Icarius Waine

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Icarius Waine

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Profilo
Nome Icarius Waine
Soprannomi Ikki
Classe Attuale Guerriero
Caratteristiche fisiche
Sesso Maschio
Razza Umano
Altezza 1,51 cm
Peso 45 Kg
Corporatura Corpo di gomma tipico dei ragazzini
Occhi Verdi
Capelli Rossi
Segni Particolari Ha 11 anni ^^'
Caratteristiche socioculturali
Religione Huma(ma in verità è ancora troppo piccolo per capire la fede sincera)
Estrazione sociale Popolano
Reputazione Peste del villaggio di Solace
Provenienza/Residenza Solace,al momento in viaggio
Caratteristiche anagrafiche
Età 11 anni
Data di nascita Nel nostro calendario 26-05
Data di Morte //
Luogo di Nascita Solace

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Contents

[edit] Informazioni di Base

[edit] Aspetto fisico

Il piccolo Ikki è alto intorno al metro e cinquantatrè,con un fisico longilineo ma non esile,classico fisico da ragazzino di campagna scapestrato.Nonostante la giovane età Ikki ha comunque un fisico allenato,frutto dei suoi allenamenti personali ma anche da un tenore di vita,quello del ragazzino tutto fare della locanda più famosa del continente,che lo ha tenuto in costante movimento. Ha gli occhi verdi e particolarmente grandi,i lineamenti sono ancora quelli di un bimbo con la pelle chiara e le lentiggini vicino al naso a patatina.Ha i capelli rossi scompigliati e tenuti corti,con ciuffi che sbucano scomposti da ogni parte sopratutto davanti alla fronte; indubbiamente Ikki non presta troppa attenzione alla cura dei suoi capelli che risultano spesso sporchi,unti e poco curati.Sua sorella Tika,al contrario,era conosciuta per la fantastica chioma fluente del colore del sole al tramonto. Indossa una sorta di camicia "medievale" verde(definiamola così,quella senza bottoni e con i laccetti incrociati ad X all'altezza del petto) ma senza maniche e con un capuccio dietro. Sotto porta una maglietta bianca a maniche corte che sbucano dalla camincia smanicata e sotto ancora un'armatura in cuoio borchiato che tiene rigorosamente nascosta perchè se ne vergogna(le vere amrature,come gli ha insegnato il suo fabbro Teros Ironfield,sono quelle in ferro) ha dei bracciali di cuoio borchiato che gli comprono gli avambracci.Nel manodestra ha un guanto da arciere(quello con le dita pollice indice e medio che copre solo la falange ed i restanti due che coprono l'intero dito). La camicia gli arriva praticamente a metà della coscia perchè era del fabbro del suo villaggio,sotto ha dei pantaloni avana(costantemente sporchi e costellati da macchie di ogni tipo ) con delle ginocchiere sempre in cuoio e gli stivali(che sono un pò più grandi,cosicchè il piccolo ci possa "crescere dentro").Ha la faretra a tracolla con allacciati lungo la fascia tutti i suoi trofei(rubati) come ad esempio temperini, ninnoli di legno, cucchiai particolarmente "luccicosi" e cianfrusaglie varie. Al collo porta anche un corno a cui è affezionatissimo.Dietro le spalle,oltre alla faretra,c'è l'arco di legno e più sotto(vicino alla cintola,come altezza) c'è la sacca da viaggio,dalla quale strabordano alcuni mestoli rubati ad Otik ed una coperta invernale alla quale Ikki è molto affezionato,primo dono della sorella nelle fredde sere d'inverno. Alla cintola porta una spada di legno,l'unica che potesse portare in quel di Solace senza che nessuno lo rimproverasse e gliela portasse via.

[edit] Personalità

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[edit] Reputazione

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[edit] Stile di combattimento

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[edit] Possedimenti peculiari

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[edit] {{{Oggetto 1}}}

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[edit] Biografia

[edit] Dal diario di Icarius Waine...

"Il mio nome,il mio vero nome è Icarius Waine... eppure per molti,molti anni non è stato così. Ricordo ancora quando,piccolino, arrampicandomi con foga tra i rami di Solace, sentivo talvolta mia sorella e talvolta Otik urlarmi contro, rimproverandomi, col mio nomignolo infantile, Ikki. Lo so, è buffo, suona male e di certo non si addice a ciò che col tempo sono divenuto; ma io non sono stato sempre ciò che sono adesso; ho un passato particolare e giacchè ultimamente sento che non calcherò queste terre ancora a lungo, vorrei che la mia storia perdurasse e non svanisse insieme ai miei ricordi, perchè mio caro lettore ogni storia è degna di merito ma di sicuro questa ti stupirà e ti coinvolgerà sopra ogni altra. Ancora oggi la mia mano talvolta ha dei fremiti involontari mentre verga queste parole sotto l'influsso di ricordi del passato,remoti,distanti,lontani eppure ancora oggi così vivi nella mia mente, nel mio cuore,nella mia anima. E se leggerai queste parole,anche nella tua...

