GEMICS 11 12 2008
From Epcs Roma Tre
Revision as of 17:48, 11 December 2008
Perchè si fa quel che si fa? Secondo la tradizione freudiana l'agire dell'essere umano è mosso dal desiderio; per Lacan, che si rifà più alla visione esistenzialista, non è direttamente il desiderio a muovere il mio agire, ma il desiderio è mosso dalla mancanza di qualcosa. Qual'è questa mancanza che muove l'agire? L' agire è mosso dal desiderio di essere sè, di raggiungere la totalità, di essere la totalità, di colmare quel vuoto tra in sè e per sè.
reale/ realtà
costituzione/personalizzazione
Questi due schemi si sovrappongono a quello dell'in sè per sè, nel secondo schema (costituzione/personalizzazione)la mia costituzione, il mio passato non mi determina, il passato è parte di me non mi salva nè mi condanna, il per sè come la realtà come la personalizzazione sono sempre vuoti il passato non mi fa buono o cattivo oggi. Non è possibile giustificare il proprio agire dicendo sono fatto così, questa è la mia costituzione; per Sartre l'essere umano sceglie sempre di agire in un modo o in un altro, sceglie sempre chi essere. Jean Genet diceva io sono il male, ma per Sartre questo non è possibile perchè io non sono il mio passato, il passato si trova nell'in sè, nel vissuto; io posso scegliere di farmi condizionare dalle mie scelte passate, ma il passato non mi determina. Noi viviamo il presente e scegliamo molte volte per analogia a seconda di come abbiamo scelto nel passato in situazioni simili, il passato non si può modificare, lo si può riprendere, lo si può alterare nel ricordo, lo si può rendere altro, ma il passato per Sartre non esiste se non come richiamo nel presente. Per Freud l'essere umano è una proiezione del passato. Per Sartre l'essere umano tiene conto del passato nella misura in cui si progetta verso il futuro. Nel presente io colgo dal passato gli elementi utili per progettare il futuro. Riprendo il passato in vista di un progetto di realizzazione di sè. Per spiegare meglio in che modo le scelte passate condizionano le scelte di oggi il professore ha fatto questo esempio: Un filo d'acqua passa su un terreno, sceglie un percorso e produce un solco, ogni volta che l'acqua passa su quel solco lo scava sempre più e lo rende più profondo, finchè l'acqua non riesce più ad attraversare quel terreno se non passando nel solco che ha scavato. Non è la costituzione che si oppone a noi, siamo noi che scegliamo ogni volta e, quando con le nostre scelte scaviamo un solco troppo profondo, poi finiamo per non riuscire ad uscire più dal buco che abbiamo scavato e limitiamo la nostra libertà trasformandoci in degli alienati.