GEMICS 14 11 2007
From Epcs Roma Tre
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+ | Noi siamo soggetti duqnue ontologicamente qualunque nostra analisi è soggettiva. | ||
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Tutto è mezzo, e proprio quest'ultimo è messo in primo piano rispetto al fine. Esistono due forme diverse di apparire: APPARE PERCHè E' o E' PERCHE' APPARE. Il primo appare al di là della nostra percezione, mentre nel secondo il suo essere deriva dall'apparire e da chi lo sostiene. | Tutto è mezzo, e proprio quest'ultimo è messo in primo piano rispetto al fine. Esistono due forme diverse di apparire: APPARE PERCHè E' o E' PERCHE' APPARE. Il primo appare al di là della nostra percezione, mentre nel secondo il suo essere deriva dall'apparire e da chi lo sostiene. | ||
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+ | Essere nel mondo(="Dasaim")è la condizione umana. | ||
La parola MONDO è una nozione che cerca di esprimere la realtà umana, fuori di essa rimane tutto ciò che l'essere umano non conosce. | La parola MONDO è una nozione che cerca di esprimere la realtà umana, fuori di essa rimane tutto ciò che l'essere umano non conosce. | ||
Nel costrutto di in sè e per sè abbiamo inserito la parola SCELTA, che viene effettuata dall'individuo partendo dall'in sè per arrivare poi al per sè. | Nel costrutto di in sè e per sè abbiamo inserito la parola SCELTA, che viene effettuata dall'individuo partendo dall'in sè per arrivare poi al per sè. | ||
- | La costruzione della realtà: la realtà comprende solo ciò che l'individuo percepisce, ma questo non significa che contenga tutto il reale, poichè le cose che non si manifestano non si percepiscono. Inoltre è importante capire l'entità dell'apparire, visto che anche se ciò che appare è noi non sappiamo l'entità dell'essere. | + | La costruzione della realtà: la realtà comprende solo ciò che l'individuo percepisce, ma questo non significa che contenga tutto il reale, poichè le cose che non si manifestano non si percepiscono. Perciò possimo dire che la realtà(apparire)comprende ciò che conosciamo, mentre il reale(essere)comprende ciò che conosiamo e ciò che non conosciamo. |
+ | Inoltre è importante capire l'entità dell'apparire, visto che anche se ciò che appare è noi non sappiamo l'entità dell'essere. | ||
L'entità può essere in sè o creata dalla realtà. | L'entità può essere in sè o creata dalla realtà. | ||
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+ | "è tossico": ogni sua azione è modificata dalla tossicità del suo essere dunque noi no ci apriamo alla persona, non gli diamo una possibilita perchè non consideriamo le sfaccettature del suo essere. | ||
+ | Drogarsi è un per-sè non un in-sè. | ||
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+ | possimo fare i conti solo con ciò che accade perchè possimo percepire solo ciò che si manifesta. | ||
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+ | possiamo non sapre che piove, ma piove | ||
+ | possiamo non conoscere un paese, ma esiste | ||
+ | APPARE PERCHE' E' al di là della percezione | ||
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+ | apparire è vincolato a qualcuno perchè se non c'è il soggetto che osserva decade | ||
+ | E' PERCHE' APPARE | ||
'''E' PERCHE' APPARE''': l'apprire è ''per sè'' perchè se non c'è soggetto che guarda e percepisce allora tutto decade. | '''E' PERCHE' APPARE''': l'apprire è ''per sè'' perchè se non c'è soggetto che guarda e percepisce allora tutto decade. | ||
'''APPARE PERCHE' E''': sussiste anche senza apparire. | '''APPARE PERCHE' E''': sussiste anche senza apparire. | ||
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+ | Se una teoria rimane in testa è tutto e niente, se viene esplicitata diventa realtà. | ||
I "fatti sociali" sono sia reale che realtà. | I "fatti sociali" sono sia reale che realtà. | ||
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+ | Spesso nella realtà le cose sono ma non si vedono(violenza sulle donnne). | ||
Se il concetto non si manifesta e non si cristallizza rimane interno e si vive solo in una situazione di interiorità. Per questo il pensiero manifestato diventa: oggetto di interpretazione per gli altri. | Se il concetto non si manifesta e non si cristallizza rimane interno e si vive solo in una situazione di interiorità. Per questo il pensiero manifestato diventa: oggetto di interpretazione per gli altri. | ||
- | Quando un individuo prova un'emozione, essa è un modo di esistere, ma se non viene manifestata svanisce e perciò non esiste. | + | Quando un individuo prova un'emozione, essa è un modo di esistere, ma se non viene manifestata svanisce e perciò non esiste, ma la persona vive la repressione dell'emozione. |
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+ | Apparire : punto di partenza della conoscenza | ||
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+ | Tutto ciò che è creato dagli esseri umani ha in comune il fatto che prima non esisteva. | ||
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+ | Se il pensiero non lo sostengo e non lo esprimo decade dunque non esiste. | ||
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+ | Una legge esiste nella misura in cui viene rispettata. | ||
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+ | Ci siamo lasciati con la domanda "la libertà come agisce nello schema in sè/per sè?" |
Revision as of 17:28, 14 January 2008
Noi siamo soggetti duqnue ontologicamente qualunque nostra analisi è soggettiva.
