
Dopo la sua fine l'intero peso del casato fu sostenuto da Maral che abile com'era non ebbe alcun problema a gestire quella famiglia, ma la sua morte lasciò comunque un grande vuoto nell'organizzazione militare che nessun Vedir giunse a colmare immediatamente e che rimase tale per molti anni ancora fino a che Veladrin non crebbe.

Maral Elkor

Il mondo ha una ragione, sono io
Profilo
Sesso Femmina
Razza Drow
Età 134 anni
Ruolo Madre di Veladrin

Maral Elkor (Primavera 1801 - 02/05/1935)

Secondogenito dell'illustre casato Elkor, Maral ricevette da subito i giusti insegnamenti per divenire un giorno una vera dominatrice come qualunque altro Elkor. Era politica comune della famiglia insegnare a tutti i suoi appartenenti i più complessi segreti della tecnologia e i rudimenti della magia così come a ognuno veniva impartito un severo addestramento alla diplomazia, la predisposizione al comando invece gli Elkor c'è l'hanno nel sangue. Così Maral come la sorella maggiore e i due fratelli minori ricevette un perfetto addestramento che con passare degli anni e anche grazie alle sue doti innate la trasformarono nel prototipo perfetto della nobildonna abile al comando.
Non tardarono per le i primi incarichi soprattutto scientifici, terminati gli studi rimase sotto l'ala protettiva del padre che era all'epoca una punta di diamante della scienza e insieme a lui condusse numerosi esperimenti e progetto sistemi innovativi che solo dopo diversi anni furono migliorati dai fratelli.
Maral alternò la vita scientifica a quella di nobildonna per trenta anni, mentre la sorella maggiore non entrò mai davvero nei meriti della scienza e sostenne il casato soprattutto dal punto di vista diplomatico e dei rapporti con lo stato. Giunta all'età di cinquant'anni lasciò l'equip del padre per lavorare soprattutto agli sviluppi della magia e così completare la parte tecnica che il padre aveva così abilmente progettato, raccolse per i suoi successi numerosi giovani promettenti attorno a se e formo un nuovo gruppo di lavoro che in cinque anni riuscì a compiere strabilianti passi in avanti. Ma il campo in cui si muovevano era pericoloso e inesplorato anche per i Drow così durante un esperimento sulle energie magiche di natura elettrica qualcosa non funzionò e Maral fu ferita gravemente e rischiò i morire, mentre due membri dell'equip persero la vita.
Rimase diversi mesi in convalescenza alla fine però si riprese riportando solo una grossa cicatrice sulla schiena, ma quello che adesso non funzionava era la sua psiche, dopo l'incidente aveva sviluppato una tremenda paura per quello che prima considerava naturale così per ordine del padre gli fu negato qualsiasi ulteriore interessamento alla tecnologia e soprattutto alla magia. Unico campo che non gli fu precluso fu la progettazione teorica che lei continuò, ma con molta meno voglia di prima. Fu alla fine di questo tremendo periodo che ricevette la proposta di matrimonio di Tyrak Vedir e subito lei diede il suo assenso alla cosa. Quell'uomo così diverso da lei gli piaceva, le dava le giuste sicurezze e sentiva che insieme si completavano così preso convolò a nozze con Tyrak, questo segnò un ulteriore abbandono del mondo scientifico per Maral.
La vita dopo questi eventi per lei cambiò radicalmente, chiusa nel palazzo di Fel'yin e quasi sempre sola si diede alla vita mondana, coltivo molti interessi, ma nessuno serio se si eccettua un appassionato amore per le sostanze stupefacenti che come dice lei le procuravano il giusto distracco dal tormento delle sue ferite psichiche, amante del razionale com'era ne fece anche uno studio e sottolineò alcune interessanti proprietà delle sostanze che assumenva. Questo studio gli valse un piccolo plauso, ma nulla in confronto ai precendeti successi.
Infine per lei ormai perfetta donna di corte come la sorella del resto giunse un figlio, nacque robusto e in salute e ricevette nome Veladrin era il nuovo erede del casato, la neo mamma comunicò subito la notizia al marito Tyrak che però come è risaputo non vide mai il figlio e potè solo giore per la sua nascita prima di morire. La morte del marito e l'improvviso peso di un figlio oltre che l'intero peso del casato fecero tornare Maral la forte donna di un tempo, si addosso senza problemi tutti i pesi che la sua situazione comportava e senza alcun aiuto mandò tutto avanti, in questo periodo si distaccò dalla vita mondana e tornò una persona ambile, ma questo periodo durò poco, quando Veladrin fu sufficientemente grande da sapersi gestire Maral lasciò tutto a lui. Così la nobildonna tornò al suo mondo, giunta a quasi ottanta anni si dedicò solo alla vita mondana, ignorò quasi non fosse mai esistita la sua passione per la tecnologia e visse sola nella sua isteria.
Non aveva insegnato nulla a Veladrin, e si accorse di lui solo quando questo non seguì più il piano mentale che lei si era probabilente fatto, cercò di impedire il secondo matrimonio del figlio con Nis'isil e quando questo non gli riuscì rigetto tutta la passione materna mai dimostrata sulla nipote figlia della prima moglie di Veladrin. Così portò a se la piccola Ulisha e la istruì secondo i canoni degli Elkor, ne progetto il matrimonio e infine trascorse gli ultimi anni della sua vita felice. Non si curò più ne del figlio ne di Nis'isil che nel frattempo si suicidò, curò l'immagine della famiglia la meglio attraverso Ulisha e da questa fu curata fino a quando si spense all'età di 134 anni nell'abitazione dei Von Ringel il casato del marito di Ulisha.

