Alexander Nievsky
From Skias Oneros
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Revision as of 16:11, 12 January 2007
Alexander Nievsky | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Excitate Vos e Somno Liberi Mei | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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L'alba del Burattino |
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"...Io ti osservo,vedo l' odio nei tuoi occhi,ben mascherato dietro i tuoi modi cortesi. Io ascolto. Conosco la terrificante oscurità che si nasconde dietro le tue ben architettate bugie. Io ti attendo ai confini della follia. Io assaggio il dolore della tua mente,lo spasmodico desiderio della fine di questa sciarada. Io abito gli negli oscuri pozzi della tua anima. Nelle ombre favorisco la venuta del mio tempo. Aspetto pazientemente che tu apra gli occhi e realizzi che è solo per la mia volontà che tu respiri. Perché io sono Tzeentch e tu sei il burattino che danza al ritmo della mia musica..." -Ikki della Fenice-
Contents |
Premesse
Alexander Nievsky è un Personaggio Giocante dell'avventura di Skias Oneros. Avventura attualmente in evoluzione. Per questo motivo le notizie riportate in seguito saranno parziali. In seguito saranno illustrate alcune caratteristiche fondamentali del personaggio, saranno riportare alcune notizie generali sulla sua vita e nonchè le fonti che hanno ispirato questo personaggio.
Aspetto fisico
Alexander è un uomo molto alto e robusto, spalle ampie e grandi braccia lo rendono imponente a vedersi. Ma nonostante questa figura imponente la sua muscolatura non è per nulla tonica. In genere si mostra leggermente più basso di quello che è realmente in quanto spesso cammina curvo sotto il peso degli anni. Grandi mani da contadino sono il risultato dei lunghi inverni al nord, temprato dal gelo di Kislev Alexander è un vero uomo delle steppe, volto squadrato e poco espressivo, un grosso naso imperfetto così appare il suo volto, ma quello che manca in espressività al volto lo hanno gli occhi, profondi, così tanto da potercisi perdere dentro. Gli occhi sono di un rosso intenso, quasi fiammeggiate se si guarda bene, comunicano tutta la forza che quest'uomo ha dentro. I capelli un tempo neri adesso sono totalmente assenti dal capo, caduti col passare degli anni, ma il particolare che a nessuno può sfuggire è la colorazione del suo volto e della testa. Un fondo rosso, un rosso inteso interrotto solo da linee nere, casuali dai contorni imprecisi formano una sorta di dicegna poco chiaro sul suo volto, disegno che continua anche sulla testa, il nero del disegno non è profondo più che altro sembra essere fuligine. Indossa solitamente una pesante veste nera di lana poco raffinata eppure stremamemnte morbida, la veste lo copre totalmente ed è provvista di un cappuccio che in genere porta alzato per coprire la testa e conferire al volto un aura di mistero, un ombra dalla quale emergono solo gli occhi rossi. Alla spalla destra, a mo di spallina di armatura porta una maschera, unico segno che interrompe la monotonia della veste. Questra maschera che occasionalmente mette in combattimento ha per lui un preciso significato, è bianca e legata alla spalla così come al volto da due cinghiette in pelle. Non ha molte decorazioni se si eccettuano due cerchi che delimitano il buco degli occhi e una linea nera che lascia intendere la posizione del naso, per il resto non ha neppure buchi per la bocca e per il naso. Anche la maschera serve a conferire alla sua figura un aura particolare, in combattimento dal volto inespressivo della maschera emergono solo due cerchi rossi, gli occhi dello Stregone del caos, avvampati per la furia magica di Tzeentch che in lui scorre pura.
Personalità
Facile all'ira, pronto ad uccidere senza alcun problema. Inutilmente violento a volte ed estremamente propenso a fare del male se ne ha la possibilità, il suo massimo piacere è la distruzione. La sua massima aspirazione vedere la magia corrompere il mondo e riportarlo all'unita primordiale del Chaos. Alexander non pensa mai troppo alle sue azioni, sa di essere guidato da una forza superiore, e anche se volesse opporsi non sarebbe possibile vincere una volontà superiore alla sua. E per questo la sua volontà è praticamente inesistente, la sua personalità si riduce a un continuo ordine e comando. A una costrizione che il tempo gli ha reso familiare e quasi piacevole. La follia che si cela in ogni suo gesto è l'unica cosa che si potrebbe dire unifica la sua personalià. In ogni azione vige la legge della follia, dietro ogni scelta più o meno volontaria c'è un disegno, che vuole la sua volontà sconfitta e la sua magia dominante su ogni cosa. Questi è Alexander Nievsky semplice come un bambino eppure capace di far tremare i grandi, incomprensibile sempre e comunque, un enigma per molti un mistero per chi lo ha visto agire.
Reputazione
Assolutamente sconosciuto al mondo, la [Tempesta del Caos] dove grandi campioni si sono affrontati non ha conosciuto il suo nome, le armate di Tseench non hanno avuto Alexander fra le loro fila. E Alexander è quasi contento di questo anonimato, sa che la fama vorrebbe dire molti più nemici, sa che se solo qualcuno scorprisse chi è realmente, se solo qualcuno riuscisse a penetrare i suoi pensieri più profondi lo cercherebbe di eliminare prima che la sua ora sia giunta. Se qualcuno ha avuto però modo di conoscerlo non ha certo conservato un buon ricordo, o addirittura non ha servbato alcun ricordo visto la che sua vita si è conclusa prematuramente. Per adesso Alexander incede nelle ombre, sicuro di non essere visto, e conta di restare molto a lungo in questo anonimato.