Tutto è mezzo, e proprio quest'ultimo è messo in primo piano rispetto al fine. Esistono due forme diverse di apparire: APPARE PERCHè E' o E' PERCHE' APPARE. Il primo appare al di là della nostra percezione, mentre nel secondo il suo essere deriva dall'apparire e da chi lo sostiene.
Essere nel mondo(="Dasaim")è la condizione umana.
La parola MONDO è una nozione che cerca di esprimere la realtà umana, fuori di essa rimane tutto ciò che l'essere umano non conosce.
Nel costrutto di in sè e per sè abbiamo inserito la parola SCELTA, che viene effettuata dall'individuo partendo dall'in sè per arrivare poi al per sè. La costruzione della realtà: la realtà comprende solo ciò che l'individuo percepisce, ma questo non significa che contenga tutto il reale, poichè le cose che non si manifestano non si percepiscono. Perciò possimo dire che la realtà(apparire)comprende ciò che conosciamo, mentre il reale(essere)comprende ciò che conosiamo e ciò che non conosciamo. Inoltre è importante capire l'entità dell'apparire, visto che anche se ciò che appare è noi non sappiamo l'entità dell'essere.
L'entità può essere in sè o creata dalla realtà.
"è tossico": ogni sua azione è modificata dalla tossicità del suo essere dunque noi no ci apriamo alla persona, non gli diamo una possibilita perchè non consideriamo le sfaccettature del suo essere. Drogarsi è un per-sè non un in-sè.
possimo fare i conti solo con ciò che accade perchè possimo percepire solo ciò che si manifesta.
possiamo non sapre che piove, ma piove possiamo non conoscere un paese, ma esiste APPARE PERCHE' E' al di là della percezione
apparire è vincolato a qualcuno perchè se non c'è il soggetto che osserva decade E' PERCHE' APPARE
E' PERCHE' APPARE: l'apprire è per sè perchè se non c'è soggetto che guarda e percepisce allora tutto decade. APPARE PERCHE' E: sussiste anche senza apparire.
Se una teoria rimane in testa è tutto e niente, se viene esplicitata diventa realtà.
I "fatti sociali" sono sia reale che realtà.
Spesso nella realtà le cose sono ma non si vedono(violenza sulle donnne).
Se il concetto non si manifesta e non si cristallizza rimane interno e si vive solo in una situazione di interiorità. Per questo il pensiero manifestato diventa: oggetto di interpretazione per gli altri.
Quando un individuo prova un'emozione, essa è un modo di esistere, ma se non viene manifestata svanisce e perciò non esiste, ma la persona vive la repressione dell'emozione.
Apparire : punto di partenza della conoscenza
Tutto ciò che è creato dagli esseri umani ha in comune il fatto che prima non esisteva.
Se il pensiero non lo sostengo e non lo esprimo decade dunque non esiste.
Una legge esiste nella misura in cui viene rispettata.
Ci siamo lasciati con la domanda "la libertà come agisce nello schema in sè/per sè?"