Ulisha Vedir

Profilo
Sesso Femmina
Razza Drow
Età 99 anni
Ruolo Sorella di Niana


Ulisha Vedir (10/04/1893)

Prima figlia di Veladrin Vedir, nata appena dopo il matrimonio di quest'ultimo con Lorith Feir. La madre di Ulisha morì per le complicazioni successive al parto, così Ulisha non ebbe mai il piacere di conoscere sua madre e crebbe con la nonna Maral quale unica figura materna. I primi anni furono anni molto tristi per lei che si trovo senza una madre e con il padre che distrutto dal dolore per la perdita di Lorith si era gettato anima e corpo nel raggiungimento del suo sogno, diventare un cavaliere del giudice.
Quando era ancora una ragazzina e cioè all'età di tredici anni il padre si risposò, lei che voleva una figura materna non comprese le liti dell'amata nonna Maral che voleva impedire tale matrimonio, e quando questo si realizzò non trovo in Nis'isil la donna che cercava. Nis'isil era un elfa ed era molto lontana da lei così dopo una stentata convivenza voluta soprattutto da Veladrin quando nacque Niana Ulisha fu mandata via con la nonna, questo gesto non fu fatto per allontanare la piccola non desiderata, ma solo per concedergli l'affetto della nonna, visto che nella casa paterna nessuno poteva concederglielo essendo il padre sempre lontano e la matrigna Nis'isil troppo presa da Niana per accudirla degnamente.
Così dalla nonna apprese molto, in particolare condotta presso la famiglia Elkor iniziò ad ammirare la tecnologia che quella famiglia gestiva con naturalezza, ma come la nonna prima di lei ammirò soprattutto la magia che le era più congeniale e ad essa si dedicò, ma con scarsi risultati perchè il suo carattere era fragile e lei inadatta a perseguire degli scopi. Ulisha purtroppo non aveva una spiccata vena scientifica e con grande disappunto di Maral non aveva neppure le giuste doti che la predisponevano al comando come ogni buon Elkor.
All'età di vent'anni con abili mosse diplomatiche Maral con l'appoggio degli Elkor e tenendo Veladrin quasi all'oscuro della cosa preparò per Ulisha il matrimonio, fu scelto per lei un giovane poco più grande di lei appartenente all'alta borghesia. Il giovane Slit von Ringel magnate del metallo convolò a nozze con Ulisha, e nonostante l'indignazione di Nis'isil e il leggero disappunto della famiglia Fair che chiedeva un più illustre sposo per Ulisha il matrimonio si tenne. Così proprio quando Veladrin arrivato a coronare il suo sogno si dimostrava più disposto a riconsiderare la figlia essa se ne andava per sempre nella casa deivon Ringel.
Fu negli anni a seguire che Ulisha mostrò quali erano le sue doti, era un ottima madre, regalò a Slit due figli la prima Maral in onore della nonna il secondo Liam in onore del padre di Slit. Fu sempre molto affettuosa con i figli e gestì magnificamente la sua famiglia. Quando Nis'isil morì ne fu affranta, ma non si congedò dalla sua famiglia per asisstere il padre che nel frattempo poteva godere della compagnia di un altra figlia quasta fisicamente più simile a Ulisha, anche se caratterialmente quasi opposta a lei. Dopo questo evento i rapporti col padre si interuppero quasi totalmente, pochissime lettere negli anni a seguire fino a quando morta Maral assistita fino all'ultimo dalla fedele nipote Ulisha si aprì di più al padre intessendo con lui una corrispondeza un pò più fitta. Corrispondeza che durò quasi fino alla fine della carriera militare di Veladrin e che alla fine si interruppe.
Dell'ultimo periodo della vita di Veladrin Ulisha seppe poco, non si interessava al padre perchè dopo un allontanamento durato mezzo secolo non riusciva più a comprenderlo, ne poteva giustificare la sua follia, anche se rimase fino alla fine l'unica a difendere l'onore di Veladrin di fronte alla nobiltà che era solita frequentare grazie ai contatti fornitegli dalla famiglia Elkor. Alla morte di Veladrin seguita alla scomparsa di Niana si trovava in viaggio verso la casa paterna, dopo aver saputo della scomparsa della sorella così diversa da lei e mai davvero riconosciuta temendo proprio per la salute del padre era tornata nel palazzo di Fel'yin per la prima volta dopo anni, ma non aveva fatto in tempo trovando solo ciò che restava della famiglia Vedir e cioè Kestal.
Gli ultimi periodi l'hanno vista impegnata a tutto campo per amministrare la famiglia, mentre il marito si è trovato improvvisamete sommerso dal lavoro e insieme al figlio ha dovuto lasciare perdere la vita domestica per dedicarsi anima e corpo alle forniture militari molto richieste ultimamente, così al giorno d'oggi Ulisha si ritrova ad essere un ottima madre, sta come Maral prima di lei percorrendo le tapper per portare la figlia a un matrimonio di convenienza che di certo si realizzerà dato l'incredibile arricchimento della sua famiglia negli ultimi periodi.

Personal tools