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From Gallese

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* '''G''' è sempre una occlusiva velare sonora (AFI [g]), in pratica si pronuncia come ''g'' di ''gatto'' anche davanti alle vocali ''e'' ed ''i'' (come ''gh''); ad es.: '''geiriau''', "parole", si pronuncia come se fosse scritto "ghèiriai" e '''ffrengig''', "francese", si pronuncia come se fosse scritto "frènghigh";
* '''G''' è sempre una occlusiva velare sonora (AFI [g]), in pratica si pronuncia come ''g'' di ''gatto'' anche davanti alle vocali ''e'' ed ''i'' (come ''gh''); ad es.: '''geiriau''', "parole", si pronuncia come se fosse scritto "ghèiriai" e '''ffrengig''', "francese", si pronuncia come se fosse scritto "frènghigh";
* '''NG''' è una nasale velare (AFI [ŋ]), si pronuncia come la ''n'' di ''fungo''; ad es.: '''angen''', "necessità", si pronuncia come se fosse scritto "ànghen";
* '''NG''' è una nasale velare (AFI [ŋ]), si pronuncia come la ''n'' di ''fungo''; ad es.: '''angen''', "necessità", si pronuncia come se fosse scritto "ànghen";
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* H aspirata come in "Hotel".
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* '''H''' è una fricativa glottidale sorda (AFI [h]), spesso chiamata aspirazione; in pratica si pronuncia come ''h'' nell'inglese ''hello'';
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* LL lettera sorda "sibilante" simile a come si pronuncia l'italiano "scena".
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* '''LL''' è una fricativa alveolare laterale sorda (AFI [ɬ], non esiste in italiano; per realizzare questo suono occorre prepararsi a pronunciare una normale ''l'' (accostare la punta della lingua agli alveoli dei denti incisivi) e soffiare fuori l'aria;
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* PH corrisponde alla nostra F.
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* '''PH''' corrisponde alla ''v'' italiana;
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* RH corrisponde alla "r" francese
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* '''RH''' è una vibrante alveolare sorda (AFI [ŗ]), non esiste in italiano; si pronuncia come una normale ''r'', ma senza far vibrare le corde vocali;
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* TH muta, corrisponde più o meno ad una "ts"
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* '''TH''' è una fricativa dentale sorda (AFI [θ]), non esiste in italiano; in pratica si pronuncia come ''th'' nell'inglese ''think'';
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* U si pronuncia sempre come la nostra "i"., ad esempio UFUDD (obbediente) si pronuncia "ivids".
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* '''U''' ha una doppia pronuncia in dipendenza della zona. Nel gallese del nord si pronuncia come una vocale centrale chiusa non labializzata (AFI [ɨ]), per articolarla è necessario chiudere la bocca come per pronunciare una normale ''i'', però la lingua dev'essere in posizione più arretrata, a metà strada tra una ''i'' e una ''u'', inoltre le labbra non devono essere arrotondate. Nel gallese del sud si pronuncia come una ''i'' italiana, ad es.: '''ufudd'', "ubbidiente"', si pronuncia come se fosse scritto "ìvidd";
* W si pronuncia sempre come la nostra "u".
* W si pronuncia sempre come la nostra "u".
* Y può pronunciarsi come la nostra "i" oppure come la semivocale "u" come in inglese "nurse" o "luck".
* Y può pronunciarsi come la nostra "i" oppure come la semivocale "u" come in inglese "nurse" o "luck".

Revision as of 21:56, 18 September 2012

Contents

Alfabeto

A, B, C, CH, D, DD, E, F, FF, G, NG, H, I, LL, M, N, O, P, PH, R, RH, S, T, TH, U, W, X, Y, Z.

Le lettere J, K, X, e Z non sono normalmente inserite nell'alfabeto gallese e sono usate raramente, es. jam, kilometer, pelydr X (raggi x), e zinc.

L'ordine delle lettere dell'alfabeto gallese può trarre in inganno. Vi sono otto lettere: CH, DD, FF, NG, LL, PH, RH, TH che, sebbene scritte con due lettere, hanno un solo suono, e quindi valgono per lettere a sé stanti. Nel vocabolario, ad esempio, achos viene dopo di acw, perché CH segue C. Bisogna fare quindi attenzione quando si cerca una parola. NG viene dopo G e non dopo N, quindi angel nel dizionario viene prima di alaw.

Pronuncia

Le lettere A, B, D, E, H, I, M, N, O, P, R, S, T, X, Y, Z si pronunciano come in italiano. Per quanto riguarda le altre lettere:

  • C è sempre una occlusiva velare sorda (AFI [k]), in pratica si pronuncia come c di cane anche davanti alle vocali e ed i (come una k); ad es.: ci, "cane", si pronuncia come se fosse scritto "ki" e celt, "celta", si pronuncia come se fosse scritto "kelt";
  • CH è una fricativa velare sorda (AFI [x]), non esiste in italiano; in pratica si pronuncia come ch nel tedesco ach e si potrebbe assimilare alla pronuncia fiorentina della c della parola casa;
  • DD è una fricativa dentale sonora (AFI [ð]), non esiste in italiano; si pronuncia come th nell'inglese that;
  • F è una fricativa labiodentale sonora, equivale alla v italiana; ad es.: afal, "mela", si pronuncia come se fosse scritto "àval";
  • FF è una fricativa labiodentale sorda (AFI [f]), equivale alla singola f italiana; ad es.: ffrog, "vestito" si pronuncia come se fosse scritto "frog";
  • G è sempre una occlusiva velare sonora (AFI [g]), in pratica si pronuncia come g di gatto anche davanti alle vocali e ed i (come gh); ad es.: geiriau, "parole", si pronuncia come se fosse scritto "ghèiriai" e ffrengig, "francese", si pronuncia come se fosse scritto "frènghigh";
  • NG è una nasale velare (AFI [ŋ]), si pronuncia come la n di fungo; ad es.: angen, "necessità", si pronuncia come se fosse scritto "ànghen";
  • H è una fricativa glottidale sorda (AFI [h]), spesso chiamata aspirazione; in pratica si pronuncia come h nell'inglese hello;
  • LL è una fricativa alveolare laterale sorda (AFI [ɬ], non esiste in italiano; per realizzare questo suono occorre prepararsi a pronunciare una normale l (accostare la punta della lingua agli alveoli dei denti incisivi) e soffiare fuori l'aria;
  • PH corrisponde alla v italiana;
  • RH è una vibrante alveolare sorda (AFI [ŗ]), non esiste in italiano; si pronuncia come una normale r, ma senza far vibrare le corde vocali;
  • TH è una fricativa dentale sorda (AFI [θ]), non esiste in italiano; in pratica si pronuncia come th nell'inglese think;
  • U' ha una doppia pronuncia in dipendenza della zona. Nel gallese del nord si pronuncia come una vocale centrale chiusa non labializzata (AFI [ɨ]), per articolarla è necessario chiudere la bocca come per pronunciare una normale i, però la lingua dev'essere in posizione più arretrata, a metà strada tra una i e una u, inoltre le labbra non devono essere arrotondate. Nel gallese del sud si pronuncia come una i italiana, ad es.: ufudd, "ubbidiente"', si pronuncia come se fosse scritto "ìvidd";
  • W si pronuncia sempre come la nostra "u".
  • Y può pronunciarsi come la nostra "i" oppure come la semivocale "u" come in inglese "nurse" o "luck".

Combinazioni di vocali

  • AE come se fosse l'italiano "ei".
  • AI come se fosse l'italiano "ai".
  • AU come se fosse l'italiano "ai".
  • AW come se fosse l'italiano "au".
  • EI come se fosse l'italiano "ei".
  • EU come se fosse l'italiano "ai".
  • OE come se fosse l'italiano "oi".
  • OY come se fosse l'italiano "oi"
  • WY come se fosse l'italiano "ui".

Accento sulle parole

Quando le parole gallesi hanno due o più sillabe, l'accento quasi sempre cade sulla penultima sillaba..

Lenizioni

La lenizione è una forma di mutazione delle consonanti che compare in molte lingue. La lenizione dei nomi appare specialmente, ma non esclusivamente, nel contesto delle lingue celtiche come il gallese, del quale è una caratteristica diffusa.

Lenizione significa 'ammorbidimento' o 'indebolimento' (dal latino lenis, come nella radice di 'lenire'), e si riferisce al cambio da una consonante considerata dura ad una considerata morbida (fortis → lenis). Il criterio per decidere se una consonante è di un tipo o dell'altro è variabile.

In Gallese la lenizione influisce solo su nove consonanti.

originale
soffice
nasale
aspirata
C G NGH CH
P B MH PH
T D NH TH
G -- NG --
B F M --
D DD N --
LL L -- --
M F -- --
RH R -- --

Mutazione soffice

I seguenti sono le mutazioni più comuni.

  • I nomi femminili singolari mutano dopo Y, YR e 'R (articolo), eccetto quando iniziano con RH o LL. Es. merch (ragazza), y ferch (la ragazza), ma y llaw (la mano).
  • I nomi mutano dopo ei (il suo), es. tad (padre), ei dad (suo padre).
  • Gli aggettivi cambiano dopo un nome femminile, ad es. mawr (grande), merch fawr (una ragazza grande).
  • I nomi femminili singolari cambiano dopo un (uno), es. punt (sterlina), un bunt (una sterlina), eccetto quando iniziano con LL o con RH, es. un llong (una nave).
  • Nomi ed aggettivi cambiano dopo YN o 'N, es. da (buono), mae o'n dda (è buono).
  • I nomi mutano dopo le preposizioni am (per, a), ar (su), at (a), gan (per mezzo), heb (senza), i (verso), o (da), dan (sotto), dros (al di sopra), drwy (attraverso), wrth (per), hyd (fino a), es. dau (due), am ddau o'r gloch (alle due).
  • Oggetti di forme brevi di verbi, car - prynes i gar (comprai un'auto).

Mutazioni nasali

  • I nomi e i nomi di luogo mutano dopo yn (in), es. Caerdydd (Cardiff), yng Nghaerdydd (a Cardiff).
  • I nomi mutano dopo fy (mio), es. cot (giacca), fy nghot (la mia giacca).

Mutazioni aspirate

  • I nomi e gli aggettivi mutano dopo a (e) ad es. ci a chat (cane e gatto).
  • i nomi mutano dopo tri (tre) e chwe (sei), es. car (auto), tri char (tre auto).
  • I nomi cambiano dopo ei (suo di lei), es. tad (padre), ei thad (il padre di lei).

H

Si aggiunge un'h a parole che iniziano con una vocale, dopo ei (di lei), ein (nostro), eu (loro), es. eu hysgol (la loro scuola).

Se si dimentica una mutazione o se ne usa una sbagliata si potrà sempre essere compresi.

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