Stile di combattimento
Magia, questo è l'imperativo di Alexander. Non conosce altro se non la Magia, su di essa si concentra da anni e solo lei è capace di renderlo potente e pericoloso. Non ama molto combattere in prima linea, anzi ne sarebbe incapace. Ma ama profondamente sgozzare un nemico mentre dorme o alle spalle, l'importante e non trovarselo davanti, sveglio e pronto a ucciderlo. Quando si trova suo malgrado impegnato in una lotta fa di tutto per non essere colpito, fugge, si nasconde pur di evitare di trovarsi facci a afaccia col nemico. Poi quando gode della sicurezza di una buona posizione lascia che la magia prenda il sopravvento sulla sua umanità. Lascia che l'energia primordiale scorra in lui senza controllo e allora le porte del regno del Chaos si splancano e viene fuori ogni orrore che sia possibile concepire, ombre ed esseri infernali su ordine dello Stregone del Caos dilaniano i nemici senza alcuna pietà. Chi sa cosa è un demone, chi conosce che orrore di provi di fronte a un essere immondo sa anche che deve temere uno stregone come Alexander. La syua furia in combattimento è inarrestabile, la sua magia precisa e distruttrice, questo è tutto quello che Alexander possiede, e fin quando resterà in vita questo è tutto quello che serve possiamo dire per sopravviere.
Possedimenti peculiari
Alexander non possiede nulla di particolare se si eccettua la sua maschera.
Maschera di Malkut
Antica maschera che si tramanda da generazioni all'interno della famiglia Nievsky, è l'unico simbolo di appartenenza alla famiglia maledetta dei Nievsky. Non sembra avevere alcuna particolarità, ma è comunque una mascherà di ottima fattura in metallo smaltato. Il metallo gelido e a contatto diretto con la pelle del volto, lo smalto la rende molto bella ma anche estremamente incomprensibile. I disegni sono assenti, la maschera altrimenti piatta ha solo la protuberanza del naso e due buchi rotondi per gli occhi. Uniche note di colore sulla maschera totalmente smaltat di colore bianco sono due cerchi neri che contornano le cavità oculari e una linea che segna il rialzo del naso. Non ha aperture ne per la bocca ne per il naso. Viene legata dietro la nuca con due cinghiette in pelle nera.
Biografia
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Citazioni
- Excitate Vos e Somno, liberi mei (Canto dell'evocatore)
- Le ombre mi avevano annunciato la venuta di un allievo col cuore colmo di disperazione e la voglia di imparare (Ombre a Nord - Melki-Tsedek)
- Ero divenuto il burattino del caos. (L'alba del Burattino - Alexander)
- Vaghiamo nel mondo come burattini asserviti all’energia della magia e resi folli da Malkut servitore di Tzeench (La danza del Fato - Melki-Tsedek)
- Andrò incontro alla più eclatante morte che mi sarà concessa e porterò con me nel vortice della mia energia più esseri possibili, perchè questo vuole il caos perchè io sono ad esso asservito. Lascerò la follia cogliermi e consumarmi rapidamente. (La danza del Fato - Melki-Tsedek)
- Io il burattino del caos con un sogno infranto (Diebus Fatalibus - Alexander)
- Il burattinaio aveva ripreso i fili della sua creatura. Il povero giocattolo di legno incapace di reagire non poteva che assecondare quel gioco e servendosi della sua potenza per mostrare a tutti la sua visione del mondo distorta assecondava al meglio il volere del Caos. (Il sogno delò Burattino - Alexander)
Vedi anche
Molteplici sono le fonti a cui si ispira questo personaggio. Il titolo ha lontani echi di un personaggio un tempo Giocato da Sir Crono Ra-Kal, altri riferimenti si possono riscontrare in Liberi Fatali del maestro Uematsu che qui è ampiamente preso a modello per il Canto dell'evocatore. La simbologia della lotta fra legge e caos è pienamente e volutamente ripresa dal mondo di Warhammer, mentre nella mente ancora balenano le figure di due dei più grandi personaggi che il fanasy ha conosciuto. Anzi i più grandi Elric di Melinbone e Raislin Majerè. Guardando a Elric come al burattino di Stormbringer e a Raislin perfetta figura di incantatore si possono cogliere delle analogie a volte non volute. La storia dei gemelli Nievsky rimanda in uno o due punti ai gemelli Majerè sempre di Dragonlance, mentre i nomi sono liberamente i spirati ad alcuni personaggi storici e mitici. Alexander Nievsky è un famoso condottiero Russo del 1200 che respinse i cavalieri Teutonici. Melki-Tsedek è il sommo sacedote della religione Ebraica, gran maestro di segreti e sempre in riferimento alla cabala Ebraica abbiamo Malkut che è la prima delle dieci Sephira, quella che indica il mondo materiale ovvero il nostro.