GEMICS 07 11 2007

From Epcs Roma Tre

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I mezzi hanno bisogno di una finalità, una razionalità umana che dia senso al mezzo, altrimenti il mezzo è muto. la nostra società ha messo in secondo piano l'essere umano. Lettura sociologica su come mezzi e fini si confondono:nella nostra società è difficile capire quando si parla di mezzi e quando invece si parla di fini. Anche i media confondono i mezzi e i fini e dunque anche noi, perciò dobbiamo apprendre una percezione critica delle cose. E' necessario fare una lettura critica su come fatti umani vengono spesso affrontati in chiave economica e cercare una visione di finalità, capire dove si vuole arrivare.

Che cosa sono i fatti umani? Per Durkheim sono l'elemento di studio della sociologia e devono essere trattati come cose, anche se non lo sono (regole del metodo sociologico).

Noi lavoriamo dando risposta a dei fatti sociali concreti, ma la realtà con cui avoriamo va oltre la cosa, infatti è una realtà soggettiva, perchè i fatti sociali sono realtò concrete, ma siamo noi che creiamo i vincoli che costituiscono i fatti sociali. Ma il nostro oggetto di studio(il sociale)va oltre la cosa,è un elemento oggettivo e soggettivo. I fatti sociali hanno in sè un'oggettività e siamo noi che creiamo dei vincoli,dei legami.

Noi dovremmo governare i mezzi e avere una visione delle finalità(oggi è proprio questo che manca!). Noi vogliamo comandare i mezzi perchè essi ci portano alla finalità. Questa razionalità del produrre è brava a produrre ,ma non se ne conosce la finalità. Se la principale preoccupazione è la crescita quantitativa non si saprà mai dove arriveremo. La crescita qualitativa di una società certo non può essere definita dall'economia. Deve esserci la percezione di un fine. E qual è questo fine? Il fine è l'essere umano,siamo noi e l'altro.

Al Gore - Premio Nobel per la Pace 2007 Yunus - Premio NObel per la Pace 2006 - è un economista, infatti inventa il microcredito. Cosa c'entrano ambiente e microcredito con la pace?

La FILOSOFIA può aiutarci in questo. Filosofia:visione ultima delle cose,tentativo di analizzare fino in fondo la realtà,capire cosa c'è dietro le parole.

Il libro IL CORPO DEL SOCIALE ha il tentativo di unire 2 percorsi:la FILOSOFIA e la SOCIOLOGIA che è bene che vadano assieme. Per il Prof.re Tognonato: la filosofia deve parlare di cose concrete,quella astratta non serve.La realtà umana è in continuo mutamento.La filosofia astratta serve per risparmiare tempo ma non è attenta a ciò che cambia e quindi non è attenta all'essere umano. Alla filosofia viene dato un contenuto reale. Alla sociologia viene data un'impronta qualitativa. La Sociologia deve essere critica, descrizione ed analisi sociali interessata al percorso. E' giusto che Filosofia e Socialogia vadano isieme perchè la Filosofia è intesa simile alla Sociologia, dunque bisogna dare un contenuto reale alla Filosofia e levare schematismo e quantitativismo dalla Sociologia. FILOSOFIA e SOCIOLOGIA vengono quindi messe assieme con lo studio di SARTRE che è riuscito a fare della filosofia e della sua visione del mondo (ESISTENZIALISMO) una moda. Sartre è filosofo e scrittore e riesce a coinvolgere la sua epoca intorno ad un pensiero. Questo perché la filosofia voleva parlare di ciò che esiste e di ciò che è: è un modo di fare filosofia che si avvicina alla società. La sociologia si occupa del presente, della realtà.

Noi siamo continuamente "bombardati" da immagini della realtà. Noi ci siamo costruiti un mondo virtuale. Ma dove finisce la mia soggettività e inizia il dato reale? Questa è la nostra difficoltà, il punto di partenza è individuale. C'è sempre una dualità tra qualcosa che è e qualcosa che appare. Distinzione tra REALE e REALTA'. Il reale appare,si manifesta e si trasforma in realtà. La realtà è una costruzione umana. Il punto di partenza è l'individuale. Noi siamo di più di come appariamo. Il reale non accetta predicati perché ogni predicato è incorporare questo alla realtà, ogni predicato è una percezione.

"IL REALE E' OCCASIONE PER LA PITTURA": il reale è amorfo, caotico, non ha nè forma nè tempo, siamo noi che diamo forma e tempo al reale. Nel libro IL CORPO DEL SOCIALE c'è una distinzione tra: REALE(IN Sè) e REALTà(PER Sè)

Suono fonetico=reale Significato parola=realtà

Io sono ciò che esisto,io sono ciò che faccio. Ciò che non ho fatto non sono.

Io sono il mio passato nella misura di non esserlo più.

L'esistenza è contingente cioè non può sfuggire ai due parametri SPAZIO e TEMPO. L'esistenza implica spazio/tempo, perchè ciò che esiste è contingente, dunque non può sfuggire e a spazio/tempo.

L'esistenza umana è in sè e per sè. Noi stiamo forzando questa divisione ma in realtà sono un'unità.

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