Una Breve e Non Tecnica Esposizione della Fede Riformata

From Diwygiad

Una Breve e Non Tecnica Esposizione della Fede Riformata


Benjamin Breckinridge Warfield (1851–1921)



1. Io credo che Dio, dalla creazione del Suo mondo, abbia chiaramente rivelato per mezzo delle cose che Egli ha fatto la Sua potenza eterna e la Sua natura divina, e i requisiti della Sua legge, così che non vi è scusa alcuna per la mancanza di fede o per la disobbedienza da parte di alcun uomo; ma per quanto gloriosa sia questa rivelazione, essa non è sufficiente a fornire quella conoscenza di Dio e della Sua volontà che è necessaria per la salvezza.

2. Io credo che il mio solo fine nella vita e nella morte debba essere di glorificare Dio e gioire con Lui per sempre; e che Dio mi insegni come glorificarlo e come gioire con Lui nella Sua inerrante Parola, ovvero, nella Bibbia, che Egli ha dato mediante l’infallibile ispirazione del Suo Spirito Santo affinché io possa conoscere con certezza che cosa devo credere riguardo a Lui e quali doveri Egli esiga da me.

3. Io credo che l’intero consiglio di Dio riguardante tutte le cose necessarie per la Sua gloria, la salvezza dell’uomo, la fede e la vita, sia esposto esplicitamente nella Scrittura, o possa essere dedotto per buona e necessaria conseguenza dalla Scrittura; alla quale nulla in alcun tempo si deve aggiungere, né per presunte nuove rivelazioni dello Spirito, né per le tradizioni degli uomini.

4. Io credo che Dio abbia autenticato i Suoi profeti ed apostoli come agenti della rivelazione mediante poderose opere della Sua potenza impiegate da Lui come segni per i quali tutti gli uomini dovrebbero confessare, riguardo a coloro che sono dotati di tale potenza, “Noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; poiché nessuno può fare i segni che tu fai, se Iddio non è con lui”; e io credo che la grande effusione di tali miracoli mostrati nel ministero di Cristo e dei Suoi Apostoli significasse l’irruzione nella storia del regno promesso di Dio, il quale regno, una volta stabilito nella sua pienezza, produrrà il miracoloso rinnovamento di tutta la creazione; e che fino a quel tempo, Dio è all’opera per condurre gli uomini e le donne in quel regno per mezzo dell’opera soprannaturale della rigenerazione.

5. Io credo che, poiché Dio ha completato la Sua rivelazione in Gesù Cristo, i modi in cui in passato la Sua volontà era rivelata siano ora cessati; e poiché l’instaurazione finale e manifesta del Suo regno deve ancora avvenire, Dio ora sceglie di non mostrare pubblicamente la Sua potenza miracolosa. Nondimeno io credo che Dio sostenga e governi direttamente la Sua creazione, istante dopo istante; che Dio sopperisca alle necessità del Suo popolo per mezzo della Sua cura provvidenziale; e che Egli spesso li benedica con provvidenze speciali nelle quali Egli rinvigorisce la loro fede e mostra al mondo il Suo amore speciale per loro.

6. Io credo che Dio sia uno Spirito, infinito, eterno e immutabile, nella Sua essenza, sapienza, potenza, santità, giustizia, bontà e verità; incomparabile in tutto ciò che Egli è; un solo Dio, ma tre persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, mio Creatore, mio Redentore e Colui che mi santifica; nella cui potenza, sapienza, giustizia, bontà e verità io posso riporre con sicurezza la mia fiducia.

7. Io credo che Dio abbia tutta la vita, la gloria, la benevolenza e la beatitudine, in Sé e da Sé; e in Sé e per Sé autonomo, non abbia bisogno di me, o tragga alcuna gloria da me, ma solo che manifesti la Sua gloria in, per, a, sopra di me in Gesù Cristo; e che Egli abbia il più sovrano dominio sopra di me, per fare mediante di me, per me, o sopra di me tutto ciò che vuole.

8. Io credo che Dio da tutta l’eternità, secondo il sommamente saggio e santo consiglio della Sua volontà, ordinò liberamente e immutabilmente tutto ciò che avviene; tuttavia in modo tale che né Dio è l’autore del peccato, né si fa violenza alla volontà della creatura; e confidando nel decreto di Dio, io che sono chiamato secondo il Suo proposito, posso essere rassicurato che tutte le cose cooperano per il mio bene.

9. Io credo che il cielo e la terra, e tutto ciò che è in essi, siano l’opera delle mani di Dio; e che tutte le cose che Egli ha fatto, Egli le indirizza e le governa in ogni loro azione, così che esse adempiono al fine per cui furono create, e io che credo in Lui non sarò umiliato, ma posso confidare saldamente nella protezione del Suo onnipotente amore.