Ero un'abitante di Solace, allora, una mesto e riparato borgo boschivo, talmente sereno da dar la noia al più consumato dei bibliotecari. Mia sorella era la principale cameriera di quella che allora era la migliore taverna di tutto il circondario: la Taverna del Viaggiatore Stanco; così io spesso ciondolavo qui e lì sbrigando piccoli lavoretti alla meno peggio per entrambi. Otik più e più volte aveva tentato, non senza diverse buone dosi di scapaccioni, di trasmettermi il suo immenso sapere culinario; il buon vecchio cuoco aveva perso di certo un paio dei suoi canuti anni nello stare dietro ad un ragazzino scapesrato com'ero allora, eppure io non avevo mai appreso nulla. Ciò che vedevo erano unicamente le rifulgenti spade, le scintillanti armature, le epiche imprese dei grandi eroi che di tanto in tanto mi venivano narrate da uno dei tanti bardi di passaggio nella tranquilla e cordiale locanda. Accadde così,quasi per caso,che un giorno di questi mi ritrovai catapultato in una di quelle avventure che si narreranno (o già si narrano) le sere d'inverno davanti un crepitante fuoco di camino. I primi ricordi che ho di ciò che mi accedde risalgono ad una sera di primavera;mi ricordo che quella sera ero particolarmente allegro, non rimembro ora per quale accadimento specifico o semplicemente se non ve ne fosse alcuno ed ero, come spesso mi accadeva in quei giorni, ricolmo di aspettative e sogni per il futuro, talmente baldanzosi da rendermi costantemente di buon umore. Avevo ricevuto da poco un piccolo arco di discreta fattura, donatomi da Otik stesso contro le grandi proteste di mia sorella Tika, che non voleva che impugnassi armi vere data la mia già naturale predisposizione a cacciarmi nei guai. Quell'arco fu per me come il segno di un'avvenuta consacrazione: avevo un'arma, ero un guerriero. Ed allora non mi importava che il mio arco fosse più piccolo della norma, perchè tra le mie mani era già imponente; non mi importava che la sua fattura non fosse perfetta,la corda fosse un pò lacera e consunta e l'impugnatura malferma, perchè quell'arco,dall'uso intensivo che ne avevo fatto in quei pochi mesi prima, era divenuto un'estensione naturale del mio corpo, una fremente arma pronta a condurmi a larghe falcate verso il destino che avevo deciso: quello dell'eroe. Prima di una sera la mia vita era sempre stata un'immenso lavoro di fantasia. Credevo veramente che un giorno avrei domato draghi e liberato damigelle, ma non avevo mai avuto l'occasione di mostrare quello che secondo me era il mio reale valore. Ed è proprio vero che sono le opportunità a venirti a cercare, piuttosto che tu andare a cercare esse giacchè la mia prima avventura mi capitò per capo e collo,senza che io me la fossi cercata..."

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[edit] Albero Genealogico

[edit] Citazioni

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[edit] Vedi anche

[edit] Personaggi legati

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  • [[{{{personaggio#2}}}]]

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[edit] Fonti di ispirazione

[edit] Vinyion Inuviel

Era un personaggio giocante della Ballata dei Caduti ; un pg fantastico,è stata la mia principale fonte d'ispirazione con il suo carattere curioso ed irresponsabile, che si fondeva perfettamente con la sua natura da mezz'elfo. Vis è stato anche colui che mi ha mostrato la potenza del Guerriero-Arciere; un pg illuminante per interpretazione e meccaniche,insomma. =)

[edit] Ryn

Ryn era un personaggio giocante della Mighty Warriors.Ho amato profondamente questo pg che durante le giocate riusciva sempre a farmi ridere;basta leggere il bg per avere un'anteprima tutta risate e simpatia XD purtroppo a mio avviso è stato penalizzato oltremodo dalla giocata. Mi è sempre rimasta però l'idea dello gnomo ladro scherzoso e cleptomane che ruba non per arricchirsi bensì per divertirsi,tratto che ho cercato di trasferire ad Ikki per quanto concerne la sua natura "infantile" che gli permette di dire che ogni cosa è sua...

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