10. Io credo che Dio creò l’uomo secondo la Sua immagine, nella conoscenza, rettitudine e santità, e che tutti gli uomini devono al loro Creatore la gratitudine e il culto; tuttavia Dio acconsentì, stabilendo un patto con l‘uomo, a che gli uomini potessero conoscere Dio, non solo come Creatore, ma anche come loro benedizione e retribuzione. E io credo che sebbene il requisito di questo patto, originato sotto Adamo, fosse l’obbedienza, piacque a Dio, secondo il Suo saggio e santo consiglio, di permettergli di disobbedire, essendosi proposto di ordinare ciò per la Sua gloria; così che fu per il volontario peccato contro Dio che io, in Adamo, persi la retribuzione di chi osserva il patto, e ora soffro le pene dovute a chi trasgredisce il patto. Quindi la mia sola speranza di salvezza è che Cristo, il secondo Adamo, ha osservato il patto, assicurandone la retribuzione per gli eletti, fra i quali sono per grazia annoverato.

11. Io credo che, essendo caduto in Adamo, mio progenitore, io sia per natura figlio d’ira, sotto la condanna di Dio e corrotto nel corpo e nell’anima, incline al male e soggetto alla morte eterna; dalla quale terribile condizione io non posso essere salvato eccetto che per mezzo dell’immeritata grazia di Dio mio Salvatore.

12. Io credo che Dio non lasciò che il mondo perisse nel proprio peccato, ma per il grande amore con il quale Egli l’ha amato, da tutta l’eternità ha per grazia scelto per Sé una moltitudine che nessun uomo può contare, per liberarli dal loro peccato e miseria, e per ricostruire nel mondo con loro il Suo regno di giustizia; nel quale regno io posso essere sicuro di aver parte, se rimango saldo a Cristo il Signore.

13. Io credo che Dio abbia redento il Suo popolo a sé per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore; il quale, sebbene fosse e continua sempre ad essere l’eterno Figlio di Dio, tuttavia nacque da una donna, nacque sotto la legge, affinché potesse redimere coloro che sono sotto la legge; io credo che Egli portò la pena dovuta per i miei peccati nel Suo proprio sangue sul legno, ed adempì nella Sua persona tutta l’obbedienza che io devo alla giustizia di Dio, e ora mi presenta a Suo Padre come suo possedimento acquistato, alla lode della gloria della Sua grazia per sempre; per questa ragione, rinunciando ad ogni merito da parte mia, ripongo tutta la mia fede nel sangue e nella rettitudine di Gesù Cristo mio redentore.

14. Io credo che Gesù Cristo mio redentore, il quale morì per le mie offese, fu risuscitato per la mia giustificazione, e ascese al cielo, dove Egli siede alla destra del Padre Onnipotente facendo continuamente intercessione per il suo popolo, e governando l’intero mondo come capo sopra tutte le cose per la Sua Chiesa; così che non devo temere alcun male e posso sapere con certezza che nulla può rapirmi dalle Sue mani e nulla può separarmi dal Suo amore.

15. Io credo che la redenzione operata dal Signore Gesù Cristo sia applicata efficacemente a tutto il Suo popolo da parte dello Spirito Santo, il quale opera la fede in me e in tal modo mi unisce a Cristo, mi rigenera nella mia intera natura secondo l’immagine di Dio, e mi rende sempre più capace di morire al peccato e di vivere alla rettitudine; fino a quando, completata la sua opera di grazia in me, io sarò ricevuto nella gloria; e dimorando in questa grandiosa speranza, devo sempre sforzarmi di perfezionare la santità nel timore di Dio.

16. Io credo che Dio richieda da me, sotto il vangelo, prima di tutto che, per la reale consapevolezza del mio peccato e miseria e per la comprensione della Sua misericordia in Cristo, io debba abbandonare il peccato pentendomene e odiandolo, e accolga e mi affidi unicamente a Gesù Cristo per la salvezza; affinché, così unito a Lui, io possa ricevere il perdono per i miei peccati ed essere ricevuto come giusto agli occhi di Dio, solo per la rettitudine di Cristo imputatami e ricevuta per sola fede; così, e solo così, io credo di poter essere accolto nel novero dei figli di Dio e avere diritto a tutti i loro privilegi.

17. Io credo che, dopo essere stato perdonato e accolto in virtù di Cristo, mi sia ancora richiesto di camminare nello Spirito che Egli ha acquistato per me, e dal quale viene riversato l’amore nel mio cuore; adempiendo l’obbedienza che devo a Cristo mio Re; compiendo fedelmente tutti i miei doveri impostimi dalla santa legge di Dio mio Padre celeste; e riflettendo sempre nella mia vita e condotta l’esempio perfetto che è mi stato posto innanzi da Cristo Gesù mia guida, il quale morì per me e mi concesse il Suo Spirito Santo affinché io potessi compiere le buone opere che Dio ha in precedenza preparato perché camminassi in esse.

18. Io credo che Dio abbia stabilito la Sua Chiesa nel mondo, una sola e medesima in tutte le epoche, e ora, sotto il Vangelo, l’abbia dotata del ministero della Parola e delle sacre ordinanze del Battesimo, della Cena del Signore e della preghiera; affinché mediante questi mezzi, le ricchezze della Sua grazia nel vangelo possano essere conosciute nel mondo, e per le benedizioni di Cristo e l’opera del Suo Spirito in coloro che le ricevono per fede, i benefici della redenzione possano essere comunicati al Suo popolo; per questa ragione mi viene anche richiesto che partecipi a questi mezzi di grazia con diligenza, preparazione e preghiera, così che attraverso di essi io possa essere istruito e rinvigorito nella fede, e nella santità di vita e nell’amore; e che con i miei migliori sforzi io porti questo vangelo e trasmetta questi mezzi di grazia al mondo intero.

19. Io credo che la Chiesa visibile consista in tutti coloro che sono uniti a Cristo, Capo della Chiesa, secondo la professione della loro fede, insieme ai loro figli; e che l’unità visibile del corpo di Cristo, sebbene oscurata, non è distrutta dalla sua divisione in differenti denominazioni di Cristiani professanti. Quindi io credo che tutte queste che conservano la Parola e i Sacramenti nella loro fondamentale integrità debbano essere riconosciute come veri rami della Chiesa di Gesù Cristo.

20. Io credo che solo Dio sia Signore della coscienza e l’abbia lasciata libera dalle dottrine e dai comandamenti degli uomini, che sono in ogni aspetto contrari alla Sua Parola, o si aggiungono ad essa in materia di fede o di culto. Io credo, dunque, che il diritto al privato giudizio in tutte le questioni riguardanti la religione sia universale e inalienabile, e che nessuna costituzione religiosa debba essere sostenuta dal potere civile, oltre ciò che può essere necessario per la pari protezione e sicurezza comuni a tutte le altre.

21. Io credo che la Chiesa sia il ministero spirituale di Dio per il fine della redenzione, e che lo Stato sia il ministero provvidenziale di Dio per il fine dell’ordine terreno. Il potere della Chiesa è esclusivamente spirituale; quello dello Stato include l’esercizio della forza. La costituzione della Chiesa deriva esclusivamente dalla rivelazione divina; la costituzione dello Stato deve essere determinata dalla ragione umana e dal corso degli eventi provvidenziali. Io credo quindi che la Chiesa non abbia alcun diritto di costruire o modificare un governo per lo Stato, e che lo Stato non abbia alcun diritto di formulare un credo o un ordinamento per la Chiesa.

22. Io credo che i discepoli di Gesù Cristo siano chiamati ad essere Suoi testimoni nel mondo, proclamando la giustizia e la misericordia di Dio a tutti gli uomini, e rendendo evidente il Suo saggio e giusto governo sopra ogni aspetto della cultura umana. Quindi è mio dovere investigare le Scritture con tutte le capacità di cui Dio mi ha dotato, e di cercare, entro i limiti della mia chiamata, di applicare la mia comprensione della Sua Parola all’intero ordine creato, e a tutte opere della Sua sapiente provvidenza. E io credo che sia mio privilegio e dovere di seguire in questo mondo una vocazione che impieghi i miei doni per la gloria di Dio, e per il bene della mia famiglia, della mia congregazione, della mia comunità, e, come Dio ne presenta l’occasione, per chiunque possa essere nel bisogno.

23. Io credo che come Gesù Cristo è venuto una volta nella grazia, così pure Egli verrà una seconda volta nella gloria, per giudicare il mondo nella giustizia e assegnare ad ognuno la sua retribuzione eterna; contro i malvagi sarà pronunciata la terribile ma giusta sentenza di condanna, con la quale la loro coscienza concorderà pienamente, e saranno gettati nell’inferno, e saranno puniti con indicibili tormenti, sia nel corpo che nell’anima, insieme al diavolo e ai suoi angeli per sempre. I giusti in Cristo saranno tratti in alto con Cristo e là apertamente riconosciuti e assolti; saranno accolti in cielo, dove saranno completamente e per sempre liberati da ogni peccato e miseria; colmi di gioie inimmaginabili, resi perfettamente santi e felici sia nel corpo che nell’anima, nella grandiosa compagnia di tutti i santi e i santi angeli di Dio, ma specialmente nella visione immediata di Dio Padre, di nostro Signore Gesù Cristo, e dello Spirito Santo, per tutta l’eternità.

24. Io credo che se muoio in Cristo, la mia anima alla morte sarà resa perfetta nella santità e tornerà a casa dal Signore, e quando Egli ritornerà nella Sua maestà, io sarò risuscitato nella gloria e reso perfettamente beato nel pieno godimento di Dio per tutta l’eternità; incoraggiato da questa beata speranza, mi viene richiesto di fare volontariamente la mia parte nel sostenere qui le sofferenze come un buon soldato di Cristo Gesù, essendo assicurato che se muoio con Lui vivrò anche con Lui, se persevero, regnerò anche con Lui.

E a Lui, mio Redentore, con il Padre, e lo Spirito Santo, Tre Persone, un solo Dio, sia la gloria per sempre, il mondo senza fine, Amen, e Amen